VACCINI: CHIEDIAMO DIMISSIONI IMMEDIATE DEL GOVERNO PER DECRETO-LEGGE DA REGIME (1 Viewer)

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Vaccini, Zaia: "Veneto farà ricorso, obbligo è controproducente". Iss: criticità anche in Veneto
Rai News -

SALUTE Vaccini, Zaia: "Veneto farà ricorso, obbligo è controproducente". Iss: criticità anche in Veneto "La nostra scelta - ha tenuto a precisare il governatore veneto - non mette in dubbio l'importanza e l'utilità dei vaccini". L'obbligo vaccinale non è direttamente proporzionale alle vaccinazioni, in Veneto continua Zaia, prevale il modello dell'ascolto.
Replica Ricciardi, presidente dell'Istituto superiore di sanità: criticità anche in Veneto, l'obbligo serve anche lì

Vaccini, in dieci punti le novità del decreto 13 giugno 2017

La Regione Veneto farà ricorso contro il decreto che prevede l'obbligatorietà dei vaccini. Ad annunciarlo il presidente Luca Zaia, secondo cui il rischio è di avere "una fuga" dalle vaccinazioni come risposta a fronte di un modello veneto "basato sull'ascolto che funziona, come dimostra il 92,6% di copertura che abbiamo". "La nostra scelta - ha tenuto a precisare il governatore - non mette in dubbio l'importanza e l'utilità dei vaccini".
"Questo decreto va addirittura oltre l'obbligatorietà, con misure coercitive", ha continuato Zaia. "Noi siamo davanti a un decreto che oggi è legge e ha efficacia giuridica e l'avrà ancora di più dopo la conversione. La posizione della Regione è non mettere in discussione il vaccino ma mettere in discussione alcuni aspetti del decreto. Abbiamo dato mandato all'avvocatura di impugnare davanti alla Corte Costituzionale", ha spiegato il governatore.
"Non lo facciamo perché siamo contro ai vaccini: non incontro mamme che mi dicono no senza se e senza ma, ma mamme che sono preoccupate dal numero dei vaccini e dall'impossibilità di scegliere un programma vaccinale".
L'obbligatorietà, ha concluso Zaia, "non risolve il problema del dialogo con le famiglie e in Veneto l'abbiamo dimostrato".
Dal 2007 ad oggi il Veneto è l'unica Regione che non ha l'obbligo vaccinale e ha scelto di "irrobustire il dialogo con i genitori", con una performance nelle vaccinazioni del 92,6%. "Questo dimostra che l'obbligo vaccinale non è direttamente proporzionale alle vaccinazioni", spiega il presidente del Veneto, ricordando che in 15 paesi in Europa l'obbligo non esiste. "La nostra preoccupazione è che un decreto che va oltre l'obbligo ci crei un abbandono. Noi non vogliamo che il ricorso sia visto come una posizione contro i vaccini. Siamo gli unici ad avere un'anagrafe digitale sul tema, con dati in tempo reale.
L'impegnativa si fa su tutta una serie di fronti e per la lesa autonomia di una Regione che ha un suo programma vaccinale e un suo rapporto con i cittadini", ha concluso Zaia.

Iss: criticità anche in Veneto, obbligo serve
Anche in Veneto la situazione della copertura vaccinale presenta diverse criticità, pur avendo diversi indicatori migliori di altre regioni, quindi l'obbligo vaccinale a scuola è necessario anche lì. Lo scrive Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, in un editoriale sulla newsletter dell'Iss. "I dati di copertura vaccinale del 2016, appena pubblicati dal Ministero della Salute - sottolinea Ricciardi - mettono in evidenza che poca strada è stata fatta per risalire la china delle coperture vaccinali in Italia. Escluso il recupero di vaccinazioni come il meningocco B e C, fondato prevalentemente sulle emozioni suscitate dalle recenti discussioni mediatiche, la cultura della vaccinazione stenta ad affermarsi nel nostro paese nel suo significato più profondo e cioè quello della prevenzione e della tutela della salute di tutti.
Soprattutto le vaccinazioni obbligatorie, infatti, si arrestano su una soglia di copertura che resta critica per la tutela della Salute Pubblica futura [non c'è alcuna ragione al presente non siamo in presenza di epidemie]. Basti pensare che solo 6 regioni riescono a superare la soglia di sicurezza (95%) e 8, invece, sono addirittura sotto il 93% ma per tutte le altre restano differenze significative tra regione e regione che testimoniano ancora di più, se ce ne fosse bisogno, l'importanza di un indirizzo unico per tutto il Paese in materia di prevenzione primaria". Ed è proprio l'analisi approfondita di questi dati, sostiene Ricciardi, "a dimostrare la necessità delle misure urgenti espresse dal recente decreto che impone l'obbligo della vaccinazione a tutti i bambini a meno di specifiche e certificate controindicazioni. Un'esigenza che riguarda anche regioni virtuose come il Veneto dove nel 2007 è stato sospeso l'obbligo vaccinale costruendo un sistema di monitoraggio sulle vaccinazioni promuovendo un'adesione consapevole all'offerta vaccinale. Questo sistema, però, non è riuscito a impedire un livello insoddisfacente di copertura proprio sulle vaccinazioni obbligatorie, che è infatti inferiore di oltre un punto rispetto alla media nazionale".
Tuttavia, "la copertura di vaccinazioni raccomandate come morbillo, parotite e rosolia è superiore di quasi due punti rispetto al resto d'Italia ma comunque inferiore al livello critico (95%), necessario per il raggiungimento dell'eliminazione del morbillo. Se questo, infatti, accade nel contesto di una regione dove pure c'è un'offerta vaccinale ampia e gratuita e dove c'è una particolare attenzione alla comunicazione e promozione della vaccinazione ciò significa che senza interventi mirati e omogenei sul territorio nazionale il rischio di un ulteriore calo delle coperture e quindi la dispersione di anni di campagne pubbliche di prevenzione è molto elevato". Il Veneto, spiega inoltre il presidente Iss, "risulta fra le poche regioni ad avere un recupero della copertura della vaccinazione esavalente inferiore al 5% a 36 mesi. Ciò significa che solo il 5% dei bambini non vaccinati secondo il calendario prestabilito si mette in pari con questa vaccinazione entro i tre anni. A differenza del resto d'Italia dove il recupero nella stessa fascia temporale avviene con percentuali intorno al 18%. Rendere obbligatori tutti i vaccini in questo contesto serve a fare chiarezza perché le vaccinazioni sono tutte importanti dappertutto e tutte insieme rappresentano un atto di responsabilità verso la salute pubblica. Siamo tutti convinti, come è negli obiettivi della Legge, che è auspicabile favorire un'adesione volontaria e che bisognerà lavorare per promuoverla soprattutto attraverso una corretta informazione. La situazione attuale, però, è ormai ferma da troppo tempo e non si può rischiare oltre. Serve dare indicazioni precise e regole certe. La priorità, adesso, è raggiungere la soglia di sicurezza per tutti". - See more at: Vaccini, Zaia: "Veneto farà ricorso, obbligo è controproducente". Iss: criticità anche in Veneto
 

