FTSE Mib Futures Gli amici di Fibonacci - Cap. 1 (5 lettori)

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Pitchfork + Harmonic patterns
Analisi dei mercati finanziari AGE Italia


COMMENTO DEL GIORNO 20/07/2018


Quando una correzione diventa bear market?
Malgrado la buona performance degli ultimi tre mesi e mezzo, Wall Street non è ancora uscita dal contesto correttivo brutalmente inaugurato in inverno, quando lo smantellamento disordinato degli strumenti a leva collegati al ribasso dell'inflazione, provocò una perdita a doppia cifra da parte dello S&P500. Il conseguente minimo di inizio aprile non ha prodotto un recupero superiore al 10% sicché, stando a questa semplice regola, permane il contesto correttivo inaugurato l'8 febbraio.
Questo è interessante perché, allo stato attuale, a 110 giorni la correzione tuttora in essere risulta essersi dilungata oltre la media storica. E ciò ha non poche implicazioni: perché se è vero che nella maggior parte dei casi il mercato in circostanze analoghe riparte, dopo aver realizzato però un ulteriore minimo; uno schema simile caratterizzò anche i minimi del 2000 e del 2007. Ad evidenza, un bear market nella fase iniziale appare come innocua correzione. Al solito, c'é da diffidare quando il mercato non riparte in modo convincente, dopo un consolidamento così prolungato.
Basti pensare che, quando lo S&P a gennaio ha raggiunto per la prima volta quota 2800 punti, il 20% delle società del paniere dell'indice quotava sui massimi assoluti. Oggi, con il benchmark sui medesimi livelli, le società sui massimi sono appena il 5% del totale: quando si dice l'ampiezza in restringimento...
Ci si mette pure Ben Bernanke; che ieri ha escluso che l'appiattimento in atto della curva dei rendimenti, possa essere preludio di una prossima recessione: le stesse parole pronunciate nel 2007, poco prima della crisi del mercato immobiliare. Qualcuno lo segnali agli investitori in materie prime, da settimane all'opera nella liquidazione di posizioni su rame, legname da costruzione e metalli ad uso industriale...
 

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Borsa americana: punti in comune col passato
by RICCARDO FRACASSO on 21/07/2018 · LEAVE A COMMENT · in ANALISI INDICI BORSE, ANALISI MACROECONOMICHE, CAPITALIZZAZIONE BORSE / PIL, NASDAQ,S&P500
Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 2.801 punti, registrando un -0,09%.

Il bilancio settimanale è pari ad un +0,02%.

S’è già ripetuto in più occasioni come l’ipotesi di un’inversione stile 2000 e 2007 ad oggi rientri nella teoria.

Teoria che col tempo sta prendendo sempre maggior consistenza, ma che richiede tuttora importanti conferme: l’incapacità di rompere convintamente i massimi (2.872 punti) ed il cedimento netto della media mobile a 200 giorni (attualmente transita a 2.688 punti).

Essendo in una fase stagionalmente sfavorevole (Maggio-Settembre), s’è portati a credere che l’eventuale cedimento della media mobile non sia distante nel tempo.

Nel caso in cui il listino americano dovesse invece passare indenne tale periodo, s’innalzerebbero le probabilità di nuovi allunghi per fine anno (ma questo andremo a valutarlo, se necessario, in futuro).

La scorsa settimana abbiamo comparato il presente con le precedenti inversioni.

Oggi, invece, andremo a capire quale delle due precedenti inversioni ha più punti in comune con l’attuale fase.

SP1.jpg

S&P 500 – Comparazione inversioni.

Dal punto di vista prettamente grafico la durata del recupero post-correzione è evidentemente più simile a quella del 2000.

Di seguito, invece, il rapporto storico tra la capitalizzazione della borsa americana ed il rispettivo PIL:

SP2.jpg

Rapporto capitalizzazione borsa / PIL

L’attuale sopravvalutazione è in linea con quella del 2000 e ben superiore a quella del 2007.

Per esaminare lo stato di salute del mercato immobiliare ricorriamo al grafico che illustra i mesi necessari per vendere tutte le scorte di abitazioni, ipotizzando l’assenza di nuove costruzioni.

Ovviamente, ad un minor numero di mesi necessari per azzerare le scorte corrisponde una maggiore domanda ed un’economia più solida, e viceversa.

MERCATO-IMMOBILIARE.jpg


Come nel 2000 il mercato immobiliare gode di ottima salute, mentre nel 2007 visse la più grande crisi della storia.

