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ENI: DESCALZI, NECESSARIO COLLABORARE CON I PAESI DOVE SI OPERA (FT)
(TLB-ASCA) - Roma, 17 giu - ''I giorni in cui una compagnia poteva semplicemente produrre ed esportare il petrolio da un Paese sono ormai finiti da tempo''. Il direttore generale Exploration & Production di Eni, Claudio Descalzi, spiega cosi' in un'intervista sul Financial Times il modo di operare del Cane a Sei Zampe nei paesi produttori. Descalzi, rileva il quotidiano finanziario, pensa che Eni abbia capito come organizzare il lavoro in ambienti difficili come il Continente africano evitando gli attacchi di cui spesso sono oggetto le altre compagnie: ''Ti puoi proteggere facendo qualcosa per il Paese'' ad esempio ''investire soldi nella costruzione di una centrale elettrica che puo' essere un rischio ma e' un grande vantaggio dal punto di vista sociale''. In sostanza, prosegue, Eni ''avra' una doppia banbiera, una per la compagnia e una per il Paese''. Il Cane a Sei Zampe, prosegue, punta molto sull'Africa occidentale che consente un rapido ritorno degli investimenti: ''Bisogna creare valore in un arco ragionevole di tempo - spiega - non ha senso avere milioni di riserve che non creeranno valore per 20 o 30 anni. Cosi' si buttano via i soldi degli investitori''. fgl/cam/lv
(TLB-ASCA) - Roma, 17 giu - ''I giorni in cui una compagnia poteva semplicemente produrre ed esportare il petrolio da un Paese sono ormai finiti da tempo''. Il direttore generale Exploration & Production di Eni, Claudio Descalzi, spiega cosi' in un'intervista sul Financial Times il modo di operare del Cane a Sei Zampe nei paesi produttori. Descalzi, rileva il quotidiano finanziario, pensa che Eni abbia capito come organizzare il lavoro in ambienti difficili come il Continente africano evitando gli attacchi di cui spesso sono oggetto le altre compagnie: ''Ti puoi proteggere facendo qualcosa per il Paese'' ad esempio ''investire soldi nella costruzione di una centrale elettrica che puo' essere un rischio ma e' un grande vantaggio dal punto di vista sociale''. In sostanza, prosegue, Eni ''avra' una doppia banbiera, una per la compagnia e una per il Paese''. Il Cane a Sei Zampe, prosegue, punta molto sull'Africa occidentale che consente un rapido ritorno degli investimenti: ''Bisogna creare valore in un arco ragionevole di tempo - spiega - non ha senso avere milioni di riserve che non creeranno valore per 20 o 30 anni. Cosi' si buttano via i soldi degli investitori''. fgl/cam/lv