Alerion (ARN) alerion clean power,una small che è già BIG

L'italia come L'uomo di Kafka ne:"la Metamorfosi". o forse L'Europa eil Vaticano.Siamo in un epoca Kafkiana,una assurda e paradossale metamorfosi,,dove tutti sembrano accettare le cose senza poter far nulla.Ma ognuno di Noi puo fare e molto.Smuover ele coscienze.il WEB.
 
il seguente post è frutto di notizie di pubblico dominio sul web e si riferisce a un articolo del settimanale l'espresso ricavabile da internet. :
l'articolo è datato 2009 ma oggi 2012 si riapre un filone che parla di 400 milioni di euro fra lessemburgo e madeira di personaggi legati anche alla politica oltre che alla finanza.

la sintesi è che occorre una moralizzazione dentro e fuori le società quotate, volenti o nolenti:

il fatto 2009
La resa dei conti segreti
di Vittorio Malagutti (03 settembre 2009)


Facile prevedere, però, che la maggior parte del lavoro finirà sulle scrivanie delle Fiamme Gialle del Veneto. A quanto pare, infatti, l'avvocato svizzero finito agli arresti aveva reclutato clienti soprattutto sull'asse Verona Vicenza Padova. Insomma, profondo Nordest, regno delle piccole e medie imprese.

Una casella dell'archivio di Pessina è dedicata a Silvano Zilio, cavaliere del lavoro, fondatore della Zilio mobili di Tezze sul Brenta, in provincia di Vicenza. Mentre nella zona di Verona ha concentrato buona parte delle sue attività l'immobiliarista e costruttore Luciano Urbani, che un paio di anni fa ha investito anche in un nuovo terminal logistico insieme al gruppo tedesco Duss. Il nome di Urbani spunta dal computer dell'avvocato di Chiasso al pari di quello dei Montresor, ricca famiglia veronese che possiede, tra l'altro, il PaDalla città scaligera è partito anche Gastone Colleoni, pure lui inserito nella lista di Pessina.

Negli anni scorsi il nobile Colleoni (conte) è riuscito in un paio di occasioni a conquistarsi la ribalta della finanza nazionale. Tant'è che oggi lo troviamo alla presidenza di una società quotata in Borsa come la Alerion, nata per investire nelle energie rinnovabili (solare, eolico) su iniziativa, tra gli altri, di Giuseppe "Pippo" Garofano, già numero uno della Montedison ai tempi dei Ferruzzi. Nel 2002 sempre in compagnia di Garofano, il conte Colleoni si è dato al credito. Nel senso che ha fondato la Banca Mb, piccolo istituto milanese dalla vita travagliata: Bankitalia lo ha commissariato qualche mese fa dopo la segnalazione di numerose irregolarità di gestione. Nei file di Pessina, invece, la famiglia Colleoni viene messa in relazione con una finanziaria di Vaduz, la Industrial team. Una circostanza, quest'ultima, tutta da verificare alla luce degli accertamenti affidati dall'Agenzia delle Entrate alla Finanza.



Del resto i clienti di Pessina non sono qualificabili come evasori per il solo fatto di essersi affidati all'avvocato ticinese. Certo, per molti di loro non sarà facile dare conto delle operazioni e dei giochi di sponda nei paradisi fiscali. Tutti affari descritti nei minimi particolari nell'immenso database ora a disposizione degli investigatori. Ci sono compravendite immobiliari e fatture, spesso emesse da società off shore. Trasferimenti all'estero di pacchetti azionari ed emissioni obbligazionarie. La giostra dei soldi girava da anni a tutta velocità. Niente era stato lasciato al caso. Dalle indagini sarebbe perfino emerso che, all'occorrenza, i clienti venivano dotati anche di una scheda telefonica svizzera. Un sistema che sembra studiato apposta per sfuggire al grande orecchio del Fisco.

