FTSE Mib Futures Y SOPRAVVISSUTI di Idee e grafici. parte seconda (32 lettori)

dondiego49

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Volkswagen: scandalo emissioni coinvolge braccio finanziario
FRANCOFORTE (MF-DJ)--Lo scandalo per la manipolazione dei software di controllo delle emissioni inizia a coinvolgere tutti gli aspetti del business di Volkswagen, anche le attivita' finanziarie. Il gruppo automobilistico si trova infatti ad affrontare un aumento dei costi di finanziamento e un vincolo alla sua capacita' di offrire contratti vantaggiosi per sostenere le vendite dei suoi veicoli. La scorsa settimana ha rappresentato il periodo piu' nero nella storia della casa automobilistica negli ultimi decenni. Volkswagen e' stata infatti accusata dalle autorita' statunitensi di aver manipolato deliberatamente i software per il controllo delle emissioni delle sue vetture diesel per aggirare i test di certificazione. L'accusa riguarda, secondo la stessa Volkswagen, ben 11 milioni di veicoli in tutto il mondo a rischio richiamo. Volkswagen, che ha gia' bloccato la vendita di vetture diesel in Usa, si trova da giorni nell'occhio del ciclone con diversi Stati dell'Unione Europea, e non solo, che hanno avviato indagini ad ampio spettro per valutare la presenza o meno del software incriminato. Ieri la motorizzazione tedesca ha concesso a Volkswagen tempo fino al 7 ottobre per trovare una soluzione tecnica al problema. Lo scandalo ha ormai assunto contorni politici rilevanti al punto da essere visto da alcuni osservatori come un attacco alla leadership tecnologica tedesca, all'intera industria e perfino al cancelliere Angela Merkel. I suoi effetti non si sono fatti sentire solo su Volkswagen, colpita in Borsa da un'ondata di vendite tali da cancellare quasi la meta' della capitalizzazione di Borsa. Tutto il comparto auto e' stato penalizzato e molte sono state le case e i fornitori corsi ai ripari per escludere qualsiasi coinvolgimento nello scandalo. Proprio ieri il quotidiano Bild am Sonntag ha parlato del ruolo di Bosch, societa' di componentistica con un importante ruolo nel segmento del diesel. Secondo il quotidiano Bosch ha fornito il software sotto accusa ma invitato con una lettera ufficiale Volkswagen a non utilizzarlo perche' illegale. In tale contesto iniziano a emergere i primi problemi per il braccio finanziario di Volkswagen, responsabile non solo dei finanziamenti per l'acquisto di auto e per i concessionari di tutti i brand del gruppo ma anche gestore di attivita' prettamente bancarie, nonche' assicurative e di locazione. I contratti di finanziamento o di leasing sono infatti garantiti dalle automobili vendute. Nel caso di contrazione del valore delle vetture, e' necessario di conseguenza svalutare i contratti. Volkswagen Financial Services sta ora valutando se contabilizzare degli oneri sul valore collaterale delle auto interessate da un richiamo, ha spiegato un portavoce. "Siamo in contatto con Volkswagen per valutare il potenziale impatto", ha aggiunto sottolineando l'intenzione di fornire i primi risultati nei prossimi giorni. Con oltre 11 mila dipendenti e attivi di bilancio per 114 miliardi di euro, Volkswagen Financial Services ha contribuito nel primo semestre con 781 milioni di euro all'utile netto consolidato di 5,66 miliardi. La divisione ha 12,6 milioni di contratti, il 15% dei quali in Nord America e il 70% in Europa. Tra l'altro verso la fine della settimana scorsa la Banca Centrale Europea ha deciso di escludere temporaneamente gli Abs emessi da Volkswagen dal suo programma di acquisto di asset per analizzare lo sviluppo della situazione. Per quanto le 'asset-backed securities' siano solo una frazione del programma da 60 miliardi di euro di acquisti mensili della Bce, la decisione evidenza la vulnerabilita' di Volkswagen Financial Services allo scandalo sulle emissioni. L'iniziativa della Bce segue peraltro i commenti negativi delle agenzie di rating e il contestuale aumento dei costi di finanziamento per il braccio finanziario di Vw, che ha gia' visto Moodys' rivedere l'outlook sul rating da stabile a negativo. Lo scandalo ha ovviamente avuto ripercussioni anche sui fondamentali economici di Volkswagen. La scorsa settimana la casa di Wolfsburg ha infatti emesso un profit warning sul 2015 a causa della decisione di contabilizzare accantonamenti per 6,5 miliardi di euro a copertura degli eventuali costi per affrontare la crisi. Lo scandalo ha inoltre avuto conseguenze sui vertici aziendali, colpiti da pesanti critiche per il possibile ruolo avuto in una presunta frode che ha scioccato l'opinione pubblica tedesca. Martin Winterkorn, l'amministratore delegato capace di vincere la faida con il potentissimo Ferdinand Piech, e' stato costretto a dimettersi e a lasciare il timone dell'azienda a Matthias Muller. L'ex numero uno di Porsche ha promesso un'indagine ad ampio spettro sullo scandalo. red/mur
 

dondiego49

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siamo al minimi :mmmm:
 

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dondiego49

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Crisi: Lautenschlager (Bce), presto per parlare ampliaamento Qe


Crisi: Lautenschlager (Bce), dopo 7 anni fiducia banche ancora molto bassa
MILANO (MF-DJ)--"Le turbolenze del 2007 e del 2008 hanno pesato fortemente sulla perdita di fiducia da parte del pubblico" nelle banche e "il problema non si e' risolto dopo la fase piu' acuta della crisi. A sette anni di distanza la fiducia nel settore bancario resta ancora molto bassa". Lo ha affermato Sabine Lautenschlager, membro del Comitato Esecutivo della Bce e vicepresidente del Consiglio di vigilanza del meccanismo di vigilanza unico, intervenendo ad un convegno sul settore bancario alla Bocconi. Lautenschlager ha sottolineato come "non vi sia dubbio che banche e banchieri e l'intero settore stiano attraversando una delle peggiori crisi di fiducia di sempre" e che "numerosi scandali come la manipolazione dei tassi Libor, evasioni fiscali su larga scala, intermediari finanziari che in maniera fraudolenta conducevano operazioni non autorizzate, irregolarita' nella vendita di mutui e onerosi salvataggi di banche a spese dei contribuenti hanno rafforzato la percezione di un diffuso malcostume nel settore bancario".
 

dondiego49

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FtseMib: maneggiare con cura

News alert: Ftse Mib Fabio Brigida, PUBBLICATO: 1 ora fa
Per info visita il sito: operareinborsa.blogspot.com


Comincia in territorio negativo questa settimana di contrattazioni dell'indice FtseMib, al momento ancora al di sotto di quelli che potrebbero esser considerati dei potenziali livelli cardine per una potenziale fase rialzista di periodo.



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Introduzione alla videoanalisi

Comincia in territorio negativo questa settimana di contrattazioni dell'indice FtseMib, al momento ancora al di sotto di quelli che potrebbero esser considerati dei potenziali livelli cardine per una potenziale fase rialzista di periodo.
Il baricentro operativo dell'operatività si è spostato progressivamente verso il basso portando con se una successione di massimi e minimi decrescenti, i quali si contestualizzano all'interno di un sentment ancora bearish.
Se un rimbalzo non fa un'inversione, è lecito supporre che ci sarà ancora da soffrire, almeno per i rialzisti.
Buona visione
 

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