Alerion (ARN) alerion clean power,una small che è già BIG (1 Viewer)

TONICISSIMI
IL SETTORE GREEN è anticiclico e l’Italia ha un gap eolico rispetto a FRANCIA SPAGNA GERMANIA
L’Italia è in fortissimo ritardo per l’emanazione dei decreti attuativi in tema di energia elettrica e termica, escluso fotovoltaico.
Dopo mesi e mesi di attesa e di proclami del precedente Governo, il settore attende in modo fervente tali decreti.
Lo stesso attuale Min dell’Ambiente parlo’ di fine febbraio 2012.

A che punto siamo? Dopo il mancato blitz di Romani e Saglia nel novembre del 2011, dopo l’accordo con Serbia per importare energia elettrica pulita a 155 euro al Mwh, il settore aspetta tali decreti sia
Con il principio del rendimento degli impianti ,per garantire lo sviluppo dei MW e l’accesso al sistema bancario che pure è pieno di liquidità.
Il sistema delle aste al ribasso ,paventato, e da dopo i 6 mw di potenza , è deprimente per il settore eolico,mentre la soglia dei 20 mw per biomasse appare abbordabile.

Si chiederebbe una soglia di almeno 30/40 mw per eolico, e comunque una tariffa feed ind che consenta di non scendere sotto i 155 euro a mwh, come in serbia.

E’ provato che per ogni euro investito in energia rinnovabile, ne ritornato 3 allo STATO ITALIANO in termini di IVA IRAP ,assunzione di personale e uindi IRFEF E INPS, oltre a imposte su eventuali dividendi distribuiti da parte delle socieà. Oltre il risparmio di CO2e di minori multe da parte di UE.
Partirà il sistema delle smart grids in italia ed in Europa, ed il sistema di stoccaggio delle energie pulite.

Agiamo per una GREEN ECONOMY.
 
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addo sta zaza'''

1 Marzo 2012
Eolico in Campania, finalmente abrogati i limiti regionali
(Filippo Franchetto)


Come previsto dalla Legge regionale finanziaria 2012, a decorrere dal 29 febbraio 2012 sono abrogate le disposizioni campane in materia di impianti eolici, introdotte con la Legge regionale n. 11/2011.
Ricordiamo che la Lr regionale 1° luglio 2011, n. 11, all’articolo 1 comma 2 aveva stabilito che l’installazione di un aerogeneratore potesse essere autorizzata “esclusivamente nel rispetto di una distanza pari o superiore a 800 metri dall'aerogeneratore più vicino preesistente o già autorizzato, a tutela della necessità di quest'ultimo di usufruire della frequenza del vento, in relazione all'intensità e alla reale capacità di produrre energia".

La Campania attraverso tale disposizione – molto difficile da rispettare da parte di progettisti e installatori - aveva di fatto introdotto un vero e proprio blocco allo sviluppo dell’eolico in Regione. A conferma di ciò, con un proprio comunicato stampa ANEV (Associazione Nazionale Energia dal Vento) ha rilevato come in Campania a causa di tale norma "alla data odierna [27 febbraio 2012, ndr] sono ben 163, su un totale di 191 le istanze presentate di autorizzazione unica, di impianti eolici, sospese in attesa del Decreto di Valutazione di Impatto Ambientale."
La Lr 11/2011 era inoltre ad elevato rischio di illegittimità, poichè introduceva obblighi progettuali ben poco giustificabili sotto il profilo tecnico o ambientale. Senza dimenticare che l'introduzione di tali ostacoli è avvenuta in assenza di qualsiasi indicazione regionale sulle aree e i siti non idonei per determinate tipologie di impianti a fonti rinnovabili. La Campania, infatti, è una delle poche Regioni italiane a non aver ancora provveduto in tal senso.
E in ogni caso, in base alle Linee guida nazionali (dm 10 settembre 2010), l’individuazione di tali aree e siti non idonei non dovrebbe in alcun modo configurarsi come divieto preliminare, bensì al contrario “come atto di accelerazione e semplificazione dell'iter di autorizzazione alla costruzione e all'esercizio”, all’interno di un quadro di regole certe per gli operatori del settore.
 
