Titoli di Stato area non Euro ARGENTINA obbligazioni e tango bond (6 lettori)

tommy271

Forumer storico
FINANZAS Y MERCADOS

Exportar por u$s 100.000 millones, la solución del vice del BCRA para resolver los problemas económicos de la Argentina

Sergio Woyecheszen consideró que si el país aumentara sus exportaciones en u$s 30.000 millones cada año, "los problemas de la macroeconomía estarían resueltos". También consideró "incumplible" el acuerdo que el país firmó con el FMI en 2018.



Woyecheszen proyectó que este año, la Argentina "va a exportar por arriba de u$s 72.000 millones". Sin embargo, también precisó que las importaciones para la producción local representan u$s 60.000 millones y por ello es que consideró que el acuerdo con el FMI firmado en 2018 "en los términos en que está planteado, es incumplible".

El vicepresidente del BCRA expresó además que "los problemas económicos de la Argentina se resuelven con más estructura productiva, con más empleo y sosteniendo los niveles de actividad económica y la estabilidad cambiaria, además de recuperar el mercado local de deuda, para reconstruir la moneda y que esto dure muchos años".
 

breni

Forumer attivo
Nelle tue riflessioni, condivisibili, manca però un pensiero su come andranno nei prossimi mesi/anni bilanci ed economia.
Al momento pare tutto piuttosto ben incanalato (vedi anche il rally di queste settimane della borsa) anche se le aspettative a Buenos Aires hanno spesso cambiato repentinamente direzione.
C'è poi la variante dollaro, decisiva nella sostenibilità dei conti.

Insomma l'investimento resta speculativo al massimo rischio, con gravi problematiche a partire dal 2024/2025.
Resta solo da valutare se il prezzo dell'acquisto è giusto.

è che per informarsi sulla situazione economica in maniera precisa serve tempo. Però sì, alcuni dati sul surplus commerciale sono incoraggianti e potrebbero anche riuscire ad accumulare le riserve valutarie per i pagamenti nel 2024-2025 e seguenti, una strada però piuttosto stretta: il debito con l'imf è consistente, ed anche rateizzato in molti anni, qualche mld ogni tanto lo dovranno tirar fuori. Chi governerà nel 2024 in argentina, ammesso (e sarei abbastanza ottimista su questo) arrivi al governo con la concreta possibilità materiale di pagare (riserve valutarie ed oneri sostenibili con l'imf), sarà obbligato a scelte impopolari per evitare una nuova ristrutturazione. Vi sarà la volontà di farle? Forse; più realisticamente si cercherà un nuovo accordo coi bondisti.

Nel breve credo svaluteranno progressivamente dopo le elezioni di novembre per tornare ad accumulare riserve valutare. Sono operazioni non prive di rischio con una inflazione elevatissima e restrizioni sui movimenti di capitali: se i cittadini corrono a ritirare pesos per poter comprare dollari (anche ai prezzi del mercato nero) viene fuori un disastro. Però se tramite investimenti in borsa od obbligazioni interne in pesos gli argentini ottengono rendimenti non troppo lontani dall'inflazione, difficilmente si avrà corsa agli sportelli.
In sostanza a me pare che alcuni allarmi su possibili corse agli sportelli e disastri possano esser eccessivi, però insomma, certamente in quella situazione tesa potrebbe anche accadere. Bisognerebbe esser lì e capir meglio la situazione.
Ad occhio, visti i dati sugli acquisti di dollari della bc degli ultimi mesi (a parte le ultime settimane), possono tranquillamente gestire una progressiva svalutazione senza far disastri e tornare ad accumular dollari.
Si vedrà poi quanto dura la ripresa economica, per ora si esce da una crisi profondissima (covid+default) ed i dati son buoni, ma questo vale per molti paesi.
In sostanza mi pare che una 993 a 35.5 rifletta abbastanza bene la situazione: modesto rischio di disastro imminente e possibilità di incassar alcune cedole, ma notevole rischio di ristrutturazione terminato il mandato dell'attuale presidente
 

breni

Forumer attivo
Nelle tue riflessioni, condivisibili, manca però un pensiero su come andranno nei prossimi mesi/anni bilanci ed economia.
Al momento pare tutto piuttosto ben incanalato (vedi anche il rally di queste settimane della borsa) anche se le aspettative a Buenos Aires hanno spesso cambiato repentinamente direzione.
C'è poi la variante dollaro, decisiva nella sostenibilità dei conti.

Insomma l'investimento resta speculativo al massimo rischio, con gravi problematiche a partire dal 2024/2025.
Resta solo da valutare se il prezzo dell'acquisto è giusto.

è che per informarsi sulla situazione economica in maniera precisa serve tempo. Però sì, alcuni dati sul surplus commerciale sono incoraggianti e potrebbero anche riuscire ad accumulare le riserve valutarie per i pagamenti nel 2024-2025 e seguenti, una strada però piuttosto stretta: il debito con l'imf è consistente, ed anche rateizzato in molti anni, qualche mld ogni tanto lo dovranno tirar fuori. Chi governerà nel 2024 in argentina, ammesso (e sarei abbastanza ottimista su questo) arrivi al governo con la concreta possibilità materiale di pagare (riserve valutarie ed oneri sostenibili con l'imf), sarà obbligato a scelte impopolari per evitare una nuova ristrutturazione. Vi sarà la volontà di farle? Forse; più realisticamente si cercherà un nuovo accordo coi bondisti.