Pessina era il tecnico, il professionista con esperienza pluridecennale nella creazione e gestione di schemi societari con base nei paradisi fiscali. Il catalogo viaggi offriva tutte le mete classiche del settore. In Europa il Lussemburgo, il Liechtenstein e l'isola di Madeira. Oltre Altlantico le caraibiche British Virgin Islands e Panama. L'avvocato svizzero, però, non si era procurato da solo tutti quei clienti. Piuttosto, il suo studio di Chiasso funzionava come il terminale operativo di un'organizzazione tutta italiana che aveva come massimi referenti l'uomo d'affari Mario Merello e il commercialista Siro Zanoni. Secondo quanto è emerso dalle indagini erano loro a tessere relazioni con imprenditori e professionisti del Norditalia. Merello, 63 anni, conosciuto nel jet set come il marito della cantante Marcella Bella, è uomo dalle mille frequentazioni, nel mondo politico come nell'alta finanza (vedi box a destra). Vive a Milano in un palazzo della centralissima via Bigli, ma dichiara residenze anche a Saint Moritz e a Caracas, in Venezuela.

Zanoni, invece, commercialista milanese con studio in via della Spiga, in pieno quadrilatero della moda, si è costruito la fama di professionista per vip. Industriali, finanzieri, gente di spettacolo, grandi immobiliaristi: tutti a caccia di un approdo off shore, di una cassaforte oltrefrontiera a prova di imposte. A ben guardare, però, il suo terreno di caccia preferito resta il Nordest, nell'ambiente dei piccoli e medi imprenditori. Non è un caso. Zanoni, 55 anni, è partito da Verona, dove può ancora contare su decine di affezionati clienti. Attorno al suo studio ruotano numerose società, a volte con base nei paradisi fiscali. E' il caso della Glenburn overseas trading di Gibilterra, che possiede una partecipazione nella Pacifico srl, di recente trasferita al sole delle British Virgin Islands. Quando capita, l'attivissimo professionista non disdegna di accettare incarichi nei consigli di amministrazione delle società legate ai suoi clienti. Dal 2003 fino al marzo del 2006 lo troviamo per esempio tra gli amministratori della Banca Mb insieme al conte Colleoni.

***********************************************************************

ieri la Consob comunica che MUISCA, che tramite Muscade con sede in Madeira aveva oltre il 3% di alerion e oltre il 2% di industria e innovazione ( legata a doppio filo ad alerion) sarebbe uscita con data 4/6/2012 sia da alerion che da ind e innovazione...


MA OLTRE A MUSCADE ,.,,IN ALERION C'E ANCHE UNA CERTA ALADAR,la cui partecipazione è tramite Lowlands altra soc con sede in Madeira..


le due societa'
muscade comercio internacional lda
lowlands serviços e comercio internacional lda

entrambe con sede in madeira, regione autonoma portoghese, sono comunque da allegare al conte gastone colleoni??????????, che gia' aveva societa' in madeira.

Muscade - Comércio Internacional, Unipessoal Lda
http://www.gov-madeira.pt/joram/4serie/Ano%20de%202005/IVSerie-053-2005-6-14Supl.pdf

c’è anche Lowlands

ora Muisca SA deteneva partecipazione pattizia in Alerion e Industria e Innovazione tramite Muscade
e Aladar S.A. detiene tramite Lowlands

sia Lowlands che Muscade hanno sede nell’isola di Madeira. Portogallo.

muscade
NIF
511174608

CAE
46900

Início de Actividade

Entidade
Muscade - Comércio Internacional, Unipessoal Lda

Nome comercial
Muscade - Comércio Internacional, Unipessoal Lda

Morada
Avenida Infante, 50

Localidade
Funchal

Código Postal
9000-015 FUNCHAL

Distrito
Ilha da Madeira

Concelho
Funchal

Freguesia


Links

Actividade
Comércio por Grosso e a Retalho

Categoria
Comércio por Grosso Não Especializado

tali dati erano del 2005.

