“Se esponenti politici, sindacalisti e alcuni uomini di Chiesa vogliono accogliere nelle proprie abitazioni o nelle parrocchie, in maniera caritatevole, i richiedenti asilo, lo facciano, in maniera altrettanto caritatevole, rinunciando ai 35 euro al giorno che lo Stato spende per ogni presunto profugo. Del resto, arricchirsi sulle spalle dei poveri non è esattamente il messaggio principale contenuto nel Vangelo”.
Lo ha detto l’assessore regionale lombardo alla Sicurezza e immigrazione Simona Bordonali.
“In questi giorni sento tante belle parole, ma vedo pochissime buone azioni – spiega l’assessore -. In particolare, sindacalisti ed alcuni esponenti di una certa politica continuano a invitare le famiglie ad accogliere immigrati. Inizino loro a dare l’esempio e li ospitino immediatamente in casa, magari senza percepire i 1.000 euro mensili dallo Stato”.
“In realtà la soluzione del problema legato all’immigrazione non passa dall’accoglienza nelle case o nelle parrocchie, che andrebbe invece riservata agli italiani in difficoltà, ma – conclude l’assessore – da una velocizzazione delle pratiche di
riconoscimento dei veri profughi rispetto ai clandestini. Il Viminale dovrebbe dunque istituire nuove commissioni ed espellere tutti coloro che non hanno diritto a stare sul territorio italiano”.