Considerazioni sui mercati (1 Viewer)

Flow71

VentoDivino
ma noi viviamo in un mondo di fantafinanza, non so se riuscirebbero a fare accadere tutto ciò ... anche se sarebbe auspicabile ovviamente !!!! :up:

Infatti succederà qualcosa, quando usa cadrà i crucchi li seguiranno nel frattempo usciranno dall'euro che andrà sulla parità col dollaro ,via vincoli 3% e fiscal compact, "riforme",Qe BCE, azioni scontate arriveranno i capitali e noi ce ne andremo per la nostra strada.:ciao:
 

purplegate

Non anticipare mai...
ftse barra del graf60' a cavallo della mmt+1, barra daily outside, mercato fantastico...
:)

sp500 con mmt+1 e mmt+2 intorno ai 1998pts e i 1995pts...

sarà sorpresa in the night...!?! ma tanto c'è la fed...
:)

sempre in attesa della barra pulita graf 60' sotto la mmt+1 del ftse...

vediamo se insieme al dax oggi facciamo conto unico con perdita anche della mmt+5 e della TLria dal min dell'8ago oppure no...

sp500 nel frattempo a giochicchiare con le mmt+1 e mmt+2 intorno ai 1998pts e i 1995pts
...
 

purplegate

Non anticipare mai...
minimone intorno alle h17,30 e bearish harami weekly sul ftse con violazione down della scorsa settimana di setup ...!?! l'accendiamo...!?!

buon WE
 

Conte Rinaldo

Half of Roy is me...
Sera...


Dax orario...



CR
 

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daniele26

Forumer storico
parte di un articolo....
Destabilizzare la Bce significa far crollare la UE. E le oligarchie finanziarie centro europee tutto vogliono, meno questo.
Quindi, serve un'altra strada: è indispensabile che Draghi lasci per assumere un incarico talmente "prestigioso" e unianimente considerabile "un dovere" da far cadere nel dimenticatoio sospetti di "licenziamento". E qui entra in gioco Renzi.
Il piano messo in piedi da Angela Merkel inisieme ai vertici della Bundesbank prevede che a breve, entro la primavera del 2015, Napolitano lasci e Renzi in prima persona "chiami al Quirinale" Mario Draghi per farlo diventare il nuovo presidente della Repubblica italiana.
L'incontro segreto - svelato per un caso fortuito da un quotidiano - tra Draghi e Renzi di questa estate avrebbe avuto come tema proprio questo.
In cambio della defenetrazione camuffata, la Germania sarebbe disposta a chiudere un occhio e anche due sul limite del 3% e perfino sul rallentameto temporale degli obblighi del Fiscal Compact che scattano come una tagliola assassina il 1° gennaio 2015.
Se questo è il progetto, qual è la ragione per cui i tedeschi non vogliono più Draghi?
Le accuse rivoltegli dal vertice politico del cristianosociali bavaresi due giorni fa - partito alleato della Merkel - sono solo schermaglie, fumo negli occhi. Non sono l'azzeramento del tasso d'interesse dell'euro, e nemmeno i ventilati finanziamenti alle aziende tramite fragili obbligazioni definite "carta straccia che si porta a casa la Bce in cambio di soldi veri" i motivi della sentenza di "morte".
E' molto più profonda e pericolosa, l'origine di tutto: la Germania ha capito che l'euro è finito. Che sia la Francia presto governata da Marine Le Pen, che sia il buco nero chiamato Italia, o che sia semplicemente l'attacco concentrico della Fed e della Bank of England (entrambe hanno annunciato che dal 2015 alzeranno i tassi d'interesse e questo drenerà fiumi di capitali in cerca di rendite che con l'euro sono a zero) il risultato è sempre lo stesso: fine della valuta unica europea.
Quindi, Berlino vuole, esige, pretende che al vertice della Bce sieda un tedesco che salvaguardi i tedeschi quando ci sarà da spartire gli avanzi di quella che fu la peggiore disgrazia accaduta all'Europa dopo in nazismo: l'euro.:down::down: :up::up: :help:
 
