Prezzi da saldo a Piazza Affari. Tra le principali Borse europee solo quella spagnola nell’ultimo periodo è riuscita a performare peggio di quella milanese.
Penalizzata dall'appartenenza alla cosiddetta "periferia Sud" dell'Europa e da un debito pubblico italiano pari al 120% del Pil, nell’ultimo anno Piazza Affari ha lasciato sul campo il 34% contro il -36% della Borsa di Madrid e il -22,5% dello Stoxx 50, l’indice che raccoglie i 50 principali titoli della Zona euro.
La Borsa di Londra si è difesa decisamente meglio -7,6% in un anno contro il -13,4% di Francoforte. Solo negli ultimi tre mesi Piazza Affari ha perso il 17% e Madrid il 20%.
Dopo questo crollo, le quotazioni di molte società italiane sono scese così in basso da portare i multipli sui fondamentali ai minimi storici. Sono prezzi condizionati dal rischio Italia, dal rischio Grecia, dal rischio Spagna, dal rischio che l'euro si disintegri. Ma se i politici europei riusciranno a trovare quel briciolo di saggezza e di determinazione per non fare affondare un continente da 320milioni di abitanti, e lo si vedrà fra pochissimo, in Borsa i fondamentali torneranno a significare qualcosa. Per chi volesse tornare a guardare la Borsa con questi strumenti, abbiamo redatto un piccolo elenco di titoli italiani davvero "ai minimi". Eccolo.
Tra i titoli preferiti nel portafoglio di Websim troviamo Finmeccanica [SIFI.MI] (MOLTO INTERESSANTE, target 5 euro). Penalizzata dalle indagini legali, la società capitalizza poco più di una volta l’Ebitda previsto nel 2012 e solo 6,3 volte gli utili attesi per quest’anno e 3,8 volte quelli del prossimo anno. Come a dire che basterebbero solo quattro anni come il prossimo per ripagare con gli utili generati l’acquisto del titolo. Secondo gli analisti, un multiplo equo per un titolo dello stesso comparto è almeno 10 volte gli utili.
Sui minimi anche StM [STM.MI]. La società leader in Europa nella produzione di chip capitalizza solo 0,4 volte il fatturato stimato per quest’anno. Secondo gli analisti, un valore medio è di circa una volta il fatturato. Gli investitori che temono per StM ricadute negativa dalle difficoltà dell’Italia e dell’Europa periferica, potrebbero rassicurarsi costatando che il 43% del fatturato è realizzato in Asia e la maggior parte dei ricavi è in dollari: infatti, per ogni centesimo di apprezzamento del dollaro nei confronti dell’euro, l'utile operativo di StM sale di 10 milioni di euro. Sul titolo abbiamo una raccomandazione MOLTO INTERESSANTE con un prezzo obiettivo di 8 euro.
Sono a livelli stracciati anche le quotazioni di alcune banche. Per esempio, Unicredit [CRDI.MI] capitalizza solo 0,35% il tangible equity, ovvero il valore patrimonio netto escluso l’avviamento. Se dovessimo valorizzare il titolo almeno a un prezzo pari al suo tangible equity ( valore di riferimento per molti analisti), Unicredit in Borsa dovrebbe valere almeno 8 euro, e non gli attuali 2,766 euro. Il titolo di Piazza Cordusio in Borsa capitalizza 7,7 volte gli utili da noi stimati quest’anno, 5,4 volte quelli previsti per il 2013. Sul titolo ribadiamo il nostro giudizio INTERESSANTE con un prezzo obiettivo di 4,25 euro (con un guadagno potenziale del 72%).
Anche TelecomItalia [TLIT.MI], che si muove ormai vicino ai minimi del 1997, capitalizza a multipli stracciati pari a 5,5 volte gli utili stimati quest’anno e 5,3 volte quelli del 2013. “Gli ultimi risultati della società continuano a confermare che la crescita in Sud America è in grado di controbilanciare la debolezza in Italia”, spiega un’analista. Sul titolo confermiamo il nostro giudizio INTERESSANTE con un prezzo obiettivo di 0,95 euro. Una mano a Telecom in questi giorni sta arrivando dalla Cassa depositi e prestiti, che si è detta disponibile a unire le forze per costruire insieme la nuova rete a fibra ottica, permettendo al gruppo di tlc di ridurre gli investimenti e proseguire lungo la politica di riduzione del debito.