ad oggi non è dato di sapere se Muisca S.A. appartiene ,tramite Muscade e quindi tramite la lux Macete,o meno a Colleoni.perchè nel frattempo potrebbero essersi compiuti passaggi societari…

cmq:
LOWLANDS - COMÉRCIO INTERNCIONAL
E SERVIÇOS, LDA.
Número de matrícula: 07108;
Número de identificação de pessoa colectiva: 511245564;
Data do depósito: 2005/05/23
Maria de Fátima Pereira dos Reis Coelho, Conservadora:
Certifica que foram depositados os documentos relativos à prestação de
contas do ano de 2004.
Funchal, 24 de Maio de 2005.
ACONSERVADORA, Assinatura ilegível


MUSCADE - COMÉRCIO INTERNCIONAL, LDA.
Número de matrícula: 06811;
Número de identificação de pessoa colectiva: 511174608;
Data do depósito: 2005/05/25
Maria de Fátima Pereira dos Reis Coelho, Conservadora:
Certifica que foram depositados os documentos relativos à prestação de
contas do ano de 2004.
Funchal, 30 de Maio de 2005.
ACONSERVADORA, Assinatura ilegível

*************************
sia muisca che aladar nell ottobre del 2008 , quando da giugno del 2008 a ottobre del 2008 il titolo passo da 0.747 euro a 0.445 euro,inspiegabilmente in pochi mesi, esse incrementarono la partecipazione...fatto..comprensibile..perchè da li a poco poi ci fu la notizia di entrata di f2i a 0.92 euro..con vendita di quote riservate ai pattisti a 0.92 a f2i..e fra questi pattisti sia aladar che muisca vi erano e cedettero a 0.92..in parte..come tutti i soci pattizi di alerion..nel 2008... mentre il parco buoi era è e sarà qui..
 
Ultima modifica:
MENTRE LA CHIESA E BERLUSCA PREPARAVANO OK AL NUKE INITALIA,MENTRE ROMANI E POI PASSERA E CLINI SONO A FAVORE DELLE TRIVELLE PETROLIO E DEL GAS,E MENTRE L ITALIA IMPORTA ENERGIA VERDE DALLA SERBIA A 155 EURO AL MWH GRAZIE A ROMANI E POI CLINI, MENTRE SI BOICOTTANO LE ENERGIE PULITE PER DARE FAVORI A ENEL E ENI E MANTENERE CDA ASSURDI E STRAPAGATI, MENTRE SI MENTE SULLA BOLLETTA ELETTRICA...(IL WEB REAGISCE, LE PROPOSTE VANNO AVANTI) E LA GERMANIA FA RECORD DI SOLARE E EOLICO..

Eolico: i cittadini di Tula non pagheranno l'IMU grazie all'energia del vento
www.greenme.it
 
berlu e calde siete sempre delle m......
ENERGIA
Dall'eolico il 37% della domanda
obiettivo possibile per il 2030


I dati sono contenuti nel rapporto Energy [R]evolution diffuso da Greenpeace alla vigilia della giornata mondiale del tempo. Il 65% della crescita di occupazione nel settore verrà dalle rinnovabili. Nove italiani su dieci favorevoli allo sviluppo di questo comparto

di ANTONIO CIANCIULLO
Lo leggo dopo
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Il 37% della richiesta di elettricità soddisfatta dal vento. E una crescita di occupazione nel settore energetico che per il 65% è determinata dalle rinnovabili. E' lo scenario globale per il 2030 elaborato da Greenpeace e reso noto alla vigilia della giornata mondiale del vento (15 giugno).

"Sono i numeri contenuti nella nuova edizione del rapporto Energy [R]evolution", spiega Giuseppe Onufrio, direttore di Greenpeace. "Lo scenario del primo rapporto, quello del 2007, prevedeva al 2010 una potenza installata di eolico pari a 156 gigawatt. Ma la realtà ha battuto le nostre stime: alla fine del 2010 c'erano già impianti per 197 gigawatt. Le possibilità di crescita sono ancora enormi se si pensa che secondo l'Ipcc, la task force di esperti Onu, il potenziale utilizzabile è 40 volte il consumo attuale di energia". Lo scenario prevede un risparmio sui combustibili fossili globale di 1.320 miliardi di dollari l'anno.

