Il capitolo di spesa «accoglienza e immigrazione» ha trovato il biglietto vincente alla lotteria degli emendamenti alla legge di Stabilità.
Gli enti locali della Sicilia, infatti, hanno ottenuto tre milioni di euro per il 2016 a titolo di rimborso per le maggiori spese sostenute dagli enti locali della regione Sicilia per l' accoglienza di profughi e rifugiati extracomunitari.
È quanto prevede una proposta di modifica delle relatrici Zanoni (Pd) e Chiavaroli (Ap), approvato dalla commissione Bilancio del Senato.
Il governo ha annunciato l'intenzione di porre la questione di fiducia sul maxiemendamento che sarà votato oggi dall'Aula di Palazzo Madama.
Altri 1,5 milioni nel triennio 2016-2018 saranno destinati a enti e istituti che si occupano di immigrazione.
Non è una sorpresa, pertanto, osservare che nel bilancio del ministero dell'Interno (incluso nel bilancio dello Stato che si vota in simultanea con la Stabilità; ndr) gli interventi e gli investimenti per la solidarietà verso immigrati e rifugiati sopravanzino di oltre un miliardo di euro quelli destinati alla sicurezza e all'ordine pubblico.
Per la precisione 123,8 milioni contro 1,4 miliardi.
Si tratta delle voci effettivamente comparabili giacché le spese correnti (personale incluso) di polizia, carabinieri e finanza ammontano a oltre 6 miliardi.
Dati che fanno sorgere un interrogativo sui 3,3 miliardi di spese per l'emergenza immigrazione denunciate in sede europea dal ministro Padoan a fronte di stanziamenti inferiori alla metà.
Questi numeri, però, dovrebbero incoraggiare l'Italia a sfruttare la possibilità delineata dal presidente della Commissione Ue Juncker, di «escludere dal patto di Stabilità le spese straordinarie per la sicurezza».
Dal bilancio del ministero dell'Interno, infatti, emerge che i fondi per le attività di contrasto all'immigrazione clandestina sono stati tagliati di 773mila euro a quota 5 milioni per l'anno prossimo.