Vi ho mai raccontato di quando andai all'Askatasuna di Torino?

Claire

ἰοίην
Non avevo mai messo piede in un posto simile.
Ci arrivai alle 8 del mattino di fine ottobre in una Torino in cui a quell'ora il cielo era ancora nero.
La gente accampata in quel posto, reduce da chissà che nottata iniziava a svegliarsi.
C'erano personaggi assai originali, cibo vegan e parecchio fumo.

In un angolo della tavolata io, intimidita con i miei ordinari vestiti dell'epoca (Direi bon ton casual), mi sentivo fuori posto e a disagio.
E avevo freddo.
Una strana ragazza dal forte accento romano, con cortissimi capelli tinti di un pessimo biondo platino, mi prestò il suo pile rosa, e la sua bambina, di appena 4 anni, intratteneva le persone vicine, cantando una ninna nanna in castigliano, poi in catalano e infine in italiano.

Poi venni a sapere che quella donna doppiava film porno, scriveva roba(ccia) erotica, avrebbe diretto un corto pornografico di lì a qualche anno, e si esibiva in allucinanti performances dal vivo a luci rosse.

Fu una giornata strana, conobbi gente interessante e assaggiai il cioccolato di Modica prodotto artigianalmente da una cooperativa di donne.

E la cena, con un isolano 😉
 
Non avevo mai messo piede in un posto simile.
Ci arrivai alle 8 del mattino di fine ottobre in una Torino in cui a quell'ora il cielo era ancora nero.
La gente accampata in quel posto, reduce da chissà che nottata iniziava a svegliarsi.
C'erano personaggi assai originali, cibo vegan e parecchio fumo.

In un angolo della tavolata io, intimidita con i miei ordinari vestiti dell'epoca (Direi bon ton casual), mi sentivo fuori posto e a disagio.
E avevo freddo.
Una strana ragazza dal forte accento romano, con cortissimi capelli tinti di un pessimo biondo platino, mi prestò il suo pile rosa, e la sua bambina, di appena 4 anni, intratteneva le persone vicine, cantando una ninna nanna in castigliano, poi in catalano e infine in italiano.

Poi venni a sapere che quella donna doppiava film porno, scriveva roba(ccia) erotica, avrebbe diretto un corto pornografico di lì a qualche anno, e si esibiva in allucinanti performances dal vivo a luci rosse.

Fu una giornata strana, conobbi gente interessante e assaggiai il cioccolato di Modica prodotto artigianalmente da una cooperativa di donne.

E la cena, con un isolano 😉

Link della strana ragazza pliz
 
Ebbè, c'è chi va a vedere un planetario e chi va all'askatasuna, a ciascuno il suo di ciò che si merita.
 
Non avevo mai messo piede in un posto simile.
Ci arrivai alle 8 del mattino di fine ottobre in una Torino in cui a quell'ora il cielo era ancora nero.
La gente accampata in quel posto, reduce da chissà che nottata iniziava a svegliarsi.
C'erano personaggi assai originali, cibo vegan e parecchio fumo.

In un angolo della tavolata io, intimidita con i miei ordinari vestiti dell'epoca (Direi bon ton casual), mi sentivo fuori posto e a disagio.
E avevo freddo.
Una strana ragazza dal forte accento romano, con cortissimi capelli tinti di un pessimo biondo platino, mi prestò il suo pile rosa, e la sua bambina, di appena 4 anni, intratteneva le persone vicine, cantando una ninna nanna in castigliano, poi in catalano e infine in italiano.

Poi venni a sapere che quella donna doppiava film porno, scriveva roba(ccia) erotica, avrebbe diretto un corto pornografico di lì a qualche anno, e si esibiva in allucinanti performances dal vivo a luci rosse.

Fu una giornata strana, conobbi gente interessante e assaggiai il cioccolato di Modica prodotto artigianalmente da una cooperativa di donne.

E la cena, con un isolano 😉
Che non ero io. Anche se Askatasina è’ a pochi metri da casa mia, in un posto del genere manco morto
 

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