"ANDRA' TUTTO BENE" E' GIA' STATO DETTO?

Poi chiedetevi perchè i positivi aumentano.....ahahahahahah

«Arrivano notizie di tanti profughi ucraini arrivati in Italia e positivi, molti sono nei Covid hotel.

Dobbiamo fare attenzione a queste situazione per evitare focolai di ritorno con nuove varianti.

Non possiamo permettercelo queste persone vanno vaccinate, tamponate con controlli costanti,

ma soprattutto è necessario il sequenziamento dei tamponi per verificare la presenza di nuove varianti».
 
Questa è la giustizia in Italia.
Qualcuno l'illecito l'ha commesso, ma ........tutto ok.

Assolto per non aver commesso il fatto: questa la sentenza pronunciata nel primo pomeriggio di oggi
dal giudice monocratico ......nei confronti di..........., classe 1970, titolare dell'........... .

Si ricorderà che nel 2019 l'attività era stata destinataria di un'interdittiva antimafia firmata dall'allora prefetto e poi reiterata due anni dopo dal dr. ..........
(questa volta nel mirino del provvedimento era l'impresa individuale ........., ancora riconducibile alla famiglia ........, ritenuta affiliata alla cosca .........).

Oggi ......., genero del boss ........., era chiamato a rispondere dell'accusa di aver infranto
il Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione legislativa.
In pratica gli veniva contestato di aver mentito, al momento dell'istituzione della società con sede a ......,
in merito alla propria fedina penale non del tutto intonsa.
Motivo per cui l'impresa aveva dovuto abbassare le serrande.

Unico testimone sentito nel corso dell'udienza odierna è stato il comandante della Polizia Locale .........,
che aveva riscontrato incongurenze tra le attestazioni contenute nella SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività)
inoltrata al Comune nel luglio 2019 e il casellario giudiziale dell'imputato.

Nonostante si fosse dichiarato incensurato, infatti, .......risultava condannato in via definitiva nel 2017 per traffico di droga.

Ha giocato in favore del ........., come sottolineato dall'avvocato ......e confermato dal comandante della PL,
il fatto che la SCIA fosse stata in realtà presentata allo sportello dal commercialista dell'imprenditore
(peraltro senza presentare alcuna procura).


Invana la richiesta del Vpo ........di introdurre come testimone il commercialista:

per il giudice ........ l'istruttoria è stata esaustiva.


Ha chiesto un anno e 7 mesi di reclusione il Vice Procuratore Onorario perchè
“è ovvio che il commercialista ha compilato la SCIA in nome e per conto del suo cliente”;

l'avvocato ........ha invece portato avanti la propria tesi pro assoluzione :
“è pacifico che quella SCIA non è stata inoltrata da ........... Nessuno ha provato che sia stato lui a commettere il falso”.



Una breve camera di consiglio e il giudice ha mandato assolto l'imputato.
 
Questo articolo è dedicato ai "boccaloni" che credono ad occhi chiusi.
Bigotti catto-comunisti ? Forse anche.

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Una foto che ha fatto il giro del mondo, eletta a ennesima istantanea-simbolo della guerra in Ucraina.

Un uomo steso a terra, senza vita, ai suoi piedi un anziano, sullo sfondo altri corpi esanimi, tra le macerie.

Lo scatto è stato pubblicato sul quotidiano La Stampa e ha fatto subito il giro del mondo,
accompagnato dai commenti accorati degli utenti e dalle richieste di fermare la guerra.

Soltanto qualche ora dopo, però, si è scoperto che la realtà era ben diversa da quella raccontata.

La Stampa non ha infatti accompagnato alla foto alcuna didascalia,
posizionandola però vicino a un occhiello rosso in cui si leggeva:

“I russi tengono in ostaggio 400 persone nell’ospedale di Mariupol. Nuova offensiva sulla capitale.
Zelensky: non entreremo nella Nato. Uccisi altri due reporter”.

Facile, dunque, dedurre dalla pagina come i cadaveri nell’immagine siano persone di nazionalità ucraine vittime dei bombardamenti russi.

L’istantanea, in realtà, sarebbe stata scattata a Donetsk, capitale della Repubblica popolare controllata da anni dai separatisti filorussi.


La Stampa sarebbe infatti incappata nel clamoroso "errore"(ahahahahah)

di mostrare la foto di una strage compiuta sugli ucraini per denunciare gli orrori della Russia.


Uno sbaglio che però non ha mancato di scatenare feroci polemiche.

A denunciare l’accaduto è stato l’ex sindaco di Torino Angelo d’Orsi,
che ha inviato una durissima lettera al quotidiano e al suo direttore Massimo Giannini.


