Sto tornando da Auvers sur Oise, paesino nella campagna a circa un'ora da Parigi, in cui Van Gogh ha vissuto gli ultimi mesi della sua vita, prima di suicidarsi, sempre ad Auvers, a soli 37 anni.
Un paesino bucolico, rimasto con un'atmosfera romantica, malinconica e un po' da fine 800.
È un museo a cielo aperto. Van Gogh vi restò 70 giorni e vi dipinse 74 tele.
In ogni punto del paese c'è uno scorcio da lui dipinto, con la raffigurazione del corrispondente quadro di Van Gogh, compresa la sua ultima tela, misteriosa a lungo, tanto che nel museo in cui è conservata, prima che si riconoscesse il luogo ritratto, lo avevano appeso al contrario.
Comunque si può visitare la sua stanza all'auberge Ravoux e, nel castello di Auvers, c'è una bella mostra dedicata al pittore e si visita anche la casa del dottor Gachet amico fraterno dei due fratelli Van Gogh.
Ognuno di questi siti è attrezzato benissimo, con supporti multimediali utilissimi e ho imparato tante cose che non sapevo di Van Gogh.
Non vi tedio con i dettagli, ma è stato molto molto interessante, commovente.
Ho visitato la tomba del pittore e del fratello e, prima di andarmene, anche il piccolo Museo dell'assenzio sempre in paese.
Il museo è stato creato da una vecchina che, in un mercato delle pulci, trovò uno strano cucchiaino forato e, andando alla ricerca del suo uso, scoprì la "fée verte".
Quel cucchiaino le fu chiesto in prestito per il film di Francis Ford Coppola "Dracula".
C'è tutta la storia di questa bevanda e nel giardinetto tutte le erbe che ne costituiscono la ricetta inventata, nella sua base di "medicinale" da una monaca svizzera.
Vi lascio qualche foto.
Museo dell'assenzio