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Anche ALERION CLEAN POWER come FALCK RENEWABLES sarà oggetto di attenzione d aparte di FONDI ISTITUZIONALI visto che Alerion ha in F2I di Vito Gamberale al 2012 una bel Socio che è dentro con prezzo di acquisto del 15.72% di Alerion al valore di 9,2 euro.


Falck, la preferita tra le rinnovabili quotate
un report mette le ali al titolo a Piazza Affari
La società, erede della grande dinastia degli imprenditori dell'acciaio, ha guadagnato oltre il 25 per cento in una settimana. A spingere le vendite anche un report in arrivo dagli Stati Uniti a firma di uno degli hedge fund specializzati in energie verdi

MILANO - La Borsa ci ha abituato a considerare le società del settore delle energie rinnovabili come titolo speculativi. Accade ogni volta che un governo decide di cambiare la politica degli incentivi, per esempio. Oppure, quando ci sono novità in campo tecnologico. Per non dire del boom sui listini nei giorni immediatamente successivi all'incidente nucleare in Giappone.

Non deve sorprendere allora, quanto successo a Piazza Affari al titolo Falck Renewebles, la società che guida il plotone di aziende attive nelle rinnovabili e quotate a Palazzo Mazzanotte (considerando a parte il colosso Enel Green Power). La società guidata da Piero Manzoni ha guadagnato il 25% nelle cinque sedute della settimana che si è appena conclusa, con balzi tra il 3 e il 9% al giorno.

Ma quale notizia ha promosso acquisti così corposi? Secono il report firmato dagli analisti di un hedge fund americano specializzato nel settore delle rinnovabili, Falck sarebbe la più grande opportunità di acquisto in Italia per il comparto ma anche la più rischiosa. A convincere l'hedge fund sono le grandi opportunità di crescita nei prossimi anni, ma allo stesso tempo mette in evedenza i rischi legati alla situazione finanziaria che a suo dire non sarebbero eccessivamente solidi per un business che ha bisogno di molto e continui investimenti.

Pochi giorni fa, in effetti il cda di Falck Rrenewables ha preso atto dell'incremento nel 2011 della capacità installata da 498 a 684 mw (+3,7% rispetto al 2010) e che l'ultimo trimestre dell'anno è stato caratterizzato da fattori di produzione superiori alle attese. La società presieduta da Federico Falck ha recentemente aperto un ufficio in Polonia, che si va ad aggiungere alle sedi estere di Gran Bretagna e Francia, dove sta sviluppando oltre 90 megawatt eolici dislocati in diverse zone del territorio, in collaborazione con alcuni importanti sviluppatori locali.
 
eguagliera' alerion l'indice..


Analisi grafica di medio periodo
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[FONT=Arial, Helvetica, sans-serif]http://www.finanzaonline.com/vecchio_sito/tech.php?S=
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il settore eolcio in italia aspetta da oltre 12 mesi i decreti attuativi...