“È stato toccato il fondo della disonestà intellettuale – si legge nella lettera di d’Orsi –

un’immagine relativa alla strage compiuta due giorni fa dalle truppe governative di Kiev

ai danni dei civili di Donetsk viene presentata in modo che il pubblico pensi che siano stati dei russi cattivi”.



Tutti gli indizi lasciano pensare che a sparare il missile incriminato,

che ha causato la strage immortalata nello scatto finito sulla Stampa,

siano stati militari ucraini.
 
Ahahahahahahah oggi mi tocca ridere a crepapelle.
Per fortuna che abbiamo "il migliore" al governo.

Piattaforme completamente spente,

che potrebbero estrarre gas più che mai prezioso, in questo momento storico, ma non lo fanno.

Al largo del Mar Adriatico.

Ma in generale sparse lungo tutto il perimetro dello Stivale, dalla Romagna alla laguna di Venenzia, passando per le Marche e per l’Abruzzo.

Strutture che tornerebbero utilissime in questo momento. E che però continuano a non funzionare.


Come raccontato dal giornalista Tommaso Mattei in un servizio andato in onda durante il programma Fuori dal Coro,

in Italia ci sono “752 pozzi di estrazione del gas completamente inattivi su un totale di 1.298 punti di estrazione”.

Le immagini hanno mostrato tante strutture spente, inoperose.
Come la “Fabrizia 1” davanti San Benedetto del Tronto,
in un’area classificata dal ministero della Transizione Ecologica come “pozzo produttivo non erogante”.


Il gas, quindi, in quel punto ci sarebbe. Ma non viene estratto.
Rimane lì, mentre il nostro Paese continua a importarne grandi quantità a caro prezzo.

“Impensabile che in un Paese come l’Italia possa accadere questo”
è stato il commento di Michelangelo Tortorella, CEO di DG Impianti.

Nel 2000 nel Mar Adriatico si estraevano 17 miliardi di metri cubi di gas,

oggi solo 800 milioni. Il 95% in meno.


“La peggior condizione possibile per noi” ha spiegato ancora Tortorella.


Sempre nell’Adriatico, Fuori dal Coro ha mostrato un’altra piattarforma, la Davide.

E anche in questo caso, dando un’occhiata ai dati offerti dal ministero della Transizione Ecologica,
si scopre che i pozzi produttivi non eroganti sono ben 4.

Secondo Oscar Guerra, amministratore delegato di Rossetti Marino spa,
“di gas ce ne sarebbe ancora parecchio, circa 140 miliardi di metri cubi di gas ancora presenti in Italia”.

E così ci ritroviamo a importare il 94% di questa risorsa, pagandola 70 centesimi al metro cubo.

Il nostro ci costerebbe soltanto 5 centesimi.
 
Ops porca sidella. Un'altra buffonata ?

Ricordate la storia di Rosanna Spatari?

La titolare della famosa «Torteria» di Chivasso, al centro delle polemiche
per aver ripetutamente “disobbedito” rifiutandosi di chiudere il suo negozio
quando il Piemonte era in zona rossa o arancione,
diventando punto di riferimento per i cosiddetti no vax.

Bene, ha vinto lei.

Sì, ieri la signora Spatari ha vinto il suo ricorso in Cassazione.

Non ne troverete notizia da altre parti.



Ne ha parlato però La Verità, raccontando di come i giudici abbiano stabilito che la signora non ha commesso il reato di
«inosservanza dei provvedimenti dell’autorità», come si legge nella sentenza con cui la Cassazione ha annullato,
senza rinvio, la conferma del sequestro preventivo da parte del Tribunale del riesame di Torino.



Come scrive Sarina Biraghi, “secondo la Suprema Corte il fatto non è previsto dalla legge come reato
con riferimento all’articolo 650 del codice penale. In sostanza la Spatari aveva sì violato le misure «anti Covid» in vigore in quel periodo,
ma si trattava di violazioni non al Codice penale, come invece si affermava nel primo decreto governativo del 23 febbraio 2020,
ma di sanzioni amministrative, come ben specificato nel decreto del 25 marzo 2020,
dove erano state depenalizzate a sanzioni amministrative e, al massimo, ad una chiusura fino ad un massimo di 30 giorni.
Il sequestro della «Torteria» era stato effettuato dopo che la titolare, considerata una pasionaria no vax,
non aveva osservato il verbale di chiusura per 5 giorni emesso dai carabinieri il 27 gennaio 2021,
l’ingiunzione del prefetto, le richieste di presentazione al comando della polizia locale di Chivasso il 29 gennaio e il 3 marzo 2021”.

