clemm coemm (1 Viewer)

kok90

o COSì...o POMì
Poi si lamentano che li pigliamo per il deretano
:rotfl:
DAL CILINDRO ESCONO CONIGLI NUOVI... :rolleyes:
(DA FARE ARROSTO)

Domenica 14 Ottobre 2018, 00:00
Un re di denari per Agrivillage
MUSILE Dopo la rinuncia del finanziere Roger Tamraz, c'è un altro grosso imprenditore disposto ad investire sulla costruzione di Agrivillage: è lo svizzero Jean-Paul Pointet, presidente della Fondazione Raymond Jacot di Ginevra, erede di un'importante famiglia di industriali della gioielleria e dell'orologeria, amante dell'Italia. A svelare il nome dell'investitore, finora sconosciuto, ed anche alcuni retroscena su Agrivillage, è Ildebrando Lava, delegato per i rapporti istituzionali del progetto di villaggio agroalimentare da Davide...
Un re di denari per Agrivillage

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25 ottobre 2016
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Ma la sede di Padova della Clemm non risulta frequentata da gente afflitta da handicap. L’operazione Agrivillage era sostenuta dal presidente della Confartigianato locale, Ildebrando Lava. L’associazione regionale l’ha defenestrato senza complimenti.
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MUSILE DI PIAVE. Un investimento da 80 milioni di euro fatto da una società che ha 10.000 euro di capitale sociale. Assistita da una catena di simpatizzanti che versano 1 euro a testa. Fortuna che c’è un fondo inglese disposto a entrare nel business, peccato non se ne possa conoscere il nome per motivi di privacy.

È fenomenale la sproporzione di forze in campo, oltre che imbarazzante il contesto dell’offerta, per realizzare Agrivillage, mega centro commerciale che ha girato inutilmente l’Italia e adesso è approdato a Musile di Piave. Prevede 23.452 metri quadrati coperti, su una superficie interessata di 680.000, con 250 negozi e botteghe artigiane, hotel, strutture per lo sport e il tempo libero. Si direbbe una riedizione su scala minore di Tessera City, vagheggiata dal presidente della Save Enrico Marchi a ridosso dell’aeroporto. O della Veneto City di Bepi Stefanel, Luigi Endrizzi e altri investitori, che può ancora sorgere tra Dolo e Padova: l’iter burocratico è completato, mancano i quattrini.

Se non ne trovano personaggi del calibro di Stefanel, Endrizzi e Marchi, da dove spunteranno per Agrivillage? È quello che si chiedono tutti. Alcuni temono di saperlo: saranno i 250 negozianti o artigiani a doversi trasformare in soci per reggere il peso dell’investimento? Forse si capirà qualcosa di più stasera da Legambiente, che presenterà i risultati di una ricerca sulle aziende e i soggetti che promuovono l’opera, dal significativo titolo “Chi paga?” (biblioteca comunale di Musile di Piave, ore 20.30). Parteciperanno anche esponenti del Pd che denuncia da tempo le stranezze dell’investimento.

Finora di chiaro c’è solo il bypass operato sulle competenze della Regione, cui dovrebbe spettare il compito di amministrare i grandi insediamenti commerciali. L’operazione è stata portata a termine in due fasi. La prima, rovinosa, puntava a modificare la legge per autorizzare l’insediamento in un’area dove prima sorgeva un vecchio allevamento di polli. Per recuperare un’area deteriorata. Operazione grazie alla quale il proprietario incasserà 7-8 milioni di euro. Sono insorte le associazioni degli agricoltori e la giunta Zaia ha dovuto fare marcia indietro.

Niente paura, si è scoperto che Agrivillage non ha bisogno della Vas (Valutazione ambientale strategica). Gioco fatto: come è già avvenuto per Veneto City, la competenza è passata agli organismi inferiori. In prima linea adesso c’è la sindaca di Musile, Silvia Susanna, decisissima a favorire l’insediamento e a ottenerne un ampliamento.

Sponsor della fallita manovra in Regione era Gianluca Forcolin, numero due di Zaia ma number one dell’operazione Agrivillage, a detta di molti. È stato sindaco di Musile e con i promotori del progetto ha siglato già l’accordo sugli oneri di urbanizzazione, che consentirà al Comune di incassare alla firma delle autorizzazioni un assegno di 800.000 euro. E altri 800.000 a fine corsa. Cifre già “spese” in promesse durante la campagna elettorale.

