Ugo
Nuovo forumer
ricpast,
pur vivendo tra le caverne,
sono in mezzo a due banche agguerritissime e... solidissime,
di cui conosco anche "le filosofie" portanti.
Esistono da oltre un secolo così come altre banche italiane ancor più vecchie.
Guadagnano anche grazie al correntista medio ed ai suoi grossi depositi, a cui riconoscono ben poco.
Il pronto-prestito al privato non l'ho mai visto in alcuna brochure d'agenzia.
Probabilmente non è nella loro "filosofia" e comunque sarebbe una piccola parte della loro attività, come credo lo sia di tutte le banche in generale.
Ora che una società quotata in borsa abbia il suo Core Business nel Pronto Prestito (è il secondo nome della società stessa), mi pone delle domande a cui non so rispondere e per questo chiedevo una vostra visione che non sia ristretta come la mia,
ma per ora ho letto solo della spicciola ironia, che spero di alimentare elencando le domande.
1-Apulia è una società di benefattori che fanno credito a tutti i poveracci che non lo hanno ottenuto dai cattivoni della propria banca?
2-Le banche nazionali sono così fesse da non aver capito che c'è un mercato, tale da creare società da Piazza Affari, che potevano ben gestire con loro organizzazioni?
3-L'investitore in Apulia, spera che le pluisvalenze derivino dai margini del credito di questa "nuova" attività, o spera che ci sia sempre più gente ce ha bisogno di denaro pronto cassa?
4-Le banche nazionali non si sono accorte di questo "nuovo mercato"?
5-Quando il titolo Apulia perde molti punti percentuali, significa che i clienti non pagano,
che i clienti sono pochi o che la strategia aziendale non è azzeccata?
pur vivendo tra le caverne,
sono in mezzo a due banche agguerritissime e... solidissime,
di cui conosco anche "le filosofie" portanti.
Esistono da oltre un secolo così come altre banche italiane ancor più vecchie.
Guadagnano anche grazie al correntista medio ed ai suoi grossi depositi, a cui riconoscono ben poco.
Il pronto-prestito al privato non l'ho mai visto in alcuna brochure d'agenzia.
Probabilmente non è nella loro "filosofia" e comunque sarebbe una piccola parte della loro attività, come credo lo sia di tutte le banche in generale.
Ora che una società quotata in borsa abbia il suo Core Business nel Pronto Prestito (è il secondo nome della società stessa), mi pone delle domande a cui non so rispondere e per questo chiedevo una vostra visione che non sia ristretta come la mia,
ma per ora ho letto solo della spicciola ironia, che spero di alimentare elencando le domande.
1-Apulia è una società di benefattori che fanno credito a tutti i poveracci che non lo hanno ottenuto dai cattivoni della propria banca?
2-Le banche nazionali sono così fesse da non aver capito che c'è un mercato, tale da creare società da Piazza Affari, che potevano ben gestire con loro organizzazioni?
3-L'investitore in Apulia, spera che le pluisvalenze derivino dai margini del credito di questa "nuova" attività, o spera che ci sia sempre più gente ce ha bisogno di denaro pronto cassa?
4-Le banche nazionali non si sono accorte di questo "nuovo mercato"?
5-Quando il titolo Apulia perde molti punti percentuali, significa che i clienti non pagano,
che i clienti sono pochi o che la strategia aziendale non è azzeccata?