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IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI BANCA CARIGE APPROVA LA STRATEGIA DI GESTIONE DEGLI NPE E LE AZIONI DI RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE
• Previsto aumento di capitale fino a un importo di euro 500 milioni, con un accordo di pre-garanzia con Credit Suisse e Deutsche Bank, in qualità di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners
• Identificate 4 aree di azione per il rafforzamento patrimoniale, con cessione degli asset di pronta valorizzazione, quali alcuni immobili di pregio, la partecipazione in Creditis S.p.A., la piattaforma di gestione NPL e il business merchant book, con un beneficio sul patrimonio di almeno euro 200 milioni
• Prosecuzione del processo di deconsolidamento delle sofferenze, con nuove dismissioni per un ammontare di circa euro 1,2 miliardi
• Rafforzamento della squadra manageriale con la nomina di Andrea Soro a Chief Financial Officer
In continuità con l’obiettivo primario di rifocalizzazione sul core business di banca commerciale delineato dal Piano Strategico 2016 - 2020, il Consiglio di Amministrazione di Banca Carige ha approvato le nuove linee guida nella strategia di gestione degli NPE (Non Performing Exposures, quali crediti in sofferenza e inadempienze probabili) e le azioni di rafforzamento patrimoniale finalizzate a completare il processo di de-risking del Gruppo.
In piena adesione ai target SREP assegnati dalla BCE in termini di requisiti patrimoniali e di qualità degli attivi, è stata condotta una revisione strategica del portafoglio di attività della Banca individuando una serie di azioni di rafforzamento patrimoniale e di asset quality improvement caratterizzate da velocità di implementazione e minimizzazione dei rischi di execution.
Sono state identificate quattro macro aree di azione volte al rafforzamento patrimoniale della Banca, che puntano alla cessione degli asset di pronta valorizzazione, quali alcuni immobili di pregio, la partecipazione totalitaria nella società di credito al consumo del Gruppo, Creditis S.p.A., il ramo d’azienda relativo alla piattaforma di recupero dei crediti in sofferenza e il business di acquiring, ovvero i servizi di incasso relativi ai contratti POS (merchant book).
Il processo di integrale revisione delle attività della Banca include anche la necessità di proseguire con il deleveraging mediante la ridefinizione della strategia complessiva relativamente al portafoglio NPE.
Il processo di deconsolidamento delle sofferenze avviato nell’esercizio corrente con la realizzazione della cessione di un portafoglio di circa euro 940 milioni mediante cartolarizzazione assistita da GACS, proseguirà con ulteriori dismissioni per circa euro 1,2 miliardi.
L’impostazione strategica così rivista permette di individuare soluzioni che presentano un minore grado di complessità operativa e maggiore rapidità di esecuzione rispetto alle misure originariamente previste.
Il raggiungimento dei target SREP relativi al portafoglio NPE, viene inoltre perseguito mediante una strategia gestionale del portafoglio delle Inadempienze Probabili (UTP – unlikely to pay) che prevede, oltre al miglioramento del tasso di copertura media, anche azioni di de-risking su alcune rilevanti posizioni ricomprese nell’aggregato.
A complemento degli interventi delineati è previsto, entro la fine dell’esercizio corrente, un aumento di capitale fino a euro 500 milioni per la cui realizzazione la Banca ha stipulato un accordo di pre-garanzia con Credit Suisse e Deutsche Bank, in qualità di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners.
Tale pre-garanzia è soggetta a termini e condizioni standard per operazioni di questa natura e ad alcune disposizioni specifiche, tra cui l'approvazione e attuazione di un piano industriale e finanziario sostenibile, ivi incluse l’implementazione delle citate dismissioni di asset ed eventuali altre operazioni di ottimizzazione del capitale, nonché al feedback degli investitori in relazione alla prospettata operazione di aumento di capitale. Nel caso in cui, tra l'altro, tutte le condizioni siano soddisfatte per ciascuno dei Joint Global Coordinators, l'accordo di pre-garanzia prevede la stipula di un contratto di garanzia per la sottoscrizione di eventuali azioni di nuova emissione rimaste non sottoscritte.
Le iniziative straordinarie saranno supportate da interventi sulle aree di business core che determineranno la rivisitazione del business model, al fine di consolidare il turnaround del Gruppo e garantirne la sostenibilità industriale.
Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, deliberato la nomina di Andrea Soro a Chief Financial Officer di Banca Carige.
Con un’esperienza ultraventennale nel corporate e investment banking, con incarichi, tra l’altro, in Dresdner Kleinwort Benson, UniCredit e Credit Suisse, Andrea Soro si è specializzato, in particolare, in operazioni di M&A, ristrutturazioni e finanza straordinaria, da ultimo come responsabile di Royal Bank of Scotland in Italia.
Il Consiglio di Amministrazione di Banca Carige formula al nuovo CFO gli auguri di un proficuo lavoro al servizio della Banca, dei suoi Clienti e Azionisti, in stretta collaborazione con i dirigenti e i dipendenti tutti di Banca Carige.
Genova, 3 luglio 2017