...resta sintonizzato
quando mi vedrai gasato ...
vuol dire che siamo entrati in trend 60 ...a salire 70 poi 80 li comincio ad essere milionario
poi cercherò il TREND della Grecia ...a mediare sui ribassi ...la 5.2% 2034
se sbagascia a 29 e BdM esce a 85-90...ragazzo qui si fanno non IL milione ma I MILIONI ...
tu guarda ...resta fuori potresti bruciarti le dita ...leggi il mio disclaimer ...
lo sai che è pericoloso seguirmi ...
P.S. devi puntare ai bersagli grosso e sfruttare i difetti del sistema...se non conosci il sistema non puoi sfruttare a TUO vantaggio le opportunità che ti dà...(la TRUFFA dello SWAP non è replicabile ricordatelo)
ecco perchè il BERSAGLIO GROSSO sarà la GRECIA non BDM ...se scende a livelli squallidi ...più scnde più comprerò con i soldi di BdM che intanto salirà salirà salirà...devi battere il ferro finchè è caldo e il 2015 ha le carte in regola per sorprendermi ...
devi volere sempre di più e non accontentarmi e poi entri in trend
sento che stò per entrare in TREND anzi si chiama ZONA
o chiamato anche FLUSSO
Flusso (psicologia) - Wikipedia
TRATTO DAL WEB ....
“Ero concentrato ed il tempo è volato”. Questa frase abbastanza comune nasconde un fenomeno molto complesso ed articolato che tutti noi, chi più chi meno, conosce. Specie per coloro i quali eseguono lavori d’intelletto, come per esempio programmare o effettuare calcoli, entrare nella “zona” è un’esperienza abbastanza comune. Ma succede anche lavorando in giardino.
La “Zona”
Il termine “Zona” è stato coniato recentemente per identificare quello stato mentale d’assoluta concentrazione, quasi una trance, in cui i gamers, coloro che giocano assiduamente ai videogiochi, si immergono. E’ stato osservato che durante questa fase, le onde alfa, che sono emesse normalmente dal cervello quando il soggetto chiude gli occhi ma rimane veglio in situazione di riposo, aumentano. E’ importante notare come queste onde non sono emesse in situazione di normale attività. Questo evidenzia come la “Zona” sia una situazione particolare del nostro cervello.
Tutti noi abbiamo spesso visitato la “Zona”. Per intenderci, avete presente quando leggete un bel libro, e vi trovate sospesi dentro di esso? Ecco, quella sensazione di sospensione del tempo e dello spazio è la “Zona”.
Immergersi nella “Zona”
Entrare nella “Zona” non è difficile, ma non esiste una ricetta uguale per tutti. Alcuni entrano in “Zona” quasi automaticamente ed in breve tempo, altri hanno bisogno di esercitare un fermo controllo per farlo.
Per un giocatore di Poker è importantissimo, imparare ed entrare nella “Zona” velocemente. La “Zona” permette di sfruttare al meglio le proprie capacità, come un motore in coppia massima.
Vi sono due fattori importantissimi che aiutano ad entrare più velocemente nella “Zona”. L’impostazione mentale e l’isolamento sensoriale. Ovviamente questo è un portale di poker, e quindi ne parleremo in chiave pokeristica.
L’impostazione mentale
Quando vado a giocare al Casinò, faccio una doccia pensando che andrò al casinò a giocare. Mi vesto pensando a come voglio apparire al tavolo, guido la macchina pensando a come voglio impostare il torneo, e quando arrivo al casinò, respiro aria di casinò.
Tutte queste componenti preparano la mia mente al gioco del Poker. Parecchio tempo prima di cominciare a giocare ho cominciato a pensare al Poker, quindi il mio cervello si è sincronizzato con il gioco, è in “linea” con il filo di pensieri ed ha preparato tutte le informazioni necessarie. Questo perché il cervello, per quanto una macchina assolutamente perfetta, richiede in ogni modo di attivare dei processi particolari, di cui parleremo in un altro articolo.
Il gioco online invece è una trappola per il nostro cervello. Fino a due minuti fa parlavamo con la moglie del fatto che il cane ha mangiato il telecomando, ed il secondo dopo siamo seduti al tavolo e giochiamo.
Questo improvviso cambiamento di schema di pensieri non ci aiuta ad entrare nella zona, anzi lo complica. Entrare nella “Zona” quindi è più difficile.
L’isolamento sensoriale
Molti giocatori sottovalutano completamente il fattore concentrazione, anzi si creano volontariamente fattori di disturbo intorno a se, come musica, televisione, un browser aperto per curiosare su internet, non parliamo di figli piccoli in braccio o amici intorno. Questi elementi di disturbo impediscono al nostro cervello di entrare nella “Zona” a meno di non essere delle persone particolarmente dotate.
