Le strategie per il mese di ottobre
A Piazza Affari è bene giocare in difesa: bancari sotto la lente
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UnipolSai Davide Pantaleo, PUBBLICATO: 3 ore fa
Per gli analisti è bene non illudersi perchè il trend dei mercati azionari si conferma negativo, motivo per cui viene adottata una strategia più difensiva. Le indicazioni sui principali bancari di Piazza Affari.
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Il mese di settembre è stato archiviato con una performance negativa a Piazza Affari dove il Ftse Mib ha ceduto oltre due punti e mezzo percentuali. Gli analisti di Equita SIM segnalano che il mese scorso si è avuta una sensibile contrazione dei volumi di scambio a dimostrazione dell'incertezza dello scenario. I dati macro relativi ai Paesi sviluppati sono confortanti, mentre continua la sofferenza nei mercati emergenti e non è chiaro quale delle due tendenze sia destinata a prevalere.
Confermata la fase negativa per i mercati azionari
Gli eventi e l’andamento degli indici delle ultime settimane hanno convinto gli analisti che rimaniamo saldamente in una fase negativa per i mercati azionari.
Il calo del 15% delle esportazioni di Corea del Sud e Taiwan dicono sul PIL cinese molto di più delle statistiche ufficiali e inducono a pensare che sarà tutt’altro che indolore la transizione da un’economia sostenuta da investimenti e debito, ad una basata sui consumi.
Gli esperti segnalano inoltre che i mercati emergenti sono oggi molto più rilevanti per l’economia mondiale rispetto al '97-'98 quando c'è stata la precedente crisi. Allora rappresentavano il 20% del PIL mondiale e il 30% della crescita del PIL, oggi rispettivamente il 40% e 60%. Questo significa secondo Equita SIM che sarà più difficile impedire che la crisi degli emergenti abbia un impatto significativo su Europa e Stati Uniti.
In un quadro globale già a luci ed ombre si somma lo scandalo Volkswagen, che indebolisce l’Europa, mentre in America l’indice S&P500 non subisce una correzione superiore al 10% da quasi 4 anni e il record diventa sempre più difficile da migliorare.
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Inoltre, l'argomento che con tassi di interesse così bassi sia inevitabile che rimanga elevata la domanda di azioni, ha perso validità secondo gli analisti, a causa del balzo storico della volatilità delle azioni. Accontentarsi dell’1% annuo o anche meno che offrono i bond non appare più così insensato alla luce dell’andamento delle azioni nelle ultime settimane.
Equita riduce il peso dei bancari in portafoglio
Alla luce di queste considerazioni gli esperti di Equita SIM hanno deciso di rendere il portafoglio ancora più difensivo, aumentando il sottopeso rispetto al benchmark, scendendo così all'87,7% rispetto al 95%.
Gli analisti hanno sostituito in portafoglio Unipolsai con Unipol Holding in seguito all'ingresso di quest'ultimo nel paniere del Ftse Mib. Su entrambi i titoli però la strategia resta "buy", con un fair value rispettivamente a 2,6 e a 5,25 euro.
Quanto alle banche si è avuta una riduzione di 250 punti base, portando il settore sottopeso, con un taglio che ha riguardato Banco Popolare, Banca Popolare di Milano, Intesa Sanpaolo nella versione risparmio, Mediobanca e Unicredit.
Strategie sui singoli titoli
Tra questi bancari gli analisti di Equita SIM mantengono comunque una view positiva su Banco Popolare e Banca Popolare di Milano, per i quali viene confermata la raccomandazione "buy", con un prezzo obiettivo rispettivamente a 16,8 e a 1,15 euro.
Lo stesso rating "buy" viene ribadito per Intesa Sanpaolo nella versione risparmio con un target price a 3 euro.
Positiva anche la view su Mediobanca che resta da acquistare con un fair value a 11,3 euro, mentre per Unicredit il giudizio è più cauto con una raccomandazione "hold" e un prezzo obiettivo a 6,9 euro.