Unicredit (UCG) Unicredit The Best (12 lettori)

freesurfer

araldo spaziale
voi state vedendo la candela settimanale di ucg..........?

io ritengo che per il mio long valga la pena aspettare la kiusura di domani..........almeno di bruske e violentissime sterzate.
 

SuperLoss

Forumer storico
voi state vedendo la candela settimanale di ucg..........?

io ritengo che per il mio long valga la pena aspettare la kiusura di domani..........almeno di bruske e violentissime sterzate.
no
non sto vedendo nessuna candela settimnale ,sono astigmatico ,mi puoi raccontare?
e vero che crolla tutto?
 

SuperLoss

Forumer storico
da solointraday si dice che puo' anche scendere ,fa il paragone di una molla che non si sa per dove viene tirata
si aspettano le 16? i dati?
 

btp37

Forumer storico
BANCHE Finisce lo stres, domani l'esito dei test
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Websim - 22/07/2010 15:51:57
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Domani il tormentone degli stress test finirà: a mercati chiusi appariranno sul sito del Cebs, l'organismo che ha realizzato i test, gli esiti degli esami condotti sui bilanci di 91 banche europee per verificare la capacita di resistere all'arrivo di un eventuale nuovo shock economico. Le banche italiane interessate sono cinque: Unicredit (UCG.MI), Intesa (ISP.MI), Banco Popolare (BP.MI), MontePaschi (BMPS.MI) e Ubi (UBI.MI).

I criteri con cui sono stati eseguiti i test sono tuttora top secret, tranne che per un particolare: è stata ipotizzata una caduta del Pil di 3 punti percentuali rispetto alle stime della Bce per gli anni 2010 e 2011, stime che ora indicano rispettivamente +1% e +1,3%. Oltre a questo, il Cebs valuterà anche il tasso di disoccupazione, la salita dei tassi di interesse, la sostenibilità degli utili e un tasso crescente di inflazione. Per superare l'esame, le banche, secondo indiscrezioni, dovranno resistere all'urto di una nuova crisi conservando un Tier 1 superiore al 6%.

Dopo il caso Grecia, un altro criterio che probabilmente è stato preso in considerazione è la caduta del valore dei bond governativi in portafoglio alla banche: indiscrezioni non confermate ipotizzano una sforbiciata del 16-17% del valore nominale delle obbligazioni in portafoglio.

Una sorta di crash test che, però, non si rivelerà tale in quanto ? dalle poche informazioni che circolano ? sembra che quasi tutti gli istituti abbiano passato il controllo del Cebs. Dalla Francia alla Spagna rimbalzano indiscrezioni di un pieno superamento dei test e così dovrebbe essere anche in Italia, con Unicredit (UCG.MI) e Intesa (ISP.MI) a guidare la classifica dei migliori.

Anche se dai quartieri generali delle banche italiane coinvolte si vuole proprio evitare una sorta di classifica di migliori e peggiori, basta sfogliare i bilanci di Unicredit, Intesa, Mps, Banco Popolare e Ubi per "supporre" quali saranno gli istituti a reggere meglio al presunto shock. Alla fine del primo trimestre 2010, Unicredit aveva un Tier 1 del 9,4%, Intesa dell'8,5%, Banco Popolare dell'8,9%,, Mps del 7,5% e Ubi del 7,94%. Inevitabile che i due big italiani siano gli istituti migliori, visto che partono con una patrimonializzazione più alta.

Oggi l'economista capo del Tesoro, Lorenzo Cotogno, ha detto di non aspettarsi grosse novità per le banche italiane: "Le aspettative del mercato forse sono eccessive, il sistema italiano è più solido di altri Paesi".

A prima vista gli stress test realizzati dal Cebs, il Comitato formato da rappresentanti delle banche centrali di tutta Europa, sembrano essere più un esercizio di stile per cercare di tranquillizzare i mercati, che un vero esame da passare. Anche perché, ragionano gli investitori, abitualmente le autorità di controllo si guardano bene dal diffondere la notizia che una banca ha problemi di liquidità: significherebbe gettare nel panico un Paese intero e soprattutto i suoi clienti. Non sono passati neanche tre anni da quando sui marciapiedi della Gran Bretagna si formavano le code dei correntisti della Northern Rock, in fila per ritirare i depositi per timore di un possibile fallimento della banca.

E' sempre Codogno a spiegare il significato degli stress test: "Spero che dare trasparenza dia molta più fiducia alle banche nello scambiarsi liquidità sull'interbancario, credo che lo stress test raggiungerà questo risultato".

Secondo Deutsche Bank, dagli stress test dovrebbe emergere che le banche europee hanno bisogno nel complesso di una cifra compresa fra 24 e 83 miliardi di euro, mentre secondo i modelli di Nomura, gli istituti avranno bisogno di 75 miliardi. Più severi gli analisti di Credit Suisse che stimano un fabbisogno di 90 miliardi di euro.

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