Insomma Rosanna non ha commesso alcun reato quando nei mesi del lockdown nella sua «Torteria»
si ritrovavano i no vax che rifiutavano le disposizioni anti-pandemia.

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Ma quella della signora Spatari non è la sola vittoria contro le misure antidemocratiche del governo.

A Palermo la Procura ha chiuso le indagini sui dati Covid falsi che sarebbero stati comunicati dalla Regione Sicilia al ministero della Salute in piena pandemia.
 
La Speranza non muore mai.......

Il Ministro della Salute vorrebbe introdurre una “quota di contagi” nel prossimo decreto covid.

Una mossa per tenere in stand-by le attuali limitazioni.

Questa, infatti, permetterebbe di tornare alla libertà solo a patto di non superare una soglia prestabilita.



Il Consiglio dei Ministri dovrebbe dare nella giornata di oggi, il via libera alla roadmap sulle riaperture.

Dovrebbe, perché le ultime indiscrezioni parlano di un Roberto Speranza in piena crisi esistenziale.

Colto da una fulminante paranoia fobica sulla libertà,
il tenace ministro sembra non essere intenzionato a restituire agli italiani il tanto agognato ritorno alla normalità,
per quanto possa essere definito normale il periodo che stiamo vivendo.

«I contagi aumentano!»,
sarebbe questa la motivazione addotta da Speranza e dai suoi fidi consiglieri – Ricciardi in prima linea –
nel tentativo di dare un colpo di coda contro le riaperture,
incurante del fatto di essere in totale controtendenza rispetto alle opinioni della comunità scientifica mondiale
ed ai provvedimenti governativi di tutto il resto del mondo, il quale invece si accinge a togliere le ultime restrizioni rimaste.


Preso dall’agitazione, il titolare della Salute, sarebbe pronto a puntare su un piano B
per lasciarsi aperta la possibilità di richiudere:

una “clausola di salvaguardia” sul numero dei contagi, utile per bloccare la road map,
tornando a rinchiudere i casa gli italiani se la situazione dovesse peggiorare.

Proprio così, ci sarebbe una discussione in corso su questo punto.

Speriamo possano arrivare novità a breve, visto e considerato che è passato un mese
da quando Mario Draghi promise che la road map per la ripartenza sarebbe stata stilata “al più presto“, cercando di “aprire più possibile“.
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Può l’mRNA virale, contenuto nei vaccini Pfizer e Moderna,

inserirsi nel DNA delle persone che si sono sottoposte alla vaccinazione?

Secondo uno studio condotto in Svezia,

presso il Dipartimento di Scienza Cliniche della Lund University di Malmö,

la risposta sarebbe sì.




LINK ALL’ARTICOLO



Già il titolo dell’articolo dovrebbe far saltare sulla sedia i sacerdoti della scienza nostrani:

“Intracellular Reverse Transcription of Pfizer BioNTech COVID-19 mRNA Vaccine BNT162b2 In Vitro in Human Liver Cell Line”
che tradotto significa “Retrotrascrizione intracellulare di BNT162b2, vaccino COVID-19, Pfizer BioNTech a mRNA, in vitro in linee di cellule di fegato umano”.


Nello studio svedese, è stato studiato l’effetto in vitro, del vaccino anti covid Pfizer/BioNTech,
su una linea cellulare di fegato umano identificate con la sigla Huh7.


Gli scienziati hanno appurato che le cellule epatiche hanno assorbito il vaccino Pfizer/BioNTech in circa sei ore.
Lo studio svedese ha soprattutto dimostrato, in vitro, l’azione genica del vaccino.

Si è infatti, constatato che esiste una trascrittasi inversa endogena delle cellule umane (LINEA -1)
che trascrive l’RNA messaggero, introdotto con il vaccino Pfizer/BioNTech.

Almeno in vitro, l’mRNA del vaccino non si limiterebbe a essere “tradotto” per dare la proteina spike, così come assicurato dai produttori.



Volendo approfondire, nello studio riportato nel link, le cellule Huh7 sono state esposte a BNT162b2
e successivamente è stato effettuato il test PCR quantitativo, sull’RNA estratto dalle cellule epatiche inoculate.

Sono stati rilevati elevati livelli di BNT162b2 nelle cellule epatiche Huh7 (quindi le cellule epatiche hanno “incorporato” l’mRNA del vaccino).


Sono stati rilevati cambiamenti nell’espressione genica dell’elemento nucleare LINE-1 (long interspersed nuclear element-1).

In parole povere, è stato più “letto” il frammento di DNA che viene utilizzato come stampo per la sintesi della trascrittasi.