In Italia già nel 2011il vento ha garantito oltre 10 terawattora di energia pulita. Secondo i dati di Terna ad aprile ha dato il 6,4% della produzione elettrica complessiva italiana mentre il 5 dicembre è stato raggiunto il picco del 9%. "Puntare sull'eolico è nell'interesse del nostro Paese", dichiara Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente, perché permette di ridurre le importazioni di fonti fossili e la produzione da impianti inquinanti che sono, oltretutto, la ragione principale degli aumenti in bolletta avvenuti negli ultimi

dieci anni in Italia. Se il governo non frenerà lo sviluppo delle rinnovabili, come purtroppo sembra intenzionato a fare, anche la crescita dell'occupazione sarà importante".

Nove italiani su dieci sono a favore di questa proposta di sviluppo dell'eolico. Lo testimonia una ricerca condotta da Renato Mannahimer di Ispo: gli intervistati che considerano importante il tema dell'energia passano dall'89% del maggio 2010 al 93% del maggio 2012. Maggioranza analoga anche per quanto riguarda la promozione e lo sviluppo della green economy che viene vista dal 92% come una soluzione anche ai problemi ambientali, oltre che economici, mentre l'85% pensa che per svilupparla sia necessaria la formazione di nuove figure professionali.

GRAFICI: IL SONDAGGIO 1

"Questi dati ci incoraggiano ad andare avanti con i protocolli per il corretto inserimento delle pale eoliche nel paesaggio", annuncia Simone Togni, presidente di Anev. "Protocolli che abbiamo siglato con le associazioni ambientaliste perché siamo i primi a volere che i 10 gigawatt di potenziale eolico ancora da installare in Italia siano realizzati nel più assoluto rispetto dell'ambiente".
(13 giugno 2012)
 
Arriva da Olanda una proposta, molto simile a uno che scrissi in una nota, e cioè' i Paesi piu indebitati dell'Europa possono cedere autorizzazioni eoliche fotovoltaiche biomasse ecc ecc a Investitori,e quindi estinguere DEBITO PRODUCENDO ENERGIA PULITA. La proposta riportata dal quotidiano "Nrc Handelsblad" prevede, secondo quanto riferisce Green Style, la conversione del debito in au...torizzazioni per costruire impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. A lanciare la proposta è Sweder van Wijnbergen, un economista Danese. Secondo i suoi calcoli paesi come Grecia, Italia, Portogallo, Spagna e Irlanda potrebbero concedere autorizzazioni su una percentuale del proprio territorio compresa tra l'1 e il 2 per cento, riuscendo così a ripagare fino al 30 per cento del rispettivo debito.La riduzione del 30 per cento del debito è calcolata prendendo in considerazione l'inflazione media annua del 2,5 per cento, il profitto di 1,5 centesimi di euro per kiloWattora - tra il 2020 e il 2045 - e una produzione annua stimata di 70 GWh per chilometro quadrato."




il seguente post è frutto di notizie di pubblico dominio sul web e si riferisce a un articolo del settimanale l'espresso ricavabile da internet. :
l'articolo è datato 2009 ma oggi 2012 si riapre un filone che parla di 400 milioni di euro fra lessemburgo e madeira di personaggi legati anche alla politica oltre che alla finanza.

la sintesi è che occorre una moralizzazione dentro e fuori le società quotate, volenti o nolenti:

il fatto 2009
La resa dei conti segreti
di Vittorio Malagutti (03 settembre 2009)


Facile prevedere, però, che la maggior parte del lavoro finirà sulle scrivanie delle Fiamme Gialle del Veneto. A quanto pare, infatti, l'avvocato svizzero finito agli arresti aveva reclutato clienti soprattutto sull'asse Verona Vicenza Padova. Insomma, profondo Nordest, regno delle piccole e medie imprese.

