FTSE Mib Futures Y SOPRAVVISSUTI di Idee e grafici. parte seconda (8 lettori)

dondiego49

Forumer storico
Uscite da Wall Street subito!
News alert: Mobius Mark, Wall Street, Fed, S&P 500

Rossana Prezioso, PUBBLICATO: 3 ore fa

Prime brutte notizie da Wall Street, tanto da far lanciare l'allarme: meglio lasciare la sponda statunitense per sfruttare un altro mercato, ben più ampio e ben più in crescita. Ora.

Gli utili societari di Wall Street deluderanno. Anzi, a dir la verità stanno già iniziando a farlo vista l’ultima seduta. Per questo Mark Mobius, presidente esecutivo di Templeton Emerging Markets Group, ha avvertito gli investitori di uscire dal mercato statunitense subito, sfruttando occasioni migliori che si offrono immediatamente agli occhi (e ai portafogli) di chi saprà approfittarne.
Gli Usa sono dunque un bluff?

Non proprio: stando a quanto dichiarato dall’investitore, si tratterebbe più che altro di una ripresa in fase nascente e che non può assicurare i ritorni che, finora, sono stati garantiti più che altro dalle manovre delle Banche Centrali, Fed in primis, la quale, adesso, è in manovra per tentare di arginare le bolle che, inevitabilmente ha creato. E di cui è consapevole anche se ufficiosamente. Ma sono anche molti altri i venti contrari che spirano sull’economia Usa e, venendo meno QE e in futuro anche i tassi di interesse ai minimi, la prima ancora di salvezza che si può sfruttare sarà quella dell’economia.

Da specificare, stando alle parole di Mobius, che uno dei motivi, forse meno conosciuto qui da noi, è il fatto che, in un certo senso come qui da noi,

le banche non sono in grado di dare sostegno alle imprese che hanno veramente bisogno.

cosa che porta le aziende a rafforzare l’azionario sfruttando più che altro i buyback. In altre parole i vantaggi per quanto riguarda i guadagni sono minimi dal momento che consumi e investimenti per l’ottimizzazione non ce ne sono, fatta eccezione per il settore dell’hitech il quale, come più volte specificato, segue dinamiche diverse da quelle classiche.
Quale piano d’azione?
Semplice: sul mercato statunitense esistono ancora diverse opportunità, anche se il lavoro di ricerca diventa sempre più complicato e quindi sarebbe a questo punto meglio spostarsi su un panorama più frastagliato senza dubbio ma anche contemporaneamente più promettente. Quello degli Emergenti. Frastagliato, appunto, perciò quando Mobius conferma che “gli utili del settore hanno di gran lunga superato le loro controparti statunitensi” (il MSCI Emerging Markets Index è a +8,5% dall’inizio dell’anno contro uno stentato 2% dell’S&P500) bisogna specificare anche che il focus dev’essere indirizzato verso zone precise tra cui, per i mercati asiatici, Cina, Indonesia, Thailandia e Taiwan che sono, parole di Mobius, “ben posizionate per una futura volatilità che arriverà nel momento in cui, inevitabilmente, la Fed rialzerà i tassi.”
Made in Cina

In particolare il mercato cinese è molto volatile e per giunta sta vivendo una fase di espansione enorme, tanto da arrivare a toccare un +30% dall’inizio dell’anno, rally che è stato estremamente favorito dalla connessione tra le borse di Shanghai e di Hong Kong.

Cosa significa questo? Che una qualsiasi correzione, anche molto probabile a questo punto, del mercato cinese, dovrebbe essere vista come un’opportunità di acquisto, senza farsi spaventare dalla percentuale: il mercato toro resta e una deviazione del 20% dovrà essere accolta solo come occasione da sfruttare.
 

dondiego49

Forumer storico
provato ora qui 23,420 chiuso meta leva 7 credo che andrà ancora al minimo di giornata
Pol.gif



23.1357/125
 
Ultima modifica:

gilles1

Forumer storico
potrebbe anche esserci una bearish flag sull'orario

ma non si capisce cosa vogliono fare veramente
 

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dondiego49

Forumer storico
Mercati ancora bullish, ma attenti alle prese di profitto
News alert: Origlia Pietro
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17
Pietro Origlia, PUBBLICATO: 16 aprile 08:00
Per info visita il sito: pietro-pitt-origlia.it

Nel breve le attese sono ancora di una conferma del movimento in atto in direzione dei top toccati 6 anni fa in area 24500 punti di Ftse Mib.

