FTSE Mib Futures Y SOPRAVVISSUTI di Idee e grafici. parte seconda (6 lettori)

dondiego49

Forumer storico
... Buon giorno ai soci
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... CPC, il rapporto inizia a rientrare ,le calliste sono in aumento.
... livello di estremo pessimismo per il CPCE delle equity
... restiamo in attesa dell'inversione !!!!

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.

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dondiego49

Forumer storico
Titolo: Leonardo Spa: all'esame trimestrale (MF)
Ora: 03/11/2016 08:27
Testo:
MILANO (MF-DJ)--L'uscita dal consorzio missilistico Mbda a beneficio di
Airbus terra' banco con la pubblicazione dei conti di Leonardo
Finmeccanica al 30 settembre scorso. Il gruppo di piazza Monte Grappa li
pubblichera' oggi, ma soltanto domattina l'ad Mauro Moretti li commentera'
con la comunita' finanziaria, che vuole dettagli sul controverso dossier
da circa 1 miliaro di euro. La vigilia della terza trimestrale e' stata
sotto tono: il titolo ieri ha chiuso in flessione dell'1,8%, comunque
meglio del Ftse Mib (-2,5%) e recuperando in parte le perdite della
mattinata. Il terzo trimestre dovrebbe aver ancora risentito della
debolezza del settore elicotteri.

Il consensus Bloomberg, scrive MF, stima i ricavi in calo a 2,81
miliardi di euro, leggermente al di sotto dellestime di Deutsche Bank ,
che li indica a 2,85 miliardi di euro (-6% anno su anno). Sempre gli
analisti della banca tedesca, pur confermando il rating hold, si aspettano
anche una lieve frenata dell'ebita a 287 milioni di euro (- 3% rispetto
all'analogo trimestre 2015) che pero' non dovrebbe intaccare l'obiettivo
di 1,22-1,27 miliardi di euro atteso per fine anno. Il report firmato DB
stima comunque una crescita dell'ebita margin, dal 9,7% al 10,1%. Tornando
al consensus, anche l'ebit e' previsto in riduzione da 295 a 251 milioni
di euro, mentre per l'utile ante-imposte la media delle indicazioni degli
analisti e' di 134,6 milioni di euro. Deutsche Bank fa invece una stima
sull'utile netto vero e proprio, atteso nel terzo trimestre a 117 milioni
di euro contro i 36 milioni di euro dell'analogo periodo 2015 (+ 225%).
red/lab

(fine)

MF-DJ NEWS
0308:27 nov 2016
 

dondiego49

Forumer storico
Titolo: BORSA: commento di preapertura
Ora: 03/11/2016 08:24
Testo:
MILANO (MF-DJ)--Partenza vista intorno alla parita' per le principali
piazze europee.

"Avvio atteso poco mosso. Consolidamento dopo i forti cali di ieri. Il
Ftse Mib dovrebbe iniziare la seduta in area 16.410 punti, in flessione
dello 0,20%", afferma un gestore. Alla vigilia il principale indice di
piazza Affari ha chiuso a quota 16.474 punti (-2,51%).

"Petrolio e spread ancora sotto i riflettori, dopo i cali di ieri
dell'oro nero e l'allargamento del differenziale sul decennale Btp/Bund.
Al momento lo spread e' a quota 154 punti base", prosegue l'esperto.

"Sullo sfondo ci sono sempre i timori legati all'esito delle elezioni
Usa. I mercati sembrano non gradire un'eventuale vittoria di Trump, ma
anche una vittoria della Clinton e' vista con cautela, alla luce delle
possibili conseguenze del mailgate", aggiunge il money manager.

Sul fronte macro, l'esperto cita invece il tasso di disoccupazione a
settembre nell'Eurozona (11h00) e negli Usa le richieste settimanali di
sussidi di disoccupazione (13h30), il Pmi servizi a ottobre (14h45) e gli
ordini alle imprese a settembre e l'Ism servizi a ottobre (15h00).

Attesa inoltre alle 13h00 la decisione della Bank of England sui tassi.
"Ieri, come da attese, la Fed ha confermato i tassi. Nessuna sorpresa",
sottolinea il gestore.