Pertanto, la causa di un’eventuale inversione non sarebbe da ricercare (almeno per il momento) nel settore immobiliare, ma in altro.

Per esempio l’enorme bolla sul Nasdaq (come nel 2000).

NASDAQ.png

NASDAQ

Altra causa potenziale è rappresentata dall’eccessivo indebitamento (pubblico, privato, margin debt), fattore comune di tutte le crisi.

Per superare una crisi le Banche Centrali favoriscono il ricorso al debito che, col tempo, paradossalmente si rivela sempre essere l’origine di nuove bolle e di nuovi crolli.

Dallo studio emerge quindi un quadro ben più simile a quello del 2000 che a quello del 2007.

Ad ogni modo, al di là delle varie analogie col passato, ricordo ancora una volta di lasciar parlare i grafici senza dar nulla per scontato.

Riccardo Fracasso
 

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Oro: aggiornamento grafico
by RICCARDO FRACASSO on 21/07/2018 · LEAVE A COMMENT · in ANALISI MATERIE PRIME, ORO
Doveroso un rapido aggiornamento sull’oro.

XAUUSD-Mensile.png

ORO

Nel corso dell’ultima settimana i prezzi sono scesi al di sotto dell’importante trendline di supporto (retta verde).

Trattandosi di grafico su base mensile, l’ultima candela rappresenta un indicazione tendenziale ma non ancora ufficiale.

Pertanto, sarà utile rivalutare la situazione con la chiusura di Luglio.

Le ipotesi potrebbero essere sintetizzate in due:

  • chiusura al di sotto della trendline;
  • chiusura al di sopra della trendline.
Ovviamente, in entrambi i casi sarà importante valutare il posizionamento della chiusura.

Una chiusura nei pressi dei minimi mensili rafforzerebbe l’ipotesi ribassista, ed aprirebbe la strada per un pull back nei confronti della retta rossa (che da Agosto transiterà in area 1.140 dollari).

Tale andamento non negherebbe la fase inversiva cui stiamo assistendo da oltre 2 anni, ma la renderebbe più laboriosa e, al tempo stesso, richiederebbe ulteriore pazienza per gli investitori.

D’altro canto, una chiusura sui massimi del mese si configurerebbe come un’ottima falsa rottura, innalzando notevolmente le possibilità di una salita più sicura, dopo le false partenze cui abbiamo assistito finora.

Ovviamente, tra le due ipotesi (chiusura nei pressi dei minimi e nei pressi dei massimi) esistono scenari intermedi.

La divergenza rialzista dell’RSI giornaliero e gli acquisti dell’ultima seduta settimanale assegnano più probabilità all’ipotesi di una falsa rottura.

Ad ogni modo, valuteremo il quadro al momento opportuno.

Riccardo Fracasso
 

ironclad

Pitchfork + Harmonic patterns
su eurtry , cosi per farci 2 risate visto che sale e basta

lasciate perdere strumenti che non hanno oscillazioni di prezzo lo so anche io che prima o poi invertirà ma sarebbe come indovinare un terno al lotto!!!!!!!!!!!!!!!!! Comunque su tf settimanale condizione 1 rialzista sempre in essere e le entrate long le vedete bene pure voi, uscita dalle compressioni sempre up. Mi dispiace per Dee che è "incastrato" se non mi sbaglio. L'unica cosa da rilevare è la salita a iperbole quando vedete che ritraccia su base settimanale fate un fischio che vediamo un pò gli indicatori cosa dicono!!!

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ironclad

Pitchfork + Harmonic patterns
bund, un'occhiata rapida senza pretese perchè non è di mio interesse........è facile notare un canale ribassista in atto con il prezzo sulla sua parte alta per cui o torna a scendere oppure rompe a rialzo. Sul settimanale vedo 2 segnali rvrs sell ottimali che non hanno avuto gloria il primo a 141.83 mentre l'inizio della divergenza tra i due livelli fibo di rilievo

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ironclad

Pitchfork + Harmonic patterns
bund, un'occhiata rapida senza pretese perchè non è di mio interesse........è facile notare un canale ribassista in atto con il prezzo sulla sua parte alta per cui o torna a scendere oppure rompe a rialzo. Sul settimanale vedo 2 segnali rvrs sell ottimali che non hanno avuto gloria il primo a 141.83 mentre l'inizio della divergenza tra i due livelli fibo di rilievo

Vedi l'allegato 480846
bund se allargo lo sguardo noto che in passato si è ritrovato in una situazione simile a questa per cui occhio anche a rotture up del canale

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