A favore della serietà dell’investimento dovrebbero militare, secondo il municipio, i 220.000 euro pagati per la progettazione. Peccato che proprio ieri la Proteco, studio di progettazione che ha realizzato i primi due stralci, abbia fatto sapere di non aver visto un euro per il lavoro e farà causa ai promotori. I quali sono “trincerati” dietro la società Antonio Sv Srl, titolare Davide Dall’Asta, con uffici a Marghera. Porta a porta con un personaggio proteiforme, Maurizio Sarlo, altro sostenitore, responsabile della Clemm, un’associazione no profit che dovrebbe lavorare nel mondo dell’handicap. Come tale, ha ricevuto un contributo di 23.000 euro dall’allora assessore Remo Sernagiotto.
Ma la sede di Padova della Clemm non risulta frequentata da gente afflitta da handicap. L’operazione Agrivillage era sostenuta dal presidente della Confartigianato locale, Ildebrando Lava. L’associazione regionale l’ha defenestrato senza complimenti.
 
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lucamax

Forumer storico
Sig sarlo,

Continui a fare l'imprenditore e lasci stare la religione, i santi e le madonne.
L'azione di diffondere la religione è propria dei salesiani e la lasci fare a loro, se non vuole giocarsi i voti per il suo pwc come dalle sue pubbliche dichiarazioni
presso una emittente privata !
Ricorda? ??

Converrà che la religione , la numerologia, la superstizione e la fuffa sono elementi che uno ci azzecca con l'altro ?
Giusto ? ? ?

A proposito di macine al collo, non pensa che almeno una la si potrebbe destinare a colui che aveva promesso 100 auto per invalidi?

BAH ?!
A giudicare da quello che ha fatto nella vita,cioè nulla
E a giudicare da quello che fa da 3 anni a questa parte,più che imprenditore ,il lavoro che gli riesce meglio è quello di prenditore ....di euro
 

Cobra9

Nuovo forumer
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Maurizio Sarlo
14 OTTOBRE 2018

Il Sole si risveglia ogni mattino e risplende sempre. Sopra ogni nube! Oggi siamo a Mesagne, in Puglia, per presenziare ad una festa di CLEMM, che ha coinvolto molte altre associazioni.

Mi soffermo in un bar, con un giovane che ha aperto sin dal salir del Sole, trovando il quotidiano locale di ieri, che apre con due notizie: una centrale sul povero”Caso Cucchi”; una vita Umana fatta finire in tragedia! L’altra notizia è di spalla destra ed è una riflessione sull’ultima occasione di salvare il Sud sulla via della seta”!!! (sic)!

Sul caso Cucchi c’è la novità di un Militare che (sembra) si fa coraggio e “si libera di un peso che lo opprime”, denunciando i suoi colleghi che, a suo dire, “pestano, con la conseguenza della morte, il povero ragazzo”!

Chi saprà mai la verità? Solo quei militari e lo scomparso Cucchi sapranno mai cosa sia davvero successo!

C’è una unica via affinché queste tragedie non abbiano più ad accadere, senza che il colpevole venga punito: mettere in ogni Caserma e Luogo Pubblico Interno, delle telecamere a circuito chiuso, che siano blindate ad ogni hacker e disponibili solo ad una Giustizia “giusta”! Il resto è, purtroppo, tragica noia e bailamme!

Sulla nota “della via della seta”, per salvare il Sud e l’Italia, noi del Progetto COEMM abbiamo una precisa idea strutturale, innovativa, saggia e creativa!

Il Sole si rialza ogni mattina e non sappiamo che non la smetterà mai, finché Umano avrà vita. Noi con Lui!

Siamo la goccia, che scava la roccia dell’ignoranza e dell’ipocrisia!

Abbiamo già vinto e lo dimostreremo sempre più, perché nessuno abbia a morire, dentro, per certe brutte notizie: da qualsiasi latitudine le si leggano!

Oggi, si deve e si può!

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DELIRI DOMENICALI ALL'ALBA....o_O
Chieda alla Pallotta del medium che segue. forse a lui Cucchi potrà dire la Vera verità
 

lucamax

Forumer storico
Io capisco la Signora Colzani, credo che ognuno di noi abbia un'idea da rispettare di come vorrebbe il mondo in assetto altruista ed equo per tutti, non mi scandalizza nemmeno che operi il trading avendo una propensione guevarista perché credo faccia parte del compromesso per riuscire a campare (purché lo faccia in modo sano senza imbrogliare nessuno), ma convincere 354 milioni di africani sparsi per il mondo e un milione di italiani legandoli a diktat dittatoriali mi sembra alquanto improbabile da attuare e per niente etico. Se poi ci mettiamo tutte le ambiguità dei proponenti e la scarsa capacità di gestione anche delle cose più semplici dimostrata fin qui, credo si possa assicurare che non può che uscirne un fallimento. Ecco che scatta automatico il pensiero che il vero scopo sia un altro. E i documenti nonché i fatti ne darebbero prova. Tralasciamo l'analisi sulla personalità egocentrica e presuntuosa del noto divo con patologia da mentitore seriale. Chiunque lo voglia in politica pensando di cambiare le cose è un pazzo.
Io dal suo scritto ho avuto conferma di molte cose e la ringrazio di averle esternate.