Una casella dell'archivio di Pessina è dedicata a Silvano Zilio, cavaliere del lavoro, fondatore della Zilio mobili di Tezze sul Brenta, in provincia di Vicenza. Mentre nella zona di Verona ha concentrato buona parte delle sue attività l'immobiliarista e costruttore Luciano Urbani, che un paio di anni fa ha investito anche in un nuovo terminal logistico insieme al gruppo tedesco Duss. Il nome di Urbani spunta dal computer dell'avvocato di Chiasso al pari di quello dei Montresor, ricca famiglia veronese che possiede, tra l'altro, il PaDalla città scaligera è partito anche Gastone Colleoni, pure lui inserito nella lista di Pessina.

Negli anni scorsi il nobile Colleoni (conte) è riuscito in un paio di occasioni a conquistarsi la ribalta della finanza nazionale. Tant'è che oggi lo troviamo alla presidenza di una società quotata in Borsa come la Alerion, nata per investire nelle energie rinnovabili (solare, eolico) su iniziativa, tra gli altri, di Giuseppe "Pippo" Garofano, già numero uno della Montedison ai tempi dei Ferruzzi. Nel 2002 sempre in compagnia di Garofano, il conte Colleoni si è dato al credito. Nel senso che ha fondato la Banca Mb, piccolo istituto milanese dalla vita travagliata: Bankitalia lo ha commissariato qualche mese fa dopo la segnalazione di numerose irregolarità di gestione. Nei file di Pessina, invece, la famiglia Colleoni viene messa in relazione con una finanziaria di Vaduz, la Industrial team. Una circostanza, quest'ultima, tutta da verificare alla luce degli accertamenti affidati dall'Agenzia delle Entrate alla Finanza.



Del resto i clienti di Pessina non sono qualificabili come evasori per il solo fatto di essersi affidati all'avvocato ticinese. Certo, per molti di loro non sarà facile dare conto delle operazioni e dei giochi di sponda nei paradisi fiscali. Tutti affari descritti nei minimi particolari nell'immenso database ora a disposizione degli investigatori. Ci sono compravendite immobiliari e fatture, spesso emesse da società off shore. Trasferimenti all'estero di pacchetti azionari ed emissioni obbligazionarie. La giostra dei soldi girava da anni a tutta velocità. Niente era stato lasciato al caso. Dalle indagini sarebbe perfino emerso che, all'occorrenza, i clienti venivano dotati anche di una scheda telefonica svizzera. Un sistema che sembra studiato apposta per sfuggire al grande orecchio del Fisco.

Pessina era il tecnico, il professionista con esperienza pluridecennale nella creazione e gestione di schemi societari con base nei paradisi fiscali. Il catalogo viaggi offriva tutte le mete classiche del settore. In Europa il Lussemburgo, il Liechtenstein e l'isola di Madeira. Oltre Altlantico le caraibiche British Virgin Islands e Panama. L'avvocato svizzero, però, non si era procurato da solo tutti quei clienti. Piuttosto, il suo studio di Chiasso funzionava come il terminale operativo di un'organizzazione tutta italiana che aveva come massimi referenti l'uomo d'affari Mario Merello e il commercialista Siro Zanoni. Secondo quanto è emerso dalle indagini erano loro a tessere relazioni con imprenditori e professionisti del Norditalia. Merello, 63 anni, conosciuto nel jet set come il marito della cantante Marcella Bella, è uomo dalle mille frequentazioni, nel mondo politico come nell'alta finanza (vedi box a destra). Vive a Milano in un palazzo della centralissima via Bigli, ma dichiara residenze anche a Saint Moritz e a Caracas, in Venezuela.