Nel breve credo svaluteranno leggermente ,ma senza eccessi, dopo le elezioni di novembre per incrementare maggiormente le riserve valutarie. Sono operazioni non prive di rischio con una inflazione elevatissima e restrizioni sui movimenti di capitali: se i cittadini corrono agli sportelli a ritirare pesos per poter comprare dollari (anche ai prezzi del mercato nero) viene fuori un disastro. Però se tramite investimenti in borsa od obbligazioni interne in pesos gli argentini ottengono rendimenti non troppo lontani dall'inflazione, difficilmente si avrà corsa agli sportelli. E certamente al governo non vi sono degli sprovveduti completi, perlomeno non tutti; difficile commettano errori eclatanti e del tutto disastrosi.
In sostanza a me pare che alcuni allarmi su possibili corse agli sportelli e disastri possano esser eccessivi, però insomma, certamente in quella situazione tesa potrebbe anche accadere. Bisognerebbe esser lì e capir meglio la situazione.
Ad occhio, visti i dati sugli acquisti di dollari della bc degli ultimi mesi (a parte le ultime settimane), possono tranquillamente gestire una progressiva e leggera svalutazione senza far disastri e favorire un maggior accumulo di riserve in dollari.
Si vedrà poi quanto dura la ripresa economica, per ora si esce da una crisi profondissima (covid+default) ed i dati son buoni, tra 6 mesi si vedrà; ma questo vale per molti paesi.
In sostanza mi pare che una 993 a 35.5 rifletta abbastanza bene la situazione: modesto rischio di disastro imminente e possibilità di incassar alcune cedole, ma notevole rischio di ristrutturazione terminato il mandato dell'attuale presidente
 
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tommy271

Forumer storico
è che per informarsi sulla situazione economica in maniera precisa serve tempo. Però sì, alcuni dati sul surplus commerciale sono incoraggianti e potrebbero anche riuscire ad accumulare le riserve valutarie per i pagamenti nel 2024-2025 e seguenti, una strada però piuttosto stretta: il debito con l'imf è consistente, ed anche rateizzato in molti anni, qualche mld ogni tanto lo dovranno tirar fuori. Chi governerà nel 2024 in argentina, ammesso (e sarei abbastanza ottimista su questo) arrivi al governo con la concreta possibilità materiale di pagare (riserve valutarie ed oneri sostenibili con l'imf), sarà obbligato a scelte impopolari per evitare una nuova ristrutturazione. Vi sarà la volontà di farle? Forse; più realisticamente si cercherà un nuovo accordo coi bondisti.

Nel breve credo svaluteranno leggermente ,ma senza eccessi, dopo le elezioni di novembre per incrementare maggiormente le riserve valutarie. Sono operazioni non prive di rischio con una inflazione elevatissima e restrizioni sui movimenti di capitali: se i cittadini corrono agli sportelli a ritirare pesos per poter comprare dollari (anche ai prezzi del mercato nero) viene fuori un disastro. Però se tramite investimenti in borsa od obbligazioni interne in pesos gli argentini ottengono rendimenti non troppo lontani dall'inflazione, difficilmente si avrà corsa agli sportelli. E certamente al governo non vi sono degli sprovveduti completi, perlomeno non tutti; difficile commettano errori eclatanti e del tutto disastrosi.
In sostanza a me pare che alcuni allarmi su possibili corse agli sportelli e disastri possano esser eccessivi, però insomma, certamente in quella situazione tesa potrebbe anche accadere. Bisognerebbe esser lì e capir meglio la situazione.
Ad occhio, visti i dati sugli acquisti di dollari della bc degli ultimi mesi (a parte le ultime settimane), possono tranquillamente gestire una progressiva e leggera svalutazione senza far disastri e favorire un maggior accumulo di riserve in dollari.
Si vedrà poi quanto dura la ripresa economica, per ora si esce da una crisi profondissima (covid+default) ed i dati son buoni, tra 6 mesi si vedrà; ma questo vale per molti paesi.
In sostanza mi pare che una 993 a 35.5 rifletta abbastanza bene la situazione: modesto rischio di disastro imminente e possibilità di incassar alcune cedole, ma notevole rischio di ristrutturazione terminato il mandato dell'attuale presidente

Siamo sulla stessa lunghezza d'onda.
Anch'io seguo con attenzione i dati del surplus commerciale: sono molto buoni.
I dollari per pagare dal 2025 (credo che il 2024 verrà comunque scavallato, ai dati previsionali attuali) dovranno necessariamente arrivare da nuovi investimenti dall'estero: la scommessa è che l'economia argentina sarà in grado di aprirsi ai mercati.
Sperem.
 

tommy271

Forumer storico
Resta ancora molto elevata la tensione attorno ai principali indicatori dell'Argentina.
Il rischio paese sale a 1747 pb. con i CDS in marginale calo a 2.617 pb.
I prezzi dei bond post-swap sono misti, senza alcun segnale direzionale se non quello di una deriva cedente.
La "993" dopo la scivolata dell'altro giorno cerca di arroccarsi. Ultimo a 35,75.

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