Alerion (ARN) alerion clean power,una small che è già BIG

Alerion ha UN ARMA.la forza in più che è F2i un fondo con risorse liquide ora che con tutti gli impianti operativi e autorizzati inizia a essere una realtà di primo piano e l'obiettivo dei 700 Mw per il 2015 può essere centrato visto la pipeline (sopratutto estera).

cda 12/3/2012
 
alerion..

cosa disse il CEO..

"il
payout, quando tutti i 300 megawatt saranno a regime, "dipendera'
dall'ulteriore crescita che vorremo perseguire, ma a regime, quindi entro
il 2012, contiamo di arrivare (flex) (cash) almeno (flex) (cash) al 50%".
 
WHY ALERION? Decreasing CAPEX/ MW and better commercial conditions
1,2


Bloomberg WTPI index: Wind Turbine price by contract signing date
• Turbines prices are decreasing, reflecting pressure on turbines manufacturers
• Delivery terms from 2007-2011 have changed favourably for buyers
• Suppliers starting to offer attractive payment terms
• Significant performance improvements on low wind turbines
1,2 to 0.93 eurmillion/MW
 
era 2009

Non a caso ci sono tante voci in Borsa, alleanze, fusioni, multiutiliy che sarebbero pronte a comprarvi. «Che dire? Siamo aperti a tutte le ipotesi. Ci rendiamo conto che il momento è cruciale. Secondo me noi abbiamo la forza per crescere per vie interne, ma non voglio smentire in anticipo notizie che ancora non ci sono. Non vedo bene una nostra integrazione con qualche gruppo che non sia concentrato esclusivamente sulle fonti alternative come noi. In ogni caso, sa qual è la verità? Che non abbiamo nulla di concreto, se arriveranno delle opportunità le valuteremo nell' interesse di tutti gli azionisti».


mi fai impazzzzzire.
 
Politica
Rinnovabili, Ferrante: “Tempo scaduto, subito i decreti attuativi”
Mercoledì, 7 Marzo 2012 | Politica

“Il mondo delle energie rinnovabili attende dal 29 settembre l’emanazione di decreti attuativi (del dlgs 28/2011 rinnovabili) fondamentali per il funzionamento del settore". Così il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici, sollecitando un intervento del Governo per porre fine all’attesa degli operatori del settore, sempre più danneggiati dal ritardo nell’emanazione dei provvedimenti che ridisegnano gli incentivi all'energia verde
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Rinnovabili, Ferrante: “Tempo scaduto, subito i decreti attuativi”

“Il mondo delle energie rinnovabili attende dal 29 settembre l’emanazione di decreti attuativi (del dlgs 28/2011 rinnovabili) fondamentali per il funzionamento del settore. Se è vero, come ci risulta, che si è conclusa la trattativa interministeriale con i Ministri dell’Ambiente e dell’Agricoltura e la bozza del decreto è in mano al ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera rivolgiamo un pressante appello a quest’ultimo: non si assuma la responsabilità di prolungare questo ritardo intollerabile e di frenare la corsa dell’unico settore che ha affrontato efficacemente la crisi economica”. Così il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici sollecitando un intervento immediato del Governo per porre fine all’attesa degli operatori del settore, sempre più danneggiati dal ritardo nell’emanazione dei provvedimenti che ridisegnano gli incentivi alle fonti pulite (escluse il fotovoltaico, per il quale a maggio ...
“Il mondo delle energie rinnovabili attende dal 29 settembre l’emanazione di decreti attuativi (del dlgs 28/2011 rinnovabili) fondamentali per il funzionamento del settore. Se è vero, come ci risulta, che si è conclusa la trattativa interministeriale con i Ministri dell’Ambiente e dell’Agricoltura e la bozza del decreto è in mano al ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera rivolgiamo un pressante appello a quest’ultimo: non si assuma la responsabilità di prolungare questo ritardo intollerabile e di frenare la corsa dell’unico settore che ha affrontato efficacemente la crisi economica”. Così il senatore Francesco Ferrante, responsabile per il Pd delle politiche relative ai cambiamenti climatici sollecitando un intervento immediato del Governo per porre fine all’attesa degli operatori del settore, sempre più danneggiati dal ritardo nell’emanazione dei provvedimenti che ridisegnano gli incentivi alle fonti pulite (escluse il fotovoltaico, per il quale a maggio è stato emanato il Quarto Conto Energia). “Grazie all'esplosione del fotovoltaico finalmente - continua Ferrante - il nostro paese si è avviato a colmare il gap con quelli più avanzati come la Germania, ma ormai siamo a rischio di blocco totale per le altre energie rinnovabili, quali eolico, geotermico, biomasse, mini idro. Senza contare il fatto che si succedono interventi improvvisati e dannosi, l'ultimo dei quali l'articolo 65 del dl liberalizzazioni che nel passaggio in Parlamento abbiamo corretto nei suoi perversi effetti retroattivi, ma che resta confuso e abbarbicato. La preoccupazione per l’alto livello raggiunto dagli incentivi è comprensibile ma non giustifica questo blocco, anzi è necessario emanare immediatamente i decreti in modo da potersi concentrare sull’adeguamento della rete e sfruttare sino in fondo le potenzialità delle rinnovabili che già si stanno dimostrando in grado di abbassare il prezzo dell'elettricità nel nostro paese, restituendo a cittadini e imprese ciò che danno al settore sotto forma di incentivi in bolletta. Il sistema paese – conclude Ferrante – non può più attendere, ma sono certo che il ministro Passera e il Presidente Monti siano consapevoli che non rispondere a questa richiesta equivale a perdere una grande occasione dirilancio dell’economia”. (f.n.)

