Woody

Dissacrante ma noioso.
Humour ebraico che come la musica diventa ridondante per larghi tratti.
Autocompiacimento tout court, incastonato in un trionfo del nonsense cinematografico.
 
Salverei pure La rosa purpurea del Cairo e Broadway Danny Rose.
Fantastico quindi il triennio 1983/84/85 mentre sorvolerei sulle pedanti e petulanti elucubrazioni da menage e relative crisi matrimoniali con le sue alter ego misogine Diane Keaton e Mia Farrow.


Primi anni invece troppo basici o banali e quasi a scimmiottare i fratelli Marx.


Dai '90 in poi, il cinema IMHO non esiste.
 
Comunque il Woody più forte, in tutti i sensi, è stato senza dubbio lui.


woody_strode_1960.jpg
 
non so perchè ma sin dalla prima apparizione mi ha sempre dato un senso di fastidio insopportabile.
mai riuscita a vederne un film fino alla fine.

un po come mi schifano i
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