Guarda Sissa
Dal profilo Facebook di questa tipa non c'è nessuna traccia del suo lavoro di cosiddetta trader
Ci sono solo foto di gatti e sue foto con baffi e musi di gatto
Non è un granchè per un operatore trader
Tu che dici ?
 

kok90

o COSì...o POMì
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Comunicati - Partito Valore Umano

Comunicato del 13-10-2018

Il PVU interviene sulle notizie promosse dalla sindaca di Musile di Piave circa il presunto Ospedale da proporre al posto del Progetto Agrivillage (sindaca che rivela tanta ignoranza in fatto di temi sociali per l’equilibrio fra costi e benefici che bisogna pianificare per una serena e prospera Collettività)!


Ci spieghiamo meglio, perché chi vuole ben intendere intenda!


La creazione di una infrastruttura Ospedaliera avviene con la “finta” partecipazione privata, di soggetti in accordo con le lobby politico-finanziario-filo europeistiche.


Tale pratica porta tutti gli Italiani ad indebitarsi (tutti e non solo quelli del luogo) in favore di quelle logiche perverse che sottostanno all’ormai fallito paradigma di sistema relativi alla “emissione a debito”.

Altresì, questa idiota e diffusa pratica di indebitamento, per la maggioranza della Collettività, non fa che acuire i gravi problemi che stanno dietro la pratica di prevenzione della salute. A tutto vantaggio di ticket e spese sempre più onerose, in “omaggio” alle continue cure a cui la gran Massa di dipendenti, disoccupati e precari devono sottoporsi a causa di cicliche crisi e povertà (soprattutto mentali. Peraltro sempre più in aumento, per una sempre maggior parte di Popolazione Italiana.

Senza contare che, la maggioranza di lavoratori, collocati nelle imprese ospedaliere sono sempre più stranieri, per effetto del precariato diffuso ed imperante di certa ipocrita “classe politica”!

Grazie a Dio, il Progetto Agrivillage (malgrado attacchi scriteriati e lobbistici e malgrado una amministrazione pubblica strabica) va avanti a vele spiegate. Anzi, dalle notizie in nostro possesso, la sindaca e l’amministrazione comunale di Musile di Piace rischiano di andare al vaglio di una procedura di commissariamento dal Procuratore Cantone, proprio per mano dei Legali della società proprietaria di Agrivillage (che stanno verificando il riscontrarsi di eventuali irregolarità ai danni di un Privato che investe di suo per un progetto sociale).

Aggiungiamo: oltre che “direzione ignorante ….” il vertice della suddetta amministrazione comunale ci pare anche assolutamente insensibile ad ogni forma di proficua di collaborazione; soprattutto incapace di promuovere, gestire e portare avanti iniziative amministrative finalizzate allo sviluppo economico della propria comunita’ al punto che, con ipocrisia, cela, attraverso condotte che appaiono lecite, i propri vendettosi tentativi volti, con azioni di dubbia legittimita’, ad ostacolare ed impedire l’attuazione del progetto Agrivillage.

Agrivillage, a nostro parere, è un Progetto che:

1. Propone fondi privati e non pubblici;

2. Propone un nuovo modo di guardare all’insulsa pratica di diffusione dei Centri Commerciali (che strangolano la micro/piccola e media impresa, in favore delle logiche finanziarie di Banche, Multinazionali e pochi furbi imprenditori).

3. Propone una occupazione diretta è qualificata di oltre 700 Persone (più l’indotto);

4. Propone di diventare progetto pilota per avviare lo stesso meccanismo in altre Macro/aree, Italiane e de Mondo, favorendo la produzione di agricoltura naturale e biologica e manufatti di eccellenza.

5. Propone uno sviluppo innovativo del mix culturale-agricolo-artistico-sportivo e quindi turistico di tutta l’area interessata dal Progetto.

Grazie a Dio, e grazie alla cordata di “Avvocati in Prima Fila”, capitananti dal Presidente del Comitato Scientifico Prof Avv PierPaolo Rivello, l’ignoranza di certe ottuse vedute politiche non passeranno!

Agrivillage si farà! E a parlare, poi, saranno solo i fatti!


La Direzione PVU


(Partito Valore Umano)
 

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