L’Immunoistochimica su cellule Huh7 trattate con BNT162b2, ha indicato un aumento della distribuzione di LINE-1,
la trascrittasi inversa nel nucleo, cioè l’enzima che retro-trascrive l’RNA contenuto nel vaccino.


La PCR su DNA genomico di cellule Huh7 esposte a BNT162b2
ha amplificato la sequenza di DNA unica per BNT162b2, cioè quella “copiata” (retro-trascritta) dall’RNA.



Per capire meglio la valenza rivoluzionaria dello studio, dobbiamo fare un passo indietro al 1958,
quando il premio Nobel Francis Crick (scopritore insieme a James D. Watson e Maurice Wilkins, della struttura a doppia elica del DNA)
formulò Il dogma centrale della biologia molecolare.


Secondo tale dogma, in biologia molecolare, il flusso dell’informazione genetica è preciso e monodirezionale:
il DNA veniva trascritto in RNA e quest’ultimo era “tradotto” in proteine che sono gli “operai” del nostro intero metabolismo.
Un percorso inverso non sarebbe stato possibile



Allo stato attuale, il “dogma centrale” può quindi essere considerato come una rassegna dei principali meccanismi alla base dell’espressione genica,
in quanto nel tempo sono stati scoperti altri meccanismi biologici che espandono la descrizione iniziale.


Uno di questi “Aggiornamenti del “dogma” può essere considerato la retrotrascrizione dei retrovirus a RNA, quali appunto l’HIV e il COVID 19.


I retrovirus conservano infatti, la propria informazione genetica sotto forma di RNA

e riescono a moltiplicarsi nell’ospite infettato (in questo caso uomo),

attraverso la replicazione che prevede la retrotrascrizione(o trascrizione inversa) da parte di particolari enzimi,

dell’RNA virale in DNA, il quale andrà poi a integrarsi nel genoma (insieme di geni contenenti informazioni genetiche) dell’ospite.



L’enzima responsabile della sintesi (retrotrascrizione) di una molecola di DNA a partire da RNA
è chiamatotrascrittasi inversa e deve il nome proprio al fatto che è in grado di compiere il passaggio inverso
rispetto agli altri enzimi responsabili della trascrizione.


La retrotrascrizione però non è ristretta solo ai virus.

Gli scienziati infatti hanno individuato sequenze di DNA, dette
retrotrasposoni,

che si replicano attraverso una retrotrascrizione dell’RNA.


Una di queste trascrittasi inverse è appunto quella identificata nello studio in questione.



Nel caso dei vaccini a mRNA si è dato per scontato che la retrotrascrizione dell’RNA fosse molto improbabile se non addirittura impossibile.


Si è preso quindi per buono il “dogma” del 1958 e si è dato per scontato che l’RNA messaggero
non potesse essere retrotrascritto in DNA e di conseguenza, non potesse inserirsi nel genoma umano.


Questo “dogma” però è stato smentito dallo studio svedese sulle cellule epatiche umane
che, contrariamente a quanto asserito finora, sono dotate di una trascrittasi inversa
(
Il retrotrasposone autonomo umano LINE-1) e quindi riescono a retro-trascrivere l’mRNA del vaccino Pfizer BioNTech, in DNA.


Purtroppo, data la gravità della pandemia e l’urgenza di avere a disposizione vaccini per combattere il coronavirus che aveva messo in ginocchio il mondo,
i vaccini contro il covid 19 sono stati messi in commercio in Emergenza,
senza essere sottoposti a prove di genotossicità (oltre che di tossicità a medio e lungo termine).



Ancora oggi, sui siti istituzionali, si legge che i vaccini Moderna e Pfizer/BioNTech sono sicuri
perché l’mRNA somministrato con la vaccinazione non può penetrare nel nucleo cellulare
e da qui innestarsi nel patrimonio genetico umano (DNA/geni).

Tale supposizione ha anche appoggiato scientificamente le campagne di vaccinazione di massa,
fornendo anche i presupposti di “innocuità” necessari per l’imposizione dell’obbligo vaccinale.



Oggi, anche alla luce di queste nuove e preoccupanti acquisizioni,

è giusto porsi delle domande sulla sicurezza di questi vaccini genici?


È forse giunto il tempo di avviare studi scientifici indipendenti,

sia sull’efficacia che la sicurezza di questi nuovi vaccini?


È giusto usare il principio della precauzione per tutti e soprattutto nelle fasce d’età pediatriche e giovanili

(sotto i 40 anni) che sono quelle meno esposte agli effetti gravi della malattia da covid 19?
 

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