Unicredit (UCG) Unicredit The Best (10 lettori)

Lancillotto

Nomen omen
Non so se l'avete già riportato o letto:

Titolo Unicredit dopo conti deludenti: il consiglio nel breve è sell
Dopo la diffusione del bilancio, parla il consulente indipendente Francesco Paglianisi, pessimista al momento sulla performance delle banche italiane in generale. Meglio puntare sui titoli ciclici, afferma. Fiducia solo nel medio-lungo termine.

Fonte: WSI


Unicredit non supera la prova dei conti societari e si conferma oggi tra le maglie nere di Piazza Affari, lasciando sul terreno l'1,92% e attestandosi a quota 1,7860 euro. Il mercato non ha dunque accolto con favore i risultati di bilancio comunicati in mattinata, che hanno messo in evidenza un calo degli utili netti, nel periodo dei primi nove mesi del 2010, a 1,003 miliardi; di fatto, la flessione è stata del 24,7% rispetto agli 1,331 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente.

Nel solo terzo trimestre l'utile netto si è attestato inoltre a 334 milioni, in crescita rispetto ai 148 milioni del trimestre precedente, ma in calo rispetto ai 394 milioni del terzo trimestre 2009. Il dato del terzo trimestre si posiziona sotto le attese del consensus degli analisti, che indicavano una cifra di 391 milioni.

Su fronte della solidità patrimoniale, a fine periodo il Core Tier 1 è a 8,61% e il Tier 1 a 9,67%.

A nulla al momento sono servite le parole del nuovo amministratore delegato Federico Ghizzoni, che ha parlato della strategia che intende perseguire ora che ha preso il timone del gruppo bancario. Non aiuta neanche la buona notizia secondo cui UniCredit sarebbe già adeguata ai requisiti richiesti da Basilea 3 al 2013.

Il titolo è preso di mira e nel breve non sembra esserci neanche una grande fiducia sulle sue potenzialità di crescita. Intervistato da Class Cnbc, il consulente indipendente Francesco Paglianisi ha affermato infatti che "il titolo è da vendere, come sono da vendere però anche altre banche".

Sul caso Unicredit, l'esperto non nasconde la delusione per i conti, "in quanto le aspettative erano migliori. Certo, la leggera contrazione dei costi operativi è un indice positivo, così come anche il trend dei requisiti di Core Tier, che indicano che la banca possiede una discreta forza ratio".

Ma, in un'ottica di breve periodo, le sfide per Unicredit e per altre banche sono molte: esiste infatti "l'esigenza di cercare la reddività in altri modi, di riposizionare insomma il proprio business". E in tutto questo c'è un ciclo economico che non aiuta un settore appena uscito dalla bufera finanziaria degli ultimi anni.

Proprio nella giornata di ieri i titoli bancari avevano segnato un rally notevole: ma secondo Paglianisi si è trattato di acquisti di natura speculativa, alimentati da una riduzione, durante la seduta, dell'avversione al rischio.

Insomma, se è vero che secondo alcuni le banche italiane sono sottovalutate, per l'esperto è altrettanto vero che "tali banche sono state al centro di una tempesta, e non sono convinto che i bilanci siano del tutto trasparenti".

Una buona notizia però c'é: se nel breve la situazione è questa e il suggerimento è vendere, nel medio-lungo periodo la fiducia c'è, anche perchè anche gli istituti di credito italiani punteranno secondo Paglianisi sulla crescita dei paesi emergenti.
 

Lancillotto

Nomen omen
Primo calo della produzione industriale nel 2010

Il calo inatteso della produzione industriale mette un'ipoteca sul Pil

Fonte: MilanoFinanza
L'output industriale è sceso a settembre del 2,1%, primo calo del 2010, dopo il +1,6% di agosto e contro le attese degli economisti di -0,3%. Così la produzione segna un +1,3% nel terzo trimestre su base congiunturale dal +2,1% del secondo trimestre. Un rallentamento che lascia presagire una frenata della crescita del Pil tra giugno e settembre, stimata da Unicredit al +0,3% (da +0,5%). Confindustria vede un lieve recupero a +0,9% in ottobre e una ripresa più lenta nell'ultima parte dell'anno. Mentre Isae si attende una nuova una decelerazione dell'output nel quarto trimestre e un andamento molto moderato anche nei primi tre mesi del 2011 10/11/2010
 

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