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daniele26

Forumer storico
L’Europa per prima è un continente avviato alla lenta ed inesorabile decadenza dovuta, prima ancora che per motivi economici e geopolitici, al disconoscimento voluto delle proprie basi di civiltà, la sua Storia millenaria, fonte del diritto e della cultura per abbracciare l’ideologia mondialista, americanoide, neoliberale, radicale e relativista, del tutto estranea alla sua tradizione, incapace di ritagliarsi un proprio ruolo politico autonomo, relegandosi allo stato di colonia del grande impero americano, oggi anche esso in forte declino. Le società europee che in passato erano state un modello di civiltà, di sistema sociale sviluppato, di fatto hanno abdicato alla loro Storia ed abbracciato un modello di tipo anglosassone.
L’assetto del mondo affidato nelle aree cruciali alla egemonia ed al super potere dell’impero USA, ha perso qualsiasi parvenza di stabilità ma è scosso da conflitti sempre più cruenti e da destabilizzazione continua, visto il disastro ed il caos provocato dai ripetuti interventi militari (diretti o indiretti) degli Stati Uniti e dei loro alleati nei paesi dove la dirigenza di Washington ha stabilito di avere interesse prioritario per averne il controllo e per disporre delle loro risorse (Iraq, Libia, Siria, Somalia, Sudan, ecc.). In altri casi l’intervento è stato causato dall’importanza strategica di questi paesi (Ucraina), oltre che dalle risorse, con un disegno calcolato in funzione anti russa.
Data la situazione, ci sarebbe stata la necessità di rinnovare una “governance” mondiale per evitare il protrarsi e l’aggravarsi delle situazioni di caos e di conflitti che si sono create in varie aree del mondo nello stesso periodo. Questo perchè prima o poi i focolai di guerra, con il loro carico di fanatismo e miseria, finiranno per invadere anche i paesi non coinvolti nelle crisi con grave pericolo di un allargamento dei conflitti e di ulteriore destabilizzazione. Un prologo di quanto potrà accadere lo si può già vedere con l’esodo di milioni di profughi dai teatri di guerra, come dalla Siria (2 milioni di profughi) , dall’Iraq, dalla Somalia, dalla Nigeria, ecc…
Un filo sottile lega gli avvenimenti ed i conflitti tra teatri molto distanti come la Siria, l’Iraq e l’Ucraina. Dietro questi conflitti c’è la stessa mano, la stessa strategia di destabilizzazione e di caos realizzata per un gioco di egemonia e di controllo dal potere dominante, quello militare, politico e finanziario degli anglosassoni e sionisti (USA, GB, ed Israele).
Questa governance mondiale di fatto non esiste e l’unico ente sopranazionale che avrebbe dovuto per il suo statuto provvedere ad esercitare una azione di controllo e di pacificazione fra i contendenti (l’ONU), è stato di fatto ridotto all’irrilevanza ed alla assenza di qualsiasi voce in capitolo, grazie alla subordinazione dei suoi organi agli interessi della superpotenza dominante ed ai diritti di veto sempre opposti a qualsiasi azione di condanna.
I governi che oggi esprimono ipocritamente “preoccupazione ed allarme” per le vicende dell’Iraq, della barbarie degli sgozzamenti, esecuzioni sommarie, taglio della testa ai prigionieri effettuati dai miliziani dell’ISIS (Stato Islamico della Siria e del Levante) in Iraq, sono esattamente gli stessi che hanno appoggiato, fornito armi, addestramento ed equipaggiamenti vari ai miliziani di questa ed altre organizzazioni quando queste operavano in Siria per il rovesciamento del regime di Assad, inviso agli americani. In quel paese avvenivano gli stessi sgozzamenti ed esecuzioni sommarie ma nessuno in Occidente alzava neanche una voce perchè si aspettava la caduta del regime di Assad e si voleva far credere che ci fosse una rivolta di” ribelli per la democrazia”. Gli sgozzatori erano utili in quel caso alle finalità strategiche degli USA e dell’Occidente e bisognava lasciare loro campo libero.
Risulta evidente che la stessa creazione di questo esercito, partito dalla Siria ed arrivato baldanzosamente in Iraq , è tutta occidentale ed in particolare da parte dell’intelligence degli Stati Uniti, della Francia e del Regno Unito, una enorme quantità di prove e testimonianze non lasciano dubbi in proposito.
 

daniele26

Forumer storico
in Ucraina la crisi determinatasi in quel paese e la conseguente guerra civile, con tutta evidenza è stata causata dall’opera di sobillazione dell’intelligence USA e delle centinaia di agenzie ONG nella stessa Ucraina, create e finanziate dagli USA per sovvertire gli equilibri politici, che hanno svolto un ruolo determinante nel golpe avvenuto a Kiev e nelle azioni militari repressive attuate da quel governo nei confronti delle province autonomiste filo russe. Le provocazioni contro la Russia, le false manipolazioni mediatiche (il volo abbattuto dagli ucraini spacciato come responsabilità della Russia, la presunta invasione di migliaia di soldati russi), l’aggressività della NATO che effettua esercitazioni a ridosso dei confini della Federazione russa e si accinge a creare altre basi militari nel Baltico ed in Polonia, sono un chiaro intento dell’amministrazione USA di voler circondare, ridimensionare e mettere all’angolo quello che è oggi il paese territorialmente più esteso del mondo.
Vedi: La sovversione anti Russa distruggerà la UE
Probabilmente è la Russia che costituisce oggi il maggior ostacolo per la realizzazione di quel “nuovo ordine Mondiale” geopolitico e finanziario, auspicato dagli strateghi neo cons e dominato dalla potenza nord americana. Questo spiega l’accanimento con cui gli USA e la macchina della propaganda mediatica atlantista cercano di demonizzare Putin (il “nuovo Hitler” lo ha definito la Clinton).
Tutte queste azioni aggressive degli USA, con il supporto dei propri alleati, non possono però nascondere che qualche cosa di importante sta rapidamente cambiando negli equilibri mondiali, che pochi si fidano ormai della capacità degli USA di esercitare un ruolo di equilibrio e molti paesi respingono decisamente le azioni di ingerenza di Washington nei loro affari interni. Questo è evidente nel caso di molti paesi dell’America Latina, dall’Argentina al Brasile, all’Ecuador, al Venezuela, all’Uraguay,alla Bolivia, ecc. che sono riusciti ad emanciparsi dalla “tutela” del grande impero ed hanno avviato un percorso di autonomia e di affrancamento anche economico e finanziario poggiandosi sulla Cina, sulla Russia e su altri paesi per le loro necessità economiche, respingendo l’interessata proposta di intervento anche del FMI, della Banca Mondiale e degli altri organismi di dominio finanziario che sono specialisti nello sperimentato sistema di finanziamento e successivo strangolamento nel debito e nel sistema dell’usura verso i paesi emergenti.
Stessa volontà di affrancamento che manifesta oggi il gruppo dei Brics (Brasile, Russia, Cina, India, Sud Africa) che sta effettuando accordi anche per staccarsi dal dollaro utilizzando una moneta sostitutiva nel commercio internazionale e con il creare una banca dello sviluppo sostitutiva al FMI ed agli altri organismi finanziari. Le sanzioni verso la Russia risulteranno determinanti per accelerare questo processo.
 

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