E' vero o non è vero che l'Italia importa da Serbia energia idroeletrica detta Verde a 155 euro al Megawattora?
E' vero o non è vero che il Governo berlusconi aveva già danneggiato le energie pulite preferendo il nucleare?
E' vero o non è vero che l'Italia ha dal marzo del 2011 detto che recepiva la Direttiva Europea con decreti attuativi per Rinnov?
E' vero o non è vero che l'Italia è in ritardo di oltre 1 anno.
E' vero o non è vero che l'Italia vuole inserire le aste al ribasso per impianti oltri i 6 Mw con un meccanismo che non ha mai funzionato in Europa?
E' vero o non è vero che l'Italia ha un coacervo di leggi e burocrazia che per avere un autorizzazione ci vogliono in media 5 anni, contro i 6 mesi in germania e francia?
E' vero o non è vero che l'Italia potrebbe tranquillamente portare ad alemno 9 miliardi di euro l'anno contro i 7 miliardi previsti l'incentivazione per le rinnovabili, escluso fotovoltaico, per favorire di piu eolico e biomasse?
E' vero o non è vero che l'Italia per ogni euro incentivato ad eenrgie rinnovabili riceve in cambio assunzioni da parte di imprese, investimenti, piu Iva piu Irap, piu Irpef,meno dicossupazione, meno CO2,meno import fonti fossili,meno multe da UE.?
E' vero o non è vero che l'Italia deve recuperare il gap su eolico e biomasse con i paesi quali UK Germania Francia Spagna,Danimarca?
E' vero o non è vero che l'Italia vede oltre 88% della popolazione a favore delle energie rinnovabili sul territorio?
E' vero o non è vero che l'Italia ha visto come primo atto di clini, fidanzato con ex moglie min interni serbo, andare in serbia a ratificare accordo epr import a prezzi assurdi di energia a 155 euro al mwh, quando in Italia si vuole incentivare a molto meno l'energia verde e dunque renderla antieconomica?
E' vero o non è vero che l'Italia se gli incentivi alle imprese sono fissi e certi vedrà le banche sbloccare molti soldi e dare prestiti in Proj Financing alle imprese verdi perchè' c'è la garanzia del rimborso e quindi le banche sarebbero tutelate?
Allora in questi gg che Passera incida per
AUMENTARE FONDO PER INCENTIVI ALLE RINNOVABILI, ESCLUSO FOTOV, AD ALMENO 9 MILIARDI DI EURO DAI 7 PREVISTI
CHE SI STABILISCA CHE IL PREZZO DELL ENERGIA PRODOTTA SIA PAGATA COME IN SERBIA A 155 EURO AL MWH
CHE ENTRO 6 MESI DALLE DOMANDE CI SIA UN SI O UN NO TOATLE E DEFINITIVO
CHE TERNA ABBIA LA POSSIBILITA' DI POTENZIARE LA RETE ELETTRICA
 
Ultima modifica:
e se FALCK si mangiasse Alerion? e se Alerion stesse comprando falck?

Chissà ,intanto le operazioni di M&A in tema Green continuano e continueranno.

alerion gap aperto a 6.75 euro


tonici
 
wewewewewe

Anche ALERION CLEAN POWER come FALCK RENEWABLES sarà oggetto di attenzione d aparte di FONDI ISTITUZIONALI visto che Alerion ha in F2I di Vito Gamberale al 2012 una bel Socio che è dentro con prezzo di acquisto del 15.72% di Alerion al valore di 9,2 euro.


Falck, la preferita tra le rinnovabili quotate
un report mette le ali al titolo a Piazza Affari
La società, erede della grande dinastia degli imprenditori dell'acciaio, ha guadagnato oltre il 25 per cento in una settimana. A spingere le vendite anche un report in arrivo dagli Stati Uniti a firma di uno degli hedge fund specializzati in energie verdi

MILANO - La Borsa ci ha abituato a considerare le società del settore delle energie rinnovabili come titolo speculativi. Accade ogni volta che un governo decide di cambiare la politica degli incentivi, per esempio. Oppure, quando ci sono novità in campo tecnologico. Per non dire del boom sui listini nei giorni immediatamente successivi all'incidente nucleare in Giappone.

Non deve sorprendere allora, quanto successo a Piazza Affari al titolo Falck Renewebles, la società che guida il plotone di aziende attive nelle rinnovabili e quotate a Palazzo Mazzanotte (considerando a parte il colosso Enel Green Power). La società guidata da Piero Manzoni ha guadagnato il 25% nelle cinque sedute della settimana che si è appena conclusa, con balzi tra il 3 e il 9% al giorno.

Ma quale notizia ha promosso acquisti così corposi? Secono il report firmato dagli analisti di un hedge fund americano specializzato nel settore delle rinnovabili, Falck sarebbe la più grande opportunità di acquisto in Italia per il comparto ma anche la più rischiosa. A convincere l'hedge fund sono le grandi opportunità di crescita nei prossimi anni, ma allo stesso tempo mette in evedenza i rischi legati alla situazione finanziaria che a suo dire non sarebbero eccessivamente solidi per un business che ha bisogno di molto e continui investimenti.

