Piazze e balconi
I.O. segue, come inevitabile, la marea di questi caotici ed unidirezionali tempi: la marea investe tutti i settori.
Un tempo era la piazza: sulla piazza ognuno aveva un volto, non si era anonimi, quindi le frustrazioni personali, non potendo essere scaricate nell'anonimato, venivano elaborate con il rapporto interpersonale. Inoltre, c'era l'autorità costituita, cui si riconosceva autorevolezza: c'era il maresciallo, il prete, la chiesa, il partito, l'associazione, che erano tutte cose estremamente serie.
Oggi non c'è più una fava!, e c'è pure internet, l'anonimato, e Amici.
Ragion per la quale tutti, anche quelli che un tempo sarebbero rimasti in un benedetto silenzio, oggi salgono su un balcone perché credono di avere gli strumenti per essere protagonisti (altro mito indotto!) e disquisiscono di teologia, politica, arte, sesso e rock&roll sentendosi di volta in volta Ratzinger, Fanfani, Picasso, Olly
o Elvis
La fine è che poi ci si ritrova Senatori per caso (nol il mio, ovviamente) o si fondano blog di trading per 6 persone (all'inizio) per poi finire nel dimenticatoio perché come diceva mio Padre, N.H. Comm. Cicoria XII: tutto ciò che è clamoroso non esiste!