in sintesi berlu e seguaci..kit & muortt
 
scoprite il velo su accordo berlusconi,attivo oggi,di energia serba pulita imporata in italia a 155 euro al mwh e del tentativo passato e presente del pdl (romani & clini) di affossare en verdi in italia, di favorire solo eni enel a2a,

jeremy rifkin dice .basta ritardi,:il lavoro ,soprattutto al SUD verrà e viene dalla green economy, imprese pronte ad assuemre. ci sono in ballo alemno 1 miliardo di investimenti.settore da 290.000 addetti.in italia.Rinnovabili, Ferrante: “Tempo scaduto, subito i decreti attuativi”
“Il mondo delle energie rinnovabili attende dal 29 settembre l’emanazione di decreti attuativi (del dlgs 28/2011 rinnovabili) fondamentali per il funzionamento del settore..
 
Battaglia sul decreto per le rinnovabili, le imprese chiedono modifiche

20 gennaio 2011


Storia dell'articolo


Questo articolo è stato pubblicato il 20 gennaio 2011 alle ore 09:21.








http://www.ilsole24ore.com/art/tecn...creto-rinnovabili-090343.shtml?uuid=AaNltI1C#
http://www.ilsole24ore.com/art/tecn...creto-rinnovabili-090343.shtml?uuid=AaNltI1C#
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Battaglia sul decreto per le rinnovabili


Il decreto sulle rinnovabili che recepisce la direttiva Ue, introducendo il meccanismo delle aste al ribasso per l'assegnazione degli incentivi solleva nuove polemiche. Ieri, nel corso di un'audizione alla Commissione Industria del Senato, che sta esaminando il provvedimento, si è creata una sorta di "associazione" di imprese indipendenti pronte a fare battaglia sul tema formata da AlerionCleanpower, Erg e Falck Renewables.
Vito Gamberale e Giuseppe Garofano per Alerion, Alessandro Garrone per Erg e Federico Falck per Falck Renewables hanno sollevato una lunga serie di criticità sulla nuova regolamentazione in tema di incentivi in fase di attuazione. Criticità che, sottolinea Vito Gamberale, «sono state documentate in studi approfonditi sul settore». Il decreto sulle rinnovabili, secondo Gamberale, deve prevedere «certezza sulle tariffe, perchè si tratta di investimenti a lungo termine che non possono prescindere da una chiarezza tariffaria». Non solo: serve una revisione del meccanismo delle aste «che desta perplessità, visto che in altri Paesi non ha dato i risultati sperati e comunque garantisce ai grandi monopoli di rientrare dal portone principale dopo il lungo percorso che ha cercato di eliminarli». Una soluzione, peraltro, potrebbe essere quella di tentare l'introduzione di aste solo per alcune tipologie di impianti, quelli superiori a 100 Mw, fissando comunque un prezzo minimo di aggiudicazione dei Certificati verdi.

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Sul provvedimento si sono espressi con toni diversi anche i big del settore. Umberto Quadrino, ad di Edison, ha affermato che il decreto sulle rinnovabili che recepisce la direttiva Ue «è buono, perchè semplifica il sistema e dà certezze», ma «va adottato rapidamente, perchè oggi è tutto bloccato: non ci sono investimenti perché le banche, finché non sarà legge e non saranno passati i decreti attuativi, non finanziano i progetti». Quadrino ha però messo in evidenza anche alcuni punti del decreto che andrebbero rivisti: «C'è un sistema strano delle aste per gli impianti eolici», ha spiegato, «alle quali devono partecipare solo coloro che realizzano impianti superiori ai 5MW, con il risultato che tutti faranno impianti da 4,99. Si tratta di una inutile complicazione». Quadrino si è anche soffermato sulla questione dei certificati verdi, che andrebbero ridotti «del 15% e non del 30%». Dello stesso avviso anche Enel Green Power: «Lo schema di decreto è sicuramente positivo, è una buona legge», perché crea «l'opportunità per la definizione di un quadro stabile di medio-lungo periodo» indispensabile per lo sviluppo del settore delle rinnovabili, ha dichiarato l'amministratore delegato Francesco Starace.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
 
wind energy in italia, la notizia che emerge dalle bozze è che il GSE farà da stanza di compensazione, cioè sarà uno soccgetto che assorbe il 100% dei CV fino al 2016 e unico soggetto che li vende agli acquirenti obbligati entro il 2016.

la notizia è posititva anche per i FLUSSI DI CASSA in quanto il meccanismo dei CV passa da incasso annuale ,entro marzo di ogni anno, ad un incasso trimestrale, quindi ogni 3 mesi.

Gli incassi a 82 euro al MWH , a cui va aggiunta la vendita di energia, danno alle società italiane come alerion,un flusso trimestrale notevole.


MI FAI IMPAZZZZZZZZZZZZZIREEEEEEEEEEEEEEEE
 
ALERION E' LA LEO MESSI DELLE SMALL CAP ITALIANE..

19/3/2012 ESCONO FONDIARIA SAI E MILANO E DOMINEC BUNFORD DAL PATTO
12/3/2012 IL CDA.
l'anno scorso gli azionisti di Falck hanno dovuto sostenere un adc per rimborsare il debito nei confronti della capogruppo e poi la società ha dovuto chiedere una linea di credito alle banche per portare avanti i nuovi investimenti.

Alerion nel suo piccolo gli investimenti li ha portati avanti con le sue risorse.
 

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