Zanoni, invece, commercialista milanese con studio in via della Spiga, in pieno quadrilatero della moda, si è costruito la fama di professionista per vip. Industriali, finanzieri, gente di spettacolo, grandi immobiliaristi: tutti a caccia di un approdo off shore, di una cassaforte oltrefrontiera a prova di imposte. A ben guardare, però, il suo terreno di caccia preferito resta il Nordest, nell'ambiente dei piccoli e medi imprenditori. Non è un caso. Zanoni, 55 anni, è partito da Verona, dove può ancora contare su decine di affezionati clienti. Attorno al suo studio ruotano numerose società, a volte con base nei paradisi fiscali. E' il caso della Glenburn overseas trading di Gibilterra, che possiede una partecipazione nella Pacifico srl, di recente trasferita al sole delle British Virgin Islands. Quando capita, l'attivissimo professionista non disdegna di accettare incarichi nei consigli di amministrazione delle società legate ai suoi clienti. Dal 2003 fino al marzo del 2006 lo troviamo per esempio tra gli amministratori della Banca Mb insieme al conte Colleoni.

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ieri la Consob comunica che MUISCA, che tramite Muscade con sede in Madeira aveva oltre il 3% di alerion e oltre il 2% di industria e innovazione ( legata a doppio filo ad alerion) sarebbe uscita con data 4/6/2012 sia da alerion che da ind e innovazione...


MA OLTRE A MUSCADE ,.,,IN ALERION C'E ANCHE UNA CERTA ALADAR,la cui partecipazione è tramite Lowlands altra soc con sede in Madeira..


le due societa'
muscade comercio internacional lda
lowlands serviços e comercio internacional lda

entrambe con sede in madeira, regione autonoma portoghese, sono comunque da allegare al conte gastone colleoni??????????, che gia' aveva societa' in madeira.

Muscade - Comércio Internacional, Unipessoal Lda
http://www.gov-madeira.pt/joram/4serie/Ano%20de%202005/IVSerie-053-2005-6-14Supl.pdf

c’è anche Lowlands

ora Muisca SA deteneva partecipazione pattizia in Alerion e Industria e Innovazione tramite Muscade
e Aladar S.A. detiene tramite Lowlands

sia Lowlands che Muscade hanno sede nell’isola di Madeira. Portogallo.

muscade
NIF
511174608

CAE
46900

Início de Actividade

Entidade
Muscade - Comércio Internacional, Unipessoal Lda

Nome comercial
Muscade - Comércio Internacional, Unipessoal Lda

Morada
Avenida Infante, 50

Localidade
Funchal

Código Postal
9000-015 FUNCHAL

Distrito
Ilha da Madeira

Concelho
Funchal

Freguesia


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Actividade
Comércio por Grosso e a Retalho

Categoria
Comércio por Grosso Não Especializado

tali dati erano del 2005.

ad oggi non è dato di sapere se Muisca S.A. appartiene ,tramite Muscade e quindi tramite la lux Macete,o meno a Colleoni.perchè nel frattempo potrebbero essersi compiuti passaggi societari…

cmq:
LOWLANDS - COMÉRCIO INTERNCIONAL
E SERVIÇOS, LDA.
Número de matrícula: 07108;
Número de identificação de pessoa colectiva: 511245564;
Data do depósito: 2005/05/23
Maria de Fátima Pereira dos Reis Coelho, Conservadora:
Certifica que foram depositados os documentos relativos à prestação de
contas do ano de 2004.
Funchal, 24 de Maio de 2005.
ACONSERVADORA, Assinatura ilegível


MUSCADE - COMÉRCIO INTERNCIONAL, LDA.
Número de matrícula: 06811;
Número de identificação de pessoa colectiva: 511174608;
Data do depósito: 2005/05/25
Maria de Fátima Pereira dos Reis Coelho, Conservadora:
Certifica que foram depositados os documentos relativos à prestação de
contas do ano de 2004.
Funchal, 30 de Maio de 2005.
ACONSERVADORA, Assinatura ilegível

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sia muisca che aladar nell ottobre del 2008 , quando da giugno del 2008 a ottobre del 2008 il titolo passo da 0.747 euro a 0.445 euro,inspiegabilmente in pochi mesi, esse incrementarono la partecipazione...fatto..comprensibile..perchè da li a poco poi ci fu la notizia di entrata di f2i a 0.92 euro..con vendita di quote riservate ai pattisti a 0.92 a f2i..e fra questi pattisti sia aladar che muisca vi erano e cedettero a 0.92..in parte..come tutti i soci pattizi di alerion..nel 2008... mentre il parco buoi era è e sarà qui..
 