Senza voler entrare nel particolare della chimica cerebrale, ogni impulso proveniente dall’esterno scatena una reazione chimica nel nostro cervello che necessariamente deve essere processata.
Se stiamo dedicando al Poker tutta la nostra attenzione, un fattore di disturbo esterno “ruba” tempo al cervello che non può fare altro che processarlo. Il nostro cervello non è come un computer, non gli si può dire “ignora i messaggi provenienti da Franzinator”. Se Franzinator ci chiama sul cellulare e questo suona, il nostro cervello scatena tutta una serie di processi chimici per richiamare la nostra attenzione sul cellulare, e quindi si esce dalla “Zona”.
In altre parole, se vogliamo evitare che il nostro cervello processi delle informazioni non prioritarie in quel momento, perché vogliamo che la nostra mente sia dedicata al Poker in quel momento, non abbiamo altra scelta che eliminare tutte le possibili fonti di disturbo. Dovete isolarvi e concentrarvi.
La musica
La musica merita una voce a parte. Badate bene, ho detto musica non televisione. Alcune persone hanno la capacità di entrare nella “Zona” più velocemente se c’è la musica, altre come me la musica la ascoltano e quindi questo gli impedisce di entrare in “Zona”.
Nei tornei live, il rumore ambientale è sempre molto forte e vi sono molti fattori di disturbo, quali l’amico che ti vuole salutare a tutti i costi, o la ragazza che non ha potuto fare a meno di vestirsi in maniera provocante.
Lascio a voi scoprire se siete musicali o meno, ma non date per scontato il fatto che avendo l’abitudine di ascoltare la musica la cosa vi aiuti ad entrare nella “Zona”.
Riemergere dalla “Zona”
Solitamente il riemergere dalla “Zona” ci lascia per così dire “suonati”; si rimane attaccati con il pensiero a ciò che si stava facendo per qualche tempo dopo che si è smesso.
Questo fattore è molto importante. Stare nella “Zona” crea spesso una sensazione di piacere. Per esempio, vi sarà capitato di riemergere dalla “Zona” con una sensazione di benessere e proprio per quello di rimanere con il pensiero a quello che stavate facendo ancora per un po’, come per godere ancora della piacevole sensazione.
E’ stato osservato, specie nei gamers, che durante lo svolgimento dell’attività ludica, la concentrazione di dopamina nel cervello, ormone neurotrasmettitore collegato alla sensazione di piacere, aumenta. E’ oramai noto che la dopamina è strettamente collegata con la sensazione di benessere, ed è naturale che l’essere umano cerchi di rimanere in una situazione di benessere il più a lungo possibile.
Il riemergere dalla “Zona” può essere per un giocatore di Poker, un’esperienza piacevole, neutra o terribile.
Piacevole, perché è arrivato il momento di chiudere la sessione e siamo in vincita. Lo strascico di soddisfazione mista a felicità che una sessione in vincita ci lascia dura anche parecchie ore, perché la dopamina sviluppata durante la sessione rimane in circolo a lungo.
Neutra, perché non abbiamo ottenuto particolari risultati, quindi si esce abbastanza velocemente dalla “Zona” e la sessione è dimenticata in fretta.
Ma ci sono volte in cui l’uscita è terribile. Per esempio, ai torneisti capita di uscire da un torneo mentre erano in “Zona”, e rimanere con il pensiero al torneo anche per parecchio tempo prima di “riemergere”. Se il torneo stava andando bene, una bad beat ci può fare uscire in maniera brusca dalla “Zona”. Perduta la concentrazione, subentra subito la frustrazione di essere stati privati della sensazione piacevole di essere in controllo della situazione; questa privazione porta al fenomeno conosciuto come “Tilt”. Si cominciano a commettere errori molto gravi uno dietro l’altro che in breve ci autoeliminano dal torneo. A questo punto la privazione subitanea della dopamina, sostituita dalla sensazione d’impotenza e del torto subito, provoca la classica montata di rabbia. Solitamente ne fa le spese qualche oggetto casalingo.
Concludendo
Con quest’articolo spero di aver chiarito alcuni importanti meccanismi del nostro organismo in rapporto alla concentrazione. Il più grande nemico al tavolo da poker siamo noi stessi. Un errore, specie se in un torneo, può risultare fatale. Solo tramite la conoscenza di noi stessi possiamo imparare a sfruttare questa capacità e massimizzare le nostre aspettative di vincita.