A piazza Affari, conclude l'esperto, "sempre da monitorare le banche e
in particolare B.Mps e B.Carige. Focus poi su Fca dopo i dati sulle
immatricolazioni auto in Italia nel mese scorso".
pl
[email protected]
(fine)

MF-DJ NEWS
0308:24 nov 2016
 

dondiego49

Forumer storico
Titolo: B.Mps: Atlas avanti senza Passera (MF)
Ora: 03/11/2016 08:10
Testo:
MILANO (MF-DJ)--C'e' un clima di cauto ottimismo tra amministratori e
consulenti di Banca Mps sul road show in corso in Asia e America. Nella
tappa newyorchese sarebbero stati avviati contatti con alcuni grandi
investitori come Rhone Capital, Appaloosa Management e Paulson & Co. Tra i
soggetti che avrebbero manifestato interesse per la banca senese ci
sarebbe anche Atlas Merchant Capital, il fondo guidato dall'ex ceo di
Barclays Bob Diamond che nelle scorse settimane si era schierato al fianco
di Corrado Passera. La mossa non stupisce, ma anzi conferma l'interesse
dei grandi investitori per il dossier Mps , almeno a determinate
condizioni. Alcuni di questi soggetti peraltro avrebbero gia' sottoscritto
con la banca accordi di riservatezza (non-disclosure agreement o Nda), checonsentono l'accesso alla data room. Nel kit che sara' sottoposto ai
potenziali investitori ci sara' una serie di documenti riservati tra cui
gli esiti della doppia due diligence di Fonspa e Italfondiario sui 27,7
miliardi di sofferenze lorde destinate alla cartolarizzazione.

L'aggiornamento sul road show, scrive MF, e' stato uno dei temi al
centro della riunione del consiglio di amministrazione che si e' tenuta
ieri a Milano. Gli amministratori sarebbero stati aggiornati
dall'amministratore delegato Marco Morelli che, in teleconferenza da New
York, avrebbe parlato di un "forte interesse" per il piano e per i numeri
della banca e di uno sguardo rivolto piu' al futuro che al passato. Oltre
all'aggiornamento sul road show, il cda avrebbe completato il lavoro sulla
documentazione da predisporre in vista dell'assemblea straordinaria del
prossimo 24 ottobre, con l'approvazione delle ultime due relazioni.
red/lab

(fine)

MF-DJ NEWS
0308:10 nov 2016
 

dondiego49

Forumer storico
e qualcuno ancora si fa rimbambire con questi ricatti, senza accorgersene che solo il MIB è sprofondato causa banche, causa decreti demenziali, causa gestione del governo demenziale di mps (banca che tra l'altro tutti sanno in che mani stava politicamente parlando).
trattasi di borsa, solo borsa, con inviti in tv a comprare mps risanata (quando quotava 0,51) e balle su quanto fossero le migliori del mondo le banche italiane.
a casa mia si chiama aggiotaggio......


Dannoso tirare in ballo democrazia ed economia: non collasseranno se la riforma non passa

Davide Giacalone - Mer, 21/09/2016 - 08:08

Fermiamo l'incoscienza. Il referendum è stato impostato nel peggiore dei modi, le esagerazioni portano male.


Arriverà il giorno dopo e chi avrà sostenuto che sono minacciate la stabilità e l'economia, come chi avrà raccontato che è in forse la democrazia, avrà pesanti responsabilità, comunque vada a finire. Sono false entrambe le cose. Quirinale e Corte costituzionale s'attrezzano a parare il colpo.

Dal 2000 a oggi siamo cresciuti 18 punti in meno dell'Eurozona, il che esclude responsabilità da scaricare fuori dai confini. Sono tutte interne. Dal 2007 al 2014 abbiamo perso 8 punti più degli altri. Ovvio che i posti di lavoro languano quanto il Pil. I soli tagli alla spesa li dobbiamo alla Banca centrale europea, incapaci di praticarli all'interno. Reclamiamo deficit e lasciamo crescere il debito, come se fossero soluzioni e invece sono il male. Lo spread distanzia sempre più quello spagnolo, come nei peggiori momenti. Questi sono i pericoli che gravano sul mondo produttivo e sui pagatori di tasse, non la sorte del Cnel o i labirinti legislativi. Far credere che questi dati saranno visti con maggiore severità se gli italiani (come spero) voteranno «No» è da incoscienti. Significa chiamarsi i guai.