Si celebra oggi, venerdì 15 giugno, in tutta Europa ed anche nel nostro Paese la Giornata Mondiale del Vento, una campagna internazionale di sensibilizzazione volta a promuovere l'energia eolica, fonte pulita ed inesauribile, e tutte le altre fonti energetiche alternative in grado di distaccare le nazioni dalla dipendenza dalle fonti fossili non rinnovabili.
Nel 2011 l'eolico in Italia ha garantit...o la produzione di oltre 10 TWh di energia pulita ed in base ad un dossier emerge come negli ultimi mesi la crescita del settore dell'eolico sia stata continua. Essa avrebbe toccato il proprio picco massimo nel dicembre 2011, raggiungendo quota 9%. Di fronte a tali dati risulta quindi opportuno diffondere una maggiore informazione relativamente all'eolico anche a livello della cittadinanza, ed è proprio questo uno degli obiettivi che la Giornata Mondiale del Vento si pone.
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a munnezza da gente...
oggi in borsa scadenza mensile opzioni,premi,derivati, in tutto il mondo, e da ieri pomeriggio come d'incanto le cose si mettono bene..Ancora una volta SONO I DERIVATI(9 VOLTE IL PIL MONDIALE E 19 VOLTE TUTTA LA CAPITALIZZ DELLE BORSE MONDIALI) che vanno TASSATI,CONTROLLATI,MONITORATI perchè finche sono IN MILIARDI DI DOLLARI di gran lunga superiori agli interventi di FMI ,decidono loro dove devono andare i mercati.IL PROBLEMA E LA SOLUZIONE SONO POLITICI.NON ECONOMICI

sempre kivemmuortennù
 
kivemmuortennn

il 2013 è certo che in italia ci saranne elezioni politiche.nel 2013 è certo che qualunque sia il governo ci sarà una maggiore attenzione verso le energie pulite dopo l'epoca berlusconiana pro petrolio e gas e dopo che dal 1992 una grossa parte della bolletta va ancora alle raffinerie. Tra le società quotate attuali in italia solo ALERION è quasi 100%EOLICO E 100% CMQ è energia pulita.L'uscita di soci scomodi abbinata alla presenza di f2i fondo italiano per le infrastrutture quale suo primo socio fa ben sperare. Sarà una lotta contro il tempo PER NON FARLA OPARE. Spetta al Mercato e ai piccoli azionisti farla conoscere per evitare l'opa a 4 soldi.Ci riusciremo?? CI PROVIAMO.
 
La vittoria dei moderati provoca effetti immediati sui mercati e la reazione positiva della Casa Bianca e dell'Eurogruppo: "La troika verrà a fare il punto col nuovo esecutivo sul piano di salvataggio"

kive stram muorten
 
a munnezza da gente...
oggi in borsa scadenza mensile opzioni,premi,derivati, in tutto il mondo, e da ieri pomeriggio come d'incanto le cose si mettono bene..Ancora una volta SONO I DERIVATI(9 VOLTE IL PIL MONDIALE E 19 VOLTE TUTTA LA CAPITALIZZ DELLE BORSE MONDIALI) che vanno TASSATI,CONTROLLATI,MONITORATI perchè finche sono IN MILIARDI DI DOLLARI di gran lunga superiori agli interventi di FMI ,decidono loro dove devono andare i mercati.IL PROBLEMA E LA SOLUZIONE SONO POLITICI.NON ECONOMICI

sempre kivemmuortennù

Direi che dovrebbero essere aboliti .... i meccanismi di "valutazione-quotazione" di un'azienda anche in borsa dovrebbero avere come base il Patrimonio Netto.

Ormai tutti ci facciamo regare dalle macchinette ... quando in realtà la borsa dovrebbe essere uno specchio trasparente dell'economia reale ...
 
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