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Di seguito riportiamo l’intervista sull’indice Ftse Mib e su alcune delle blue chips quotate a Piazza Affari, con domande rivolte da Davide Pantaleo a Pietro Origlia.

L’indice Ftse Mib si è riportato poco al di sopra dei 24.000 punti, riuscendo a colmare interamente le perdite accusate nella seduta di martedì. Quali sono le sue attese nel breve a Piazza Affari?

Non si arresta la fase di risk on sui principali mercati azionari del Vecchio Continente che, in scia alle conferme arrivate dalla BCE sulla piena implementazione del QE, si avviano a testare importanti top di periodo anche grazie alla buona impostazione del settore PETROLIFERO che dopo mesi di debolezza torna ad essere uno dei preferiti da parte degli investitori.
Nonostante un "sentiment" che rimane sempre vicino ai top di periodo, restano comunque presenti sullo sfondo i timori legati alla ristrutturazione del debito greco a cui si aggiungono nelle ultime ore i deludenti dati macro arrivati dalla CINA che ha visto la sua peggior crescita economica nel corso degli ultimi 7 anni.
Sul valutario non cambia la situazione dell'EURO che nei confronti del DOLLARO transitando in area 1.068 rimane sempre all'interno di quella fase laterale posizionata tra gli 1.045 e gli 1.10.

Arrivando a dare uno sguardo al nostro indice principale non possiamo non notare il continuo miglioramento della struttura grafica del FTSE Mib che si è portato sopra il nostro primo target segnalato la scorsa settimana in area 24mila punti.
Nel breve le attese sono ancora di una conferma del movimento in atto in direzione dei top toccati 6 anni fa in area 24500 punti dove è possibile assistere ad uno stop degli acquisti e ad una conseguente fase di debolezza che potrebbe spingere i prezzi fin verso la soglia dei 23 mila punti
Segnalo che le eventuali vendite non cambierebbero di una virgola quella view positiva che mantengo sul nostro mercato azionario.

Nella seduta di ieri Banco Popolare ha messo a segno la migliore performance tra i bancari, mentre si è mostrato più cauto Ubi Banca. Quali strategie operative ci può suggerire per questi due titoli?

Trend di fondo rialzista confermato per il BANCO POPOLARE che con il superamento dei 14.80 euro invierebbe un nuovo segnale di forza con primi target sui 15 e a seguire 15.70 euro. Al ribasso primi segnali negativi arriverebbero con conferma sotto la soglia dei 14 euro.

Situazione identica anche per UBI BANCA anche se sarà solo con il break dei 7.70-7.75 euro che arriverebbe un nuovo segnale di acquisto.

Sulla scia del rialzo del prezzo del petrolio ieri Saipem e Tenaris hanno dato vita ad un rally di tutto rispetto. Consiglia di acquistare questi due titoli sui prezzi attuali? Quali sono i livelli da seguire nel breve?

Come detto nella prima parte della nostro intervista di fondamentale importanza nelle ultime sedute è stata la ripresa del settore petrolifero.
Nello specifico otto sedute consecutive al rialzo per il titolo SAIPEM con i prezzi che si sono portati sopra gli ex supporti posizionati sugli 11.70, lasciandosi dietro le spalle alcuni gap up. Nel breve il consiglio è di aspettare delle eventuali prese di beneficio prima di prendere in considerazione la possibilità di entrare sul titolo.

Situazione quasi identica su TENARIS con i prezzi che portandosi sopra i 14,65 euro ha migliorato la sua impostazione grafica con prossimi target situati sui 15.70 euro.

Yoox e Moncler ieri hanno ceduto il passo ad alcune prese di profitto, scendendo in controtendenza rispetto al mercato. Suggerirebbe di sfruttare questa debolezza per nuovi acquisti?
Trend rialzista confermato per YOOX che oltre i 29.50 euro avrebbe davanti a sè un ambizioso target fin verso i 33 euro.

Non cambia la view anche per MONCLER che nelle ultime sedute ha toccato i suoi top di sempre inviando in questo modo un nuovo segnale long.

In caso di ulteriori rialzi del mercato, quali sono i titoli che potrebbero fare meglio nel breve? A quali consiglia di guardare ora?

Tra i titoli impostati al rialzo segnalo AEFFE che oltre 2.65-2.70 euro potrebbe spingersi fin verso la soglia dei 3 euro.
A seguire EUROTECH con il superamento dei 2.25 euro e primi target sui 2,40 euro ed infine FINMECCANICA con il break delle resistenze poste sui 12 euro

Buon trading

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