FTSE Mib Futures Y SOPRAVVISSUTI di Idee e grafici. parte seconda (12 lettori)

dondiego49

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oge la 81 che a fato da barriera se domani passa sopra farà da supporto :bow:
 

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contim

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sembrano pronti a salire...il petrolio +5....grafici americani impostati a rialzo....non hai fiducia....di solito sei ottimista
 

dondiego49

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Piazza Affari: la lista della spesa di settembre


Rossana Prezioso, PUBBLICATO: 11 ore fa

Dopo la pausa estiva è bene tornare a guardare ai mercati. Ancora di più dopo lo schiaffo arrivato dalla Cina, i timori per gli emergenti e le ritrovate speranze date dal Pil Usa. Le indicazioni di Antonio Landolfi Trader Master presso la Trading Room Roma.


Dopo la pausa estiva è bene tornare a guardare ai mercati. Ancora di più dopo lo schiaffo arrivato dalla Cina, i timori per gli emergenti e le ritrovate speranze date dal Pil Usa. Cosa sta succedendo? A rispondere è Antonio Landolfi Trader Master presso la Trading Room Roma ([email protected]).
Dopo la pausa estiva è bene tornare a guardare ai mercati. Ancora di più dopo lo schiaffo arrivato dalla Cina, i timori per gli emergenti el e ritrovate speranze date dal Pil Usa. Cosa sta succedendo a Piazza Affari?
Le più pessimistiche preoccupazioni manifestate prima della pausa agostiana hanno dispiegato con ancora maggiore violenza, ad essere sinceri inaspettata per brevità ed intensità del tempo di esecuzione e forse anche per i minimi raggiunti, in quanto sarebbe stato maggiormente compatibile con una struttura laterale-rialzista di fondo, un minimo contenuto entro 20760 punti; l’averlo rotto di parecchio (minimo fatto 20075) anche se per un lasso temporale limitato (riassorbito infatti nel giro di un’ora) comunque costituisce un elemento da non trascurare e che in condizioni di normalità dovrebbe far scattare ben più di un campanello di allarme. Poiché però siamo in un mercato molto particolare con un’attenzione specifica da parte di tutte le banche centrali attente ad evitare pericolosi e prolungati avvitamenti, propendo pe una visione soft nonostante tutto: solo con una chiusura settimanale al di sotto di 20925, che si pone quindi come prima area di acquisto con uno stop a 20740, il future su FTSE MIB sarebbe costretto ad un doloroso ritest dei minimi con anzi la concreta possibilità di andare a testare l’area di 19650 che si pone come ultimo sostegno (che sicuramente terrà…) per il mantenimento dell’up-trend di lungo periodo.
Al contrario la resistenza importante ed evidente la metto a 22575 (dove però ancora non shorterei, ma semplicemente alleggerirei in parte le posizioni long) e che se superata condurrà facilmente a 23035 che dovrebbe contenere eventuali velleità rialziste anche per il mese di settembre e che si propone quindi come area di totale liquidazione di posizioni long e area di apertura di short di medio periodo. Ovviamente la riconquista di area 23035 riequilibrerà il tutto ripristinando una fase laterale più equilibrata che farà catalogare i recenti minimi come falsa rottura della più ampia fase laterale tra 20760 e 23620. La chiusura già lunedì 31 agosto al di sopra dei citati 22575 punti e la successiva veloce rottura di 23035, farebbe molto probabilmente riacquistare nuovo slancio e alzerebbe il livello di buy sulla correzione già a 21860 con stop a 21450.
Quali conseguenze sui titoli del listino milanese?
La profonda correzione se sull’indice ha prodotto dei danni limitati non così si può dire su gran parte dei titoli che in questo momento sembrano solo ed essenzialmente ancora nella correzione dell’impulso discendente; fra i titoli che meritano una probabilità di buy i migliori sembrano quelli delle utilities ed in special modo: A2A che ha un buy a 1,086 con stop 1,071 e target ad 1,1780; IREN che ha buy a 1,36 e stop a 1,33 con target a 1,47; HERA che ha un buy a 2,20 con stop a 2,17 e target a 2,2940.
Mi terrei alla larga da AZIMUT anche se sulla forte debolezza a 18,10 può costituire una buona occasione di acquisto con stop 17,95 e target 19,40. Allo stesso modo mi terrei alla larga assolutamente da CNH Industrial che ha solo resistenze e dai titoli del gruppo Enel compreso ENEL GREEN POWER. Uno dei migliori titoli sul quale tentare un acquisto ravvicinato è FINMECCANICA che ha il buy a 11,04 con stop stretto a 10,89, per poi puntare a un’ampia risalita che superi anche l’importante area di 12,30. Fra i titoli minori è utile segnalare il titolo LA DORIA che ha un buy a 11,12 con stop a 10,80 e target al di sopra di 12,46.
I maggiori timori sempre espressi sulla maggiore fragilità dell’indice tedesco e del relativo future sono stati non solo evidenziati dalla maggiore ampiezza e velocità della discesa, ma sono tuttora palesati dal permanere dello stesso ancora ben al di sotto della sua MM 200 sul grafico daily, ideale spartiacque per un minimo di positività, ora passante in area 10950, e che ora si candida come ideale resistenza prima di poter pensare al ritorno di una relativa serenità. Non solo, ma il taglio al ribasso di tale media da parte di quasi tutte le medie più veloci, costringerà tale future ad una più prolungata fase riflessiva. Per il momento il supporto importante di breve si colloca (per operazioni speculative di breve) a 10010 con stop stretto a 9905, mentre quello per acquisti di medio lo troviamo a 9435 (9524 per i più temerari) con l’ovvio stop di 9300 per rischiare molto poco, ma con un primo target in area 10650 ed uno massimale in area 11400. L’area di resistenza di 10650 rappresenta anche la resistenza di breve-medio dove cominciare ad alleggerire le posizioni long e ad aprire posizioni short; operatività da rafforzare al test di quella già rimarcata di 10950 rappresentata dalla MM 200 con uno stop di 11100.
Su questo indice ancora di più il movimento discendente ha scavato profondi solchi nell’impostazione grafica di tutti i titoli tanto che la negatività in precedenza segnalata sui titoli automobilistici li ha portati tutti a contatto con dei supporti fondamentali senza però generare importanti e decisive figure di reazione-inversione tali da rassicurare per acquisti sulla lettera che andrebbero comunque tentati solo in presenza di convincenti figure su time-frame almeno daily da monitorare in tempo reale e quindi non segnalabili in questo contesto.
Il future sull’S&P500, principale imputato insieme al mercato cinese della debolezza degli indici mondiali, sarà secondo me anche il principale indicatore dell’eventuale rientro di ogni turbolenza. Infatti qui abbiamo subito, molto vicino, il più forte segnale che le mani forti molto probabilmente hanno voluto solo forzare la mano ribassista per ricomprare molto più in basso e contemporaneamente costringere le banche centrali a non alzare i tassi (in America) o ad implementare gli allentamenti monetari (come nel caso della BCE o della PBOC). Tale segnale sarà fin troppo evidente se già da lunedì 31 avessimo una chiusura sopra 2034; stessa cosa, ma che necessiterebbe di conferma qualora tale rottura avvenisse nei giorni successivi. In quel caso solo il livello di 2054 potrà essere utilizzato inizialmente per alleggerire le posizioni long o per assumerne di short. Il supporto più importante si colloca a 1894 dove riprovare acquisti con stop stretto a 1880.

Sui listini americani mi limito a suggerire il buy del titolo Google A con buy a 586 e stop 570 per andare a cercare target vicino ai recenti massimi in area 690.
 

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