in particolare mi aveva colpito il passaggio da TIMS a STANS della SEC, quindi cercando "STANS TIMS options" ho trovato questo:
http://www.sec.gov/rules/sro/occ/34-53322.pdf
Adesso capisco un poco meglio il tuo msg precedente, ma… rimango ancora abbastanza perplesso.
Proprio dal PDF che hai linkato si comprende che le innovazioni in questo settore mirano ad ottenere calcoli più precisi, che portino a non richiedere cifre più elevate del necessario.
Non è che “fino ad un certo giorno il TIMS è il modello giusto e dal giorno dopo il TIMS è il modello sbagliato”: si passa da TIMS a STANS ( o meglio al portfolio margin) perché si ritiene che – in alcuni casi, non in tutti – TIMS sia eccessivamente prudente.
In questo senso (come in generale, nel campo dell’innovazione finanziaria), gli americani sono più dinamici degli europei, ma – francamente – non capisco proprio come le tue considerazioni possano essere state scritte in risposta ad una mia affermazione di partenza talmente ovvia da cadere quasi nel banale (e cioè che nella valutazione del rischio posizioni corte su opzioni, tra la stima dell’Eurex e quella di due baldi che per loro stessa ammissione non sanno niente di opzioni….. concedo tutta la vita il beneficio del dubbio all’Eurex) e che mi sembra che rimanga valida a prescindere da quello che fa il CBOE.
Volevo comunque chiarirti che nella mia affermazione:
Che non mi sono curato di giustificare con precisione (ma a questo punto ne vale la pena, perche' vedo che sta generando un'incomprensione), il soggetto della seconda frase e' "il VaR gaussiano" e non "la CCG", tanto piu' che la frase successiva e' proprio quella sui "semplici correttivi".
Che un VaR gaussiano sulla volatilita' storica possa sottostimare il rischio e', credo, del tutto evidente.
Cio' non toglie che potrebbe benissimo essere che il modello della CCG sottostimi il rischio in certi frangenti, ma questa veramente e' un'affermazione del tipo "domani puo' piovere ..." perche' non conosco tutti i dettagli del modello (e non saprei neanche dove reperirli).
A tale proposito comunque penso che per la CCG se il modello sovrastima il 99% dei casi e sottostima l'1% (numeri a capocchia), per loro va benissimo lo stesso. Infatti la CCG credo che "se la veda" con i broker, che hanno sicuramente dei portafogli di posizioni complessive tali da ricadere praticamente sicuramente in una situazione di sovrastima. Se poi Mario Rossi risponde al margin call di Banca Sella con una pernacchia, credo siano tutti problemi di Banca Sella. Che del resto maggiora il margine richiesto della CCG del 10%.
Già
ma poiché il “VAR gaussiano” nella discussione che stavi facendo su FOL era quello del documento dalla CCG…. ne discendeva che il punto a cui si voleva andare a parare di là era che "la CCG sottostimava i margini sulle code, dato che sono troppo indietro rispetto al forum italiano più conosciuto nella galassia"
Cosa che è sempre possibile (anche con i VAR non gaussiani), ma certo non voluta (e certo non conseguenza di insufficienti competenze in materia) poiché nel caso che fallisse non già il Sign Mario Rossi ma per esempio Piazza Affari SIM (oppure, all’estero, MF Global) è la CCG che – per funzione istituzionale – garantisce i dealers per il rischio controparte.
Esiste anche l’esame di “dialettica e sofismi” ad ingegneria meccanica???
Seriamente,
secondo me, l’unica obiezione "tecnica" che si può fare è quella proposta da PGiulia ieri e riproposta da Thymon qua sopra (PGiulia accenna anche ad una questione di “capitale” su cui, come già detto, non entro perché sono conscio che – su un forum – non ne usciremmo più), a cui più avanti cercherò di dare la mia personalissima risposta.
PS Un saluto a Maveri: il fenomeno che tu accenni è moooolto meno evidente e quando c'è.... è fatto per "prudenza" e non per le ragioni che descriveva Pierrone nel 2004 (per esempio, capita che i CALL MIBO abbiano un prezzo superiore a quello del mercato, per ovvie ragioni
, così come capita che quando la volatilità implicita crolla - come è successo proprio pochi giorni fà - il prezzo di riferimento delle PUT scenda in modo più "vischioso" rispetto al mercato)