Ma una famiglia sposata ama di + di una famiglia non sposata (1 Viewer)

equilibrium

Forumer attivo
Se io mi sposo amo di + i miei figli e mia moglie, invece se decido di non sposarmi ma convivere vuol dire che li amo meno?
 

Amleto

Forumer attivo
Direi proprio di no. Nel matrimonio cristiano, l'intervento di Dio sui nubendi e prossimi marito e moglie ha una funzione di protezione e di sublimazione dell'amore coniugale. Fondamentalmente lo scopo è di ammantare di protezione divina un rapporto che, come tutti i rapporti umani, è fragile, difficile ed imperfetto. Significa affidare a Dio il compito di sostenere la coppia in tutti i momenti della loro esistenza comune, ritenendo che la presenza della comunità, dei parenti, della famiglia di origine sia importante ma non dirimente come può essere l'aiuto divino e provvidenziale del Padre, ben sapendo che le decisioni finali sono assunte dai coniugi, ma confidando, per le stesse, sull'ispirazione divina. Qualcuno può ritenerlo un dono da ricercare, qualcun altro un rito festoso ma vuoto, qualcun altro una cerimonia inutile.
Nulla quaestio: sono scelte dei singoli e della loro coscienza e fede.
Saluti :)
 

equilibrium

Forumer attivo
Amleto ha scritto:
Direi proprio di no. Nel matrimonio cristiano, l'intervento di Dio sui nubendi e prossimi marito e moglie ha una funzione di protezione e di sublimazione dell'amore coniugale. Fondamentalmente lo scopo è di ammantare di protezione divina un rapporto che, come tutti i rapporti umani, è fragile, difficile ed imperfetto. Significa affidare a Dio il compito di sostenere la coppia in tutti i momenti della loro esistenza comune, ritenendo che la presenza della comunità, dei parenti, della famiglia di origine sia importante ma non dirimente come può essere l'aiuto divino e provvidenziale del Padre, ben sapendo che le decisioni finali sono assunte dai coniugi, ma confidando, per le stesse, sull'ispirazione divina. Qualcuno può ritenerlo un dono da ricercare, qualcun altro un rito festoso ma vuoto, qualcun altro una cerimonia inutile.
Nulla quaestio: sono scelte dei singoli e della loro coscienza e fede.
Saluti :)
bene allora il matrimonio è solo una formalità :specchio:


Ma allora quelle persone (compresi i preti e le suore) che hanno parlato alla maniestazione sono tutti esaltati,bugiardi,ipocriti ecc ecc ecc ?(è solo una domanda e non un'affermazione) :)
 

f4f

翠鸟科
equilibrium ha scritto:
bene allora il matrimonio è solo una formalità :specchio:

:)

mi permetto di segnalarTi che hai forse travisato le parole di Amleto
(che condivido pienamente)

cito con copia-incolla
''Significa affidare a Dio il compito di sostenere la coppia in tutti i momenti della loro esistenza comune, ritenendo che la presenza della comunità, dei parenti, della famiglia di origine sia importante ma non dirimente come può essere l'aiuto divino e provvidenziale del Padre, ben sapendo che le decisioni finali sono assunte dai coniugi, ma confidando, per le stesse, sull'ispirazione divina.''

si può essere d'accordo o meno su quanto detto, ovviamente,
ma il matrimonio cristiano NON è una formalità
 

Amleto

Forumer attivo
Il caro Orazio, che saluto con affetto, e' sempre acuto e perspicace.
No No, Equilibrium, per un cristiano consapevole il matrimonio scelto liberamente come momento di consacrazione davanti alla comunita' del proprio amore esclusivo per un'altra persona (che diventera' il marito o la moglie) e' men che meno che una formalita'. Le mie parole sul modo di intenderlo (dono, cerimonia festosa ma esteriore, rito vuoto) erano solo esempi di come un soggetto, non cristiano, puo' identificarlo.
Il matrimonio cristiano ha una natura e specialmente una vocazione, una richiesta, un auspicio (il cristiano direbbe: una preghiera) di perfezionamento (proprio perche' i rapporti umani sono imperfetti) dell'amore umano in una dimensione trascendente di continuita', ovvero, con altre parole, di eternita', nella quale il Padre vegli e rafforzi la scelta pubblica di fedelta' rispetto e dedizione reciproca. Poiche' noi esseri umani tendenzialmente pensiamo che nulla duri per sempre, i nubendi chiedono a Dio, nel momento della celebrazione matrimoniale, che l'uno diventi per l'altro 'nulla' (se mi permette il poliptoto).
Quanto ai sacerdoti e alle suore, le posizioni sono diverse ma il richiamo per entrambi e' ad un'unione mistica con il Padre in un'altra forma di esclusivita' 'matrimoniale'.
Se chiede il mio parere, i i sacerdoti cattolici di rito orientale che possono contrarre matrimonio riscuotono una mia maggiore vicinanza come essere umano che sente il valore di una consorte terrena, ma ammiro la scelta di chi rinuncia ad una famiglia per legarsi completamente a Dio e donarsi alla comunita' servendola nelle parole del Figlio.
Spero di essere stato piu' chiaro. :)

Saluti
 

gipa69

collegio dei patafisici
Amleto ha scritto:
Il caro Orazio, che saluto con affetto, e' sempre acuto e perspicace.
No No, Equilibrium, per un cristiano consapevole il matrimonio scelto liberamente come momento di consacrazione davanti alla comunita' del proprio amore esclusivo per un'altra persona (che diventera' il marito o la moglie) e' men che meno che una formalita'. Le mie parole sul modo di intenderlo (dono, cerimonia festosa ma esteriore, rito vuoto) erano solo esempi di come un soggetto, non cristiano, puo' identificarlo.
Il matrimonio cristiano ha una natura e specialmente una vocazione, una richiesta, un auspicio (il cristiano direbbe: una preghiera) di perfezionamento (proprio perche' i rapporti umani sono imperfetti) dell'amore umano in una dimensione trascendente di continuita', ovvero, con altre parole, di eternita', nella quale il Padre vegli e rafforzi la scelta pubblica di fedelta' rispetto e dedizione reciproca. Poiche' noi esseri umani tendenzialmente pensiamo che nulla duri per sempre, i nubendi chiedono a Dio, nel momento della celebrazione matrimoniale, che l'uno diventi per l'altro 'nulla' (se mi permette il poliptoto).
Quanto ai sacerdoti e alle suore, le posizioni sono diverse ma il richiamo per entrambi e' ad un'unione mistica con il Padre in un'altra forma di esclusivita' 'matrimoniale'.
Se chiede il mio parere, i i sacerdoti cattolici di rito orientale che possono contrarre matrimonio riscuotono una mia maggiore vicinanza come essere umano che sente il valore di una consorte terrena, ma ammiro la scelta di chi rinuncia ad una famiglia per legarsi completamente a Dio e donarsi alla comunita' servendola nelle parole del Figlio.
Spero di essere stato piu' chiaro. :)

Saluti

Per me era già chiaro prima ma comunque un ulteriore ottimo contributo alla comprensione di un sacramento sia per un cristiano sia per un non cristiano.
Naturalmente occorre fare uno sforzo e porsi magari in un ottica che non è propriamente la nostra ma il discorso è chiarissimo.

:up:
 

Amleto

Forumer attivo
Grazie dei saluti al caro Orazio e grazie a Gipa. Lei non immagina quanto io impari (e apprezzi) leggendola parlare di economia.
:up:

Ora mi manca solo l'amico Giovakkino che mi sbertucci un po' quando a suo dire nei momenti di folgorazione religiosa divento piu' baciapile di Argema :p :-o


Saluti
 

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