A VOLTE LE COSE SONO PROPRiO COME SEMBRANO,ECCO TUTTO!!!!!!!

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giorno rekkie la culona non si smentisce mai


Merkel: no ad assegni in bianco




DAVOS. Dal nostro inviato
È uscita per un'inutile sortita dal ridotto di Berlino, dove l'assediano il resto d'Europa, il Fondo monetario internazionale e gli americani. E vi è subito tornata, senza lasciarsi speranze alle spalle. «Le nostre possibilità non sono illimitate»: dunque non aspettatevi che la Germania sia disposta a raddoppiare il fondo salva-Stati o condividere qualsiasi altra iniziativa costosa.
Angela Merkel, la cancelliera, qui a Davos per inaugurare il World Economic Forum, ha detto molte altre cose, nessuna che non si potesse prevedere. Ma quel «le nostre possibilità non sono illimitate», insieme all'«assurdo promettere altro denaro se non lottiamo contro le ragioni della crisi», danno la misura della visione tedesca dell'Europa e di se stessa in Europa. Limitata e didattica. Come se della crisi la Germania fosse un casuale testimone e molti di coloro che sono in crisi non stessero applicando dolorose misure per risanarsi. Nemmeno i promettenti dati economici americani e il discorso orgoglioso di Barack Obama sullo stato dell'Unione, fanno dubitare Angela Merkel che una politica espansiva potrebbe in fondo essere un'opportunità.
Più simile a un'insegnante con i suoi allievi che al capo di Governo della più potente nazione europea davanti all'economia e alla finanza mondiali, la cancelliera spiega: «Adesso dicono: il fondo salva-Stati deve essere due volte più grande. Se è due volte più grande vi crediamo davvero. E tutte le volte io mi chiedo per quanto tempo sia credibile e quando non lo sarà più. Quello che non vogliamo è una situazione nella quale promettiamo qualcosa che non possiamo mantenere». Per rimergere dalla crisi bisogna lottare contro le sue cause, in primo luogo riformando il mercato del lavoro e poi cedendo più sovranità nazionale alle istituzioni europee.
Il firewall ridotto a una bugia scolastica: «Se la Germania promette qualcosa che non può mantenere e se poi l'attacco dei mercati è duro, l'Europa sarà davvero vulnerabile». E ancora: «Molta fiducia è già stata persa» e «la fiducia è la moneta più importante che si può avere nel mondo, al momento».
La fantasia è probabilmente un frutto della povertà: meno si è ricchi, più ce n'è. Il tasso di fantasia e il respiro del discorso di Angela Merkel a migliaia di uomini d'affari, politici e analisti di tutto il mondo, soprattutto americani, sono sembrati molto bassi. Fra due vertici europei, l'Ecofin dell'altro giorno e il summit dei capi di Governo del 30 gennaio, non si poteva attendere molto di più. A nessuno piace prestare denaro e qualsiasi altro Paese al posto della Germania forse farebbe lo stesso, sarebbe ugualmente riluttante a cedere. E prima o poi si vota anche a Berlino.
Ma la puntigliosità di Angela Merkel assume una dimensione insopportabilmente pedagogica. La Germania non vuole prendere altri impegni: «Noi non diciamo di non volere la solidarietà. Noi non vogliamo prendere un impegno che non possiamo mantenere». Quando nel silenzio di una platea perplessa, in buona parte abituata al rischio dei mercati, Angela Merkel aggiunge che «noi abbiamo sempre difeso l'euro», la precisazione appare per quello che è: una excusatio non petita.
Lunedì la cancelliera tedesca uscirà di nuovo dall'assedio di Berlino per raggiungere Bruxelles. Un altro super-vertice europeo. Ma è praticamente certo che, eventualmente con altre parole, ripeterà quel che ha detto a Davos: la Germania ha già dato.
Il vecchio George Soros che nei mercati ha navigato per decenni senza chiedersi se dovesse mantenere le sue promesse, ieri lo aveva detto: occorrerà molto tempo perché la Germania cambi idea.
 
IL SITO E' ROSSO ,STRANI FENOMENI PREMONITORI :D: e si doveva salire ihihihihiihihihihiihihihih :d: sotto i 6000 di dasch senza se e senza ma :d:
 

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