Pochi giorni fa, in effetti il cda di Falck Rrenewables ha preso atto dell'incremento nel 2011 della capacità installata da 498 a 684 mw (+3,7% rispetto al 2010) e che l'ultimo trimestre dell'anno è stato caratterizzato da fattori di produzione superiori alle attese. La società presieduta da Federico Falck ha recentemente aperto un ufficio in Polonia, che si va ad aggiungere alle sedi estere di Gran Bretagna e Francia, dove sta sviluppando oltre 90 megawatt eolici dislocati in diverse zone del territorio, in collaborazione con alcuni importanti sviluppatori locali.
today:italy:falck renew + 3.33%.and Alerioncleanpower in S&H Bullish target 5,5 eur,now 4.44 eur.strong buy.New entry funds
 
17/3/2012 vito gamberale compie gli anni in alerion. 17/3/2012 17/3/2008 , IV° anniversario entrata fondo f2i in aleiron a 0.93 euro_Oggi l'entrata vale 9.3 euro,dopo accorpamento azioni alerion 10 a 1 , gia fatto nel 2011.
(il fondo di vito ga,mberale ne acquisto il 15.72%) Alerion, F2i entra nel capitale 17 mar 2008 ore 19:58
Sospesa per tutta la seduta in attesa di una nota, Alerion ha comunicato stasera l’accordo col fondo F2i per l’ingresso di quest’ultimo nel capitale della società; il tutto avverrà tramite un aumento di capitale riservato al fondo del valore di 400 milioni di euro, a 0,95 euro per azione per una percentuale di poco inferiore al 10% del capitale attuale. Il prezzo incorpora, ad oggi, un premio: del 45% circa rispetto alla media dei prezzi ufficiali registrati dalle azioni Alerion negli ultimi sei mesi e del 50% circa rispetto alla medesima negli ultimi tre mesi; del 55% circa rispetto alla medesima nell’ultimo mese e del 70% circa rispetto al prezzo ufficiale registrato il 14 marzo 2008, spiega la nota. Il Fondo ha inoltre sottoscritto con i rappresentanti del Comitato Direttivo del patto parasociale che raccoglie la maggioranza assoluta del capitale di Alerion una lettera d’intenti – non vincolante e subordinata ad alcune condizioni - per l’acquisizione da parte del Fondo, allo stesso prezzo di 0,95 euro per azione, di ulteriori 29.166.901 azioni di Alerion, rappresentanti il 7,29% dell’attuale capitale sociale e l’adesione del Fondo al Patto, con apporto anche delle azioni rivenienti dall’aumento di capitale. All’esito delle complessive operazioni il Fondo verrebbe a detenere il 15,72% circa del capitale sociale di Alerion, come incrementato per effetto dell’aumento di capitale, di Alerion ed il 15% su base fully diluted, qualora fosse data piena esecuzione all’aumento di capitale deliberato il 13 settembre 2004 a servizio di warrant. Le attività del gruppo, all’esito della riorganizzazione, risulterebbero esclusivamente focalizzate sul settore delle energie rinnovabili. (l.s.)
 
Alerion: autorizzato 1* impianto eolico in Romania

MILANO (MF-DJ)--Alerion CleanPower ha ottenuto attraverso la controllata Compania Eoliana Sa tutte le autorizzazioni necessarie per la realizzazione del primo impianto eolico in Romania che avra' una potenza autorizzata complessiva di 64,8 Mw.

Lo si apprende da una nota dove si aggiunge che il parco eolico, composto da 36 aerogeneratori, sara' costruito presso il comune di Auseu e Borod nella contea di Bihor e avra' una produzione elettrica a regime stimata pari a circa 155 Gwh/anno, con un valore dell'investimento stimato in circa 85 mln euro.

L'investimento sara' finanziato tramite risorse del gruppo e facendo ricorso a un project financing non recourse in corso di strutturazione.

"L'autorizzazione per la realizzazione del nostro primo parco eolico all'estero", ha commentato Giulio Antonello, a.d. di Alerion Clean Power, "rappresenta un importante passo in avanti nell'ambito della nostra strategia di crescita a conferma che le capacita' di Alerion di ottenere importanti risultati nella pipeline di progetti, gia' ampiamente dimostrate in Italia, possono essere messe al servizio dello sviluppo estero".

"L'internazionalizzazione e la differenziazione geografica", ha poi aggiunto Antonello "diventeranno sempre di piu' nei prossimi anni i principali vettori di sviluppo di Alerion permettendoci di raggiungere una posizione di assoluto rilievo nel settore delle rinnovabili non solo a livello nazionale ma anche a livello europeo".

(END) Dow Jones Newswires August 02, 2010 03:23 ET (07:23 GMT)


aspettiamo 12/3/2012...
 

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