Il Gabrielli, nel suo dizionario bivolume, dice questo:
Citazione:
Essendo nell’uso di molto attenuato il valore di superl., si incontra a volte anche il superl. relativo il piú acèrrimo: Il mio piú acerrimo nemico (Pirandello); ma non si direbbe mai ‘il piú acríssimo’.
Un altro esempio letterario:
Ognuno sa che il conte Guicciardi fu il più acerrimo impugnatore del progetto del duca Melzi... (Rovani, Cento anni, Libro 17, 3.)
Né Pirandello né Rovani ignoravano la grammatica; ma, come dice il Gabrielli, s’è indebolita la coscienza del valore originario di superlativo (anche perché quelli in -èrrimo sono pochi). Non griderei l’anatema...