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Sì ai vaccini, ma no all’imposizione»
Liguria e Veneto contro il decreto





Sonia Viale, assessora regionale alla sanità
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Venezia - «I vaccini sono una conquista delle società civili per il debellamento di alcune malattie letali, ma l’approccio non può essere la coercizione»: lo dichiara la vicepresidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Sonia Viale in Consiglio regionale rispondendo a una interrogazione. Viale ha incontrato una delegazione di manifestanti contrari al decreto del Governo che introduce l’obbligo vaccinale per i bambini per poter essere ammessi a scuola e prevede pesanti sanzioni per i trasgressori.

«Dico “no” all’imposizione dei vaccini fino ad arrivare addirittura alla sospensione della potestà genitoriale - dice Viale - e dico “sì” ad un intervento di educazione, per accompagnare le famiglia a chiarire un momento della loro vita che riguarda la salute dei figli». Viale annuncia che «la Liguria porterà la sua posizione in Conferenza delle Regioni» per chiedere al Governo una correzione del decreto.

Inoltre secondo l’assessore alla Sanità «i documenti ministeriali sulle vaccinazioni agli immigrati non sono sufficienti per accompagnare i nostri operatori negli obblighi di sorveglianza contro la diffusione delle malattie infettive».
Perciò ha «dato incarico all’azienda sanitaria regionale Alisa di costituire un gruppo di lavoro misto insieme all’Asl 1 imperiese, all’Asl 3 genovese e all’ospedale Galliera di Genova per predisporre una migliore procedura di gestione delle vaccinazioni dei migranti, che troppo spesso non risiedono nello stesso territorio il tempo adeguato per completare il ciclo vaccinale».


La Regione Veneto farà un passo in più: come ha annunciatoil presidente Luca Zaia farà ricorso contro il decreto che prevede l’obbligatorietà dei vaccini.
Ma solo zaia fa ricorso - «Sì ai vaccini, ma no all’imposizione»Liguria e Veneto contro il decreto
 

tontolina

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se le morti dovessero aumentare
sono sicura che non basteranno le manifestazioni di piazza
e la ministra e il presidente che ha firmato il decreto dovranno avere molte guardie del corpo

Vaccini: “Il decreto ha risvegliato la coscienza civile”
Purtroppo molti articoli di alcuni giornalacci continuano ad etichettare il movimento politico per la libertà di scelta come novax, quando ormai è stato ampiamente ribadito che si tratta della promozione di un approccio di prevenzione delle malattie infettive senza prevedere alcun obbligo.
FREE VAX ovvero vaccini sicuri in un contesto in cui la scienza e i medici siano al servizio dei pazienti e non del sistema economico legato alle case farmaceutiche o costretti a seguire meri protocolli burocratici.
Fortunamente c'è un'altra parte di giornalismo che si sta accorgendo della forza di questa mobilitazione e il suo grande potenziale.

"Il decreto ha scoperchiato il vaso di Pandora e in pochissimo tempo una vera #moltitudine sta organizzandosi lungo la penisola per dare luogo ad una massiccia dimostrazione di contrarietà popolare. Coinvolgendo per il momento il più elevato livello sociale della popolazione, il fenomeno è degno della massima attenzione perché potrebbe costituire l’innesco di una rivoluzione matura e consapevole di cui ancora non si riesce a misurare l’estensione e gli effetti


Vaccini: "Il decreto ha risvegliato la coscienza civile"
Il decreto sui vaccini ha risvegliato la coscienza civile degli italiani e sta facendo emergere la consistenza numerica…
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tontolina

Forumer storico
Geoingegneria e vaccini: Amato John De Paulis - BN PODCAST

dà dell'incompetente alla ministra Lorenzin
che si crea la meningite alla carta inventata

su 41 decessi per la meningite ben 29 erano vaccinati!
 

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