Se la riforma dovesse passare non collasserebbe la democrazia, ma si popolerebbe di nuove mezze tacche nominate. Più di oggi? Incredibile, ma possibile. Aumenterà il già patologico trasformismo e s'intensificheranno le transumanze parlamentari. La riforma è un guazzabuglio dilettantesco, ma il precipizio s'alloca fuori da quella, nel sistema elettorale: diventeremmo la sola democrazia al mondo in cui, per legge, deve per forza esistere una maggioranza assoluta monocolore; il solo posto in cui al ballottaggio non vanno i singoli da eleggere, ma le greggi da pascolare. Qui entrano in gioco le date e gli abitanti del Colle.

Ancora oggi (roba da matti) non sappiamo quando si voterà, ma il presidente del Consiglio annunciò che lo si sarebbe fatto il 2 ottobre. Successivamente la Corte costituzionale fissò al 4 l'udienza sulla legge elettorale. Quindi dopo il referendum. Per tre ragioni: a) con la Costituzione vigente quel sistema elettorale è non solo incostituzionale, ma improponibile, visto che serve per una Camera e ce ne sono due; b) perché solo dopo il referendum si saprà se quel sottoprodotto in latinorum potrà mai essere applicato; c) per non lasciare un inquietante vuoto nel caso in cui vincano i «No». Dal Quirinale stopparono Renzi: si voterà solo dopo che la legge di stabilità sarà approvata da almeno un ramo del Parlamento. Traduzione: se cadi il giorno dopo dobbiamo potere fare un decreto legge. Siccome l'Italicum è l'insuperabile pietra dello scandalo, se la Corte avesse mantenuto l'udienza del 4 si sarebbe trovata a risolvere non un problema giuridico, ma politico: Renzi sa che la legge va cambiata, ma preferisce non essere lui ad ammetterlo. Marameo: hanno, ragionevolmente, posticipato l'udienza.

Dice Renzi: se volete cambiare l'Italicum fatelo, basta che vi troviate una maggioranza. No, perché la maggioranza non c'era nemmeno per approvarlo, fu il governo a forzare, mettendo la fiducia (sul sistema elettorale! orrore!). Quindi inutile che faccia il vago: tocca alla maggioranza, a lui, rimediare. Tanto più che incardinare una riforma è il solo modo per rinviare ulteriormente il giudizio costituzionale. Pensare di metterci una toppa, raccontando in giro che se gli italiani non vanno a votare «Sì» scoppierà il caos e l'instabilità, diventeremo deboli e saremo assaliti dalla speculazione, è temerario. Roba da giocatori d'azzardo, ma con i soldi degli altri.
la (dis)informazione italiota blatera di effetto trump e NO al referendum? bene:
1-cina che sarebbe la vittima del protezionismo US in caso di vittoria di trump oggi fa +1, ieri nn è crollata e dow ieri -0,4 mica -2,5 come qui;
2-speculazione per il NO? la speculazione causa banche ha colpito da quel decreto legge demenziale per salvare il povero papà boschi, massacrando tutte le banche e facendo perdere in poco + di 2 mesi oltre il 30% al MIB. e quella speculazione ha 2 nomi: renzi e boschi, speculazione che ha già colpito (vedere tutti gli altri indici dove stanno dove sta il MIB).
aggiungo una domanda: quando avevamo il + amato dai mkt (monti) mi pare si fosse andati bellamente al 12K (agosto 2012), quindi lo spettro dei mkt lo si agita solo quando serve e ci si dimentica poi della realtà.

e a proposito di realtà e non di terrorismo dei giornaloni dei poteri ultra marci:
Produttività, Italia ultima in Europa - Il Sole 24 ORE
estrapolo:
talia fanalino di coda in Europa per la produttività del lavoro: nel 2015 è diminuita dello 0,3%, mentre aumentava in media dell’1,6% nei 28 paesi dell’Unione europea e dell’1,1% nell’area Euro.

ancora con le favole del jobs act?
 

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