Sono cristiano vegetariano, non sono un mangiapreti, anzi ammiro molti preti anche se ovviamente non tutti.
Devo però dire che avrei molto da spiegare sul mio essere cristiano e su cosa voglia dire essere cristiani.
Diciamo che essere cristiani oggi è come essere samurai, duri e puri, senza mezze misure, con le palle quadrate, liberi da molte schiavitu'. E vegetariani, perchè non si può essere cristiani e mangiare altri esseri viventi, è una aberrazione dettata dal vero padrone della nostra vita: la gola. E pur di soddisfare la propria gola si vanno a cercare tutte le scusanti possibili, a partire da quella del vecchio testamento che dice che il mondo è stato creato per noi e per disporne, mettendo invece in secondo piano l'elemento essenziale di un vero cristiano, ovvero la consapevolezza che, uomini ed animali, essendo figli dello stesso creatore, sono fratelli di primo grado e sono legati da un vincolo d'amore.
Cristiani (veri) e samurai si somigliano molto piu di quel che si pensa comunemente. Si differenziano sul concetto di onore (o amor proprio), che per un cristiano è poco importante in quanto è l'amore per il prossimo a dover essere al primo posto, e sull'uso delle armi, che comunque non era cosi frequente per un samurai.
Quindi
quando Ignatius dice che ho la katana nel fodero non ci va molto lontano.