Agli esperti (se ce ne sono)

dindiri

Nuovo forumer
Scusate la mia mancanca di ignoranza (cit. nino frassica).

Non ho ancora capito come funzionano le vendite allo scoperto.

Le banche prestano i titoli da vendere?

Se é così, chi vende allo scoperto vende i titoli avuti in prestito dalla banca e poi li ricompra?

Quindi, infine i titoli rimangono sempre alla banca, ma a quali perzzi?

Oppure, non é la banca che presta i titoli ma si tratta di titoli inverosimilmente "finti"?

Boh?!
 
Per esempio, sto osservando finmeccanica.

Siamo ben al di sotto dei minimi storici, eppure si ostinano a vendere come fosse l'affare più ghiotto del mondo.

Sono propensa a credere che si tratti proprio di vendite allo scoperto piuttosto che vendite da panico. Troppa ostinazione a mio avviso.

Ma, se fosse esatta la seconda ipotesi, dei sei milioni di contratti scambiati, quanti sono quelli reali?

Ariboh?!
 
Allora do per assodato che qui non ci sono esperti. O, almeno, non tanto esperti per poter rispondere a questo tipo di quesiti.

Quindi mi permetto di analizzare la questione.

Possono esserci, amio avviso, le seguenti possibilità:

La prima é che la banca mi presta il titolo e prende un interesse (non superione al 12,5% suppongo) calcolato in un anno e applicato giornalmente.

Nel caso di Finmeccanica (come esempio calza perché si trova al minimo storico) l'istituto che mi presta il titolo deve averlo in portafoglio e l'aveva precedentemente acquistato no?

A prezzi nettamente più alti.

Quando l'istituto riceve indietro il titolo acquistato lo riceve a prezzi molto più bassi rispetto a quanto l'aveva precedentemente acquistato e ci perderà sempre. A meno che l'investitore non abbia commesso un errore e lo short non gli riesce (casi rari).

Perché l'istituto possa avere un guadagno certo (e costoro non sono certo degli sprovveduti - o si? - ), deve detenere il titolo a quotazioni più basse dei minimi attuali ( E' possibile?). Come li ha avuti?

A questo punto, la seconda possibilità, quella cui nessuno punterebbe perché sarebbe troppo "sporcacciona" (ma in fondo quante operazioni dei potenti vengono celate, omesse, ai comuni mortali?) può essere meno inverosimile di quanto si possa pensare.

I titoli venduti allo scoperto in realtà non esistono. Ciò implicherebbe la connivenza di un sacco di gente, istituti, il governo, la consob stessa.

Forse le mie sono solo fantasie ma, finché qualche illuminato non mi illustra come stanno realmente le cose, il dubbio che sia così permane.

Ciò significherebbe che almeno la metà delle azioni che circolano in borsa sono fittizie e l'altra metà la detengono i fessi come me.:wall:

Ooops.
 
se sono veri i numeri secondo cui il 95% dei trader perde significa che la banca guadagna nel 95% dei casi...quindi non è vero che ci perde...
 
Provo a darti una spiegazione ma non sono un esperto.
I titoli non li presta direttamente la banca o almeno non soltanto la banca ma i clienti della banca stessa che di norma percepiscono un compenso per il prestito titoli. Viceversa il venditore di titoli allo scoperto paga una commissione (salata) sui titoli prestati. La banca secondo me ci guadagna perchè li chiede in prestito pagando "x" euro ma li presta ad "y" euro con y maggiore di x.:rolleyes:
Comunque adesso c'è poco da chiedere in prestito con la delibera della CONSOB.
 
Ultima modifica:
Anche se é come dici tu, Clic, i titoli non assumono alcun valore nominale all'atto del prestito, né quando vengono restituiti.

La banca non deve rendere conto della svalutazione dell'azione ai clienti cui le ha prelevate, quindi può usufruire dei titoli come fossero pezzi di carta e poi consentire che si giochi su un valore ad essi dato, il quale valore si volatilizza all'improvviso una volta chiusa la transazione di ricopertura.

In ogni caso si tratta di un gioco sporco.

P.S. Quali sono le direttive della Consob, esattamente? Me le illustreresti in maniera semplificata? Grazie mille.
 
Un venditore allo scoperto è obbligato a ricomprare il titolo precedentemente venduto per restituirlo, in realtà e l'unico soggetto nel mercato che si assume l'obbligo di comprare.
Per tutti gli altri è facoltativo investire comprando titoli o non farlo.

Quindi le vendite allo scoperto costituiscono l'unico argine "istituzionale" dei mercati a che questi non perdano in continuazione valore poichè, in un mercato nel quale i prezzi calano in continuazione, ben pochi sarebbero disposti a comprare qualcosa che probabilmente l'indomani costerà di meno. L'azione di risalita dei prezzi in genere viene innescata dalle ricoperture di chi deve ricomprare per restituire i titoli e la paura di doverlo fare a prezzo più alto l'indomani fa scattare gli acquisti.

Le norme che impediscono la vendita allo scopero dei titoli ai piccoli traders, si badi bene queste norme non riguardano i market makers, in effetti sono cavalli di troia per spostare ricchezza dalla massa ai vertici dei pllayers, sono norme che diseallineano la distribuzione del potere e perturbano il normale funzionamento del mercato; al limite sono piccoli trucchi politici messi in atto per distogliere l'attenzione dal gioco sporco che si vuole condurre.
 
Quando vendi short la banca ti presta o titoli di altri correntisti che abbiano dato l'autorizzazione o titoli che ha in portafoglio come immobilizzazioni finanziarie (iscritte al costo storico) e TU li vendi sul mercato. Per questo prende una remunerazione che, con fineco, è al momento del 4,95% annuo.
Poi, quando chiudi l'operazione, in ogni caso TU ricompri i titoli e li restituisci alla banca e questa, dopo aver registrato la plus o la minus a tuo favore/carico:
1) incassa la commissione;
2) incassa l'interesse del prestito;
3) comunque lucra sugli interessi che non ti corrisponde sul margine;
4) si riprende le azioni che O sono parte delle immobilizzazioni (e quindi non venderebbe comunque), O le sono prestate da altri correntisti.
Mi pare che la banca ci guadagni e basta. A parte le eventuali svalutazioni sul valore delle immobilizzaizoni finanziarie che, di fatto, fai solo in caso di insolvenza della società e che comunque non dipendono dal tuo short.

Ciao
 

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