Titoli di Stato area non Euro ARGENTINA obbligazioni e tango bond (5 lettori)

breni

Forumer attivo
L'Ecuador che ha recentemente ristrutturato i titoli similarmente all'Argentina ha valori doppi rispetto ai nostