FTSE Mib Futures Y SOPRAVVISSUTI di Idee e grafici. parte seconda (2 lettori)

dondiego49

Forumer storico
Per quello che vale...trovato questo interessante che condivido

e io lo o rubato per postarlo qui appartiene a Robertus Guiscardus


Three Inside Up (Bullish)
Modello di inversione rialzista di elevata affidabilità

Criteri per l’identificazione

Le prime due candele danno vita a un Harami rialzista;
La terza candela è bianca e chiude al di sopra del massimo della precedente.

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dondiego49

Forumer storico
il cacciatore di stop guarda il grafico in real time, in una giornata di mercato orientato al rialzo, anche momentaneo, alla ricerca degli stop dei rialzisti. i rialzisti stanno guadagnando, mettono degli stop per proteggere il risultato ottenuto, o muovono verso l'alto gli stop gia' inseriti, in ogni caso gli stop ci sono. il cacciatore traccia sul grafico le linee che corrispondono ai livelli di cui abbiamo parlato, e guarda il prezzo cosa fa, sin che sale lui e' in relax, e non si muove.

ad un certo momento, il prezzo comincia a manifestare qualche incertezza, poi qualche debolezza, nel saliscendi della giornata prima saliva ed ora torna indietro.

il cacciatore si allerta, lui sa che gli stop sono dietro i livelli che ha tracciato, sta a vedere che li andiamo a prendere !

il prezzo si avvicina ad uno di questi livelli, diciamo che mancano due o tre ticks, il cacciatore prende la mira, vende la sua quantita' abituale, e rimane immobile :

nella realta', e questo e' interessante, lui non e' a caccia dei nostri stop, e' a caccia della "reazione" che i nostri stop potrebbero provocare. questo aspetto e' da capire bene, lui non vuole comprare quello che noi abbiamo messo in vendita, lui vuole comprare "dopo" che le nostre vendite saranno scattate, subito dopo, per sfruttare l'incremento del ribasso che le nostre vendite avranno provocato.

tra l'altro, ed anche questo e' interessante, lui ha gia a suo favore due cose : prima, il mercato sta scendendo, e probabilmente continuera' ancora per un poco, seconda la sua vendita ha favorito il movimento in atto, una vendita in piu' spinge all'ingiu'.

ad un certo punto il prezzo passa sotto il livello (certo non sempre, ma credete a me, molto spesso) e trova gli stop pronti per essere attivati, gli stop si attivano, le vendite arrivano al mercato che sta gia' scendendo, ed ecco una accelerazione del ribasso, dopo i primi due ticks se ne perdono un altro paio o anche tre o quattro

a questo punto il cacciatore e' soddisfatto, ricompra il venduto, la preda e' stata abbattuta, si ricarica per la prossima. lui si accontenta, non e' ingordo, il suo scopo sono molte operazioni nella giornata, possibilmente con molti piccoli profitti, e qualche piccola perdita perche' altrimenti e' troppo facile.

se il prezzo non passa sotto il livello, poco male, il cacciatore ha sbagliato il colpo, per lui e' normale che ogni tanto si verifichi, non se ne meraviglia e ricompra il venduto, registra la piccola perdita, e la caccia continua.

quando perde, perde tre o quattro ticks, quando guadagna ne guadagna sei o sette, il conto torna sempre.



@

dove posizionare un ordine stop, che protegga una posizione aperta o che rappresenti un progetto di apertura di una posizione, puo' sembrare facile, ma in realta' troppo facile non e' se vogliamo scegliere un livello che forse sia migliore di un altro.

il pericolo che corriamo e' di cadere facile preda di questi stop-hunters, cacciatori di ordini stop, sempre attivi ed attenti : vi sara' capitato qualche volta di vedere inspiegabilmente attivarsi il vostro ordine stop, e senza lasciarvi il tempo di compiacervene, all'insegna degli scampati guai peggiori, vedere anche il mercato girarsi come se il vostro stop avesse agito da meccanismo di inversione.

non e' stato il vostro stop, sono stati questi cacciatori, hanno abbattuto le loro prede, e lasciano andare il mercato, attenti alla prossima occasione.

un trader tra i migliori, che ha scritto molto e molte cose intelligenti, george angell, dice in un suo libro : "gli stop agiscono come dei magneti, mettete uno stop ed avrete molte probabilita' di vederlo toccato".

vero, anzi verissimo, pero' non possiamo rimediare rinunciando a mettere gli stop, il rimedio sarebbe peggiore del male, e' vero che non ci toccano lo stop ma rischiamo di perdere oltre il limite di sopportabilita'.

allora dobbiamo mettere gli stop in modo che se possibile non attirino troppi appetiti, e magari, perche' no, approfittare di questi cacciatori e del loro modo di cacciare.

per far cio', la miglior cosa e' cercare di conoscere il nemico ed il suo comportamento, se sappiamo che dietro l'angolo c'e' il rapinatore, vediamo se e' possibile attraversare la strada.

chi sono questi cacciatori ? a parte qualche istituzionale che ne mantiene un paio nel suo staff, e vi assicuro che lo stipendio se lo guadagnano, sono normalmente degli operatori indipendenti, che si sono specializzati in queste strategie (e furberie), che dispongono delle quotazioni in real time, non mollano il monitor neanche per un istante, pagano commissioni modeste ed utilizzano canali di trasmissione degli ordini molto veloci.
 

dondiego49

Forumer storico
Citazione:
Il nodo dei 670 miliardi di opzioni che venerdì potrebbero far male alle Borse

15 dicembre 2015


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C’è una ragione in più per sperare che Janet Yellen accompagni il primo rialzo di tassi da nove anni e mezzo con un messaggio dovish, ossia da colomba assoluta, riguardo il percorso di stretta monetaria. A ricordarlo è Marko Kolanovic, uno dei più ispirati analisti quantitativi, tanto da essere stato soprannominato da Bloomberg “Gandalf” per la sua vena predittiva in occasione del crash borsistico dello scorso agosto. Un recente report di Jp Morgan, firmato proprio da Kolanovic che è il capo degli analisti quantitativi della banca d’affari statunitense, teme infatti che un errore di comunicazione della Federal Reserve sul ritmo della stretta monetaria possa portare a un violento e rapido crollo delle quotazioni.

La ragione, spiega il report, è squisitamente tecnica. Venerdì 18 dicembre, meno di 48 ore dopo la decisione della Fed, scadranno qualcosa come 1100 miliardi di dollari di opzioni sull’indice S&P 500, il principale di Wall Street. E' una cifra record, che sfiora la metà del debito pubblico italiano. Più della metà (670 miliardi di dollari) sono opzioni “put”, ossia strumenti finanziari che permettono di guadagnare se il mercato scende. E di queste, nota Kolanovic, ben 215 miliardi hanno strike price - ossia, semplificando, livelli obiettivo - poco sopra i 1900 punti dello S&P 500. Buona parte di questi contratti di opzione sono gestiti da robot, sofisticati software di trading ultraveloci.


Tutto questo significa che, in caso di Fed deludente, i prezzi potranno precipitare fino a toccare gli strike price delle opzioni, portandosi sotto i 1900 punti dello S&P (ossia il 5% più in basso di dove si trova ora l’indice, che già ha perso oltre il 5% dai massimi di qualche giorno fa).

A questo si aggiunge il rischio di un mercato poco liquido, in particolare alla fine dell’anno. «La profondità del mercato è scesa di oltre il 60% negli ultimi due anni - spiega Kolanovic - e questo non dà alle Borse la capacità di assorbire grandi shock, esattamente come avvenuto il 24 agosto scorso», il giorno del crollo dei mercati legato alla Cina. La speranza è quindi che domani Janet Yellen, anche in caso di rialzo dei tassi, non mandi ai mercati segnali inquietanti sul ritmo della stretta monetaria. Solo così finirà in fumo l’ultima profezia di “Galdalf” Kolanovic.
 

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