Analisi Standard and Poor’s 500 secondo le onde di Elliott
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Analizzando l’indice più importante al mondo secondo la maggior parte degli analisti e trader di borsa, vorrei focalizzare lo Standar and Poor’s secondo il conteggio delle onde di Elliott.
Fermo restando che il top di sempre avvenuto nella giornata di giovedì 11 ottobre 2007 al prezzo di 1576,09 è da considerarsi come top generazionale in virtù del grande super-ciclo scaduto a 900 mesi dal bottom dell’08 luglio 1932 e a 1800 mesi dal top del 24/08/1857, oltre che a 1200 mesi dalla grave crisi finanziaria del 1908, l’indice americano ha intrapreso la strada di un Bear Market Generazionale per andare a catalogare 3 onde ribassiste che secondo la metodologia e teoria delle Onde di Elliott si svilupperà in un A-B-C primario.
La struttura ribassista sarà quindi un 5-3-5 dato che le onde impulsive sono formate da 5 sotto onde, mentre le correttive (rimbalzo all’interno del trend primario) saranno 3.
A oggi l’indice americano ha già chiuso l’onda A primaria fatta di 5 onde e sta chiudendo la onda B primaria fatta di 3 onde essendo di rimbalzo all’onda principale. Vediamo il perchè.
Dal top dell’11 ottobre 2007 - già classificato come onda 5 di 5 di 5 a conclusione del Bull Market precedente - lo SP500 scende fino al minimo del 23/01/2008 al prezzo di 1270,05 con una discesa di 306,04 punti in 104 giorni solari a conclusione di onda 1 di onda A primaria. La reazione che ne deriva in onda 2 di A primaria si sviluppera in a-b-c essendo contro trend. Il rimbalzo fino al top di c di onda 2 di A primaria tocca il livello di 1440,24 il 19 maggio 2008 con una risalita di 170,19 punti in 117 giorni.
Il rapporto prezzo/tempo di rimbalzo di onda 2 rispetto a onda 1 è pari a 0,6256 quindi alla proporzione divina dello 0,6180%.
Ecco il calcolo: 170,19 (rimbalzo onda 2) : 306,04 (ribasso onda 1) = 0,55610377728; e 117 (tempo onda 2) : 104 (tempo ribasso onda 1) = 1,1250; 1,1250 (rapporto tempo tra le 2 onde) x 0,55610377728 (rapporto prezzo tra onda 1 e onda 2) = 0,6256 pari allo 0,6180%.
Ora sappiamo che la teoria delle onde di Elliott vuole che la 3 della A primaria sia la più estesa. Dal top quindi del 19 maggio 2008 di 1440,24 al minimo di venerdì 10 ottobre 2008 (ad un anno esatto dal top storico di sempre), lo SP500 tocca il livello di 839,80 punti in 144 giorni solari (numero del quadrato perfetto). La discesa è di 600,48 punti. Analizzando il rapporto con la onda 1 ci accorgiamo che onda 3 è esattamente il doppio di onda 1 (306,04 dove sono pochissimi i punti di differenza) e che il rapporto tra il tempo di onda 3 (144 giorni) e onda 1 (104) {144:104= 1,3846}, è pari all’1,382 inverso dell’1,6180.
Rimbalzo ulteriore per formare onda 4 di onda A primaria che per la regola dell’alternanza tanto cara a Ralph Nelson Elliott si svilupperà in modo semplice dato che la 2 correttiva è stata in modo composto visto che la b di onda 2 di A primaria aveva fatto un minimo sotto il bottom della 1. Rimbalzo in 25 giorni e cioè fino al 05 novembre 2008 (tempo pari al 17,361111% ricavato dividendo 25 giorni con i 144 giorni solari di onda 3) e prezzo che rimbalza fino al massimo di 1044,31 pari a 204,51 punti. Il rapporto di prezzo tra i 204,51 punti di rimbalzo e i 600,48 punti di discesa di onda 3 è del 34,057753796 (204,51 : 600,48) e il rapporto prezzo/tempo è esattamente dello 0,50 (17,3611111:34,057753796= 0,5097).
Per concludere onda A primaria l’onda 5 di ribasso dovrà essere esattamente lunga come onda 1 come impongono le regole elliottiane, e infatti dal top di 1044,31 al minimo del 21 novembre 2008 di 741,02 punti abbiamo 303,39 praticamente uguali ai 306,04 punti di onda 1 (differenza minimale di 2,75 punti pari allo 0,89%).
Quindi onda A primaria completa con una discesa di 835,07 punti in 407 giorni solari. Completata la A primaria l’indice americano dovrà sviluppare e comporre onda B primaria la quale si svilupperà in 3 onde (A-B-C). La prima reazione dal minimo del 21 novembre 2008 di 741,02 al massimo del 06 gennaio di 943,85 - a formare onda A di B primaria - è pari a 202,83 punti, poi - e qui nasce l’inghippo per parecchi elliottiani - in quanto la B della B primaria anzichè ritracciare la A, corre talmente all’ingiù fino a scendere addirittura sotto il minimo della A primaria e catalogare quindi la B primaria come una “running correction” e cioè correzione nella stessa direzione del trend. Tale figura non frequente si realizza solo nei casi in cui il trend o al ribasso o al rialzo è talmente forte che la correzzione si sviluppa nella stessa direzione.
E’ chiaro che il ribasso dal 06 gennaio al 06 marzo - con bottom pari a 666,79 - è una tipica correzione in quanto si nota che quella parte di discesa si sviluppa in 3 sotto onde e quindi non poteva essere assolutamente un’onda impulsiva, composta sempre di 5 onde. In più in una running correction la B della B primaria generalmente deve essere rispetto alla A della B primaria pari all’1,382 e in effetti se calcoliamo che la B è di 277,06 punti (differenza tra 943,85 - 666,79), rapportata ai 202,83 punti della A otteniamo 1,3660 quindi molto vicino all’1,382.
A questo punto la C della B primaria dovrà svilupparsi tutta al rialzo e salire sopra il top della A della B primaria (top del 06 gennaio di 943,85) e arrivare in area tra 1060 e 1064. Questo perchè su quel livello di prezzo tutta la B primaria avrebbe corretto il 38,2% del prezzo della discesa della A primaria, e dove avremmo la C di B primaria che percorerebbe quasi il doppio di punti della A per un rapporto dell’1,95% di cui la sua radice quadrata è pari all’1,382.
Inserendo anche il tempo dato che la A è durata 407 giorni solari e mettendoci il 38,2% arriviamo a 252 giorni solari che sommati dal minimo del 21 novembre dove è terminata la A si arriva al 31 luglio 2009.
Una volta raggiunto il top di 1060 dovrà cominciare la C primaria a completamento di tutto il Bear Market Generazionale che farà scendere lo Standar and Poor’s 500 al livello di prezzo di 550/552 punti con una discesa di 510 punti. Questi 510 punti non solo si avvicinano moltissimo al 50% assoluto del rimbalzo di 1060, ma rispetto a onda A primaria di 835,07 punti avrebbero un rapporto del 61,80%.
Da notare inoltre che l’obiettivo di 1060 corrisponderebbe al 50% di tutto il movimento che partito dal top di 1576,09 terminerà a 550 punti di SP500, e che il 61,80% di tutta la discesa (1576-550) corrisponde a 944 punti livello su cui si è fermato l’indice sia con il grande crollo del 1998 e quello degli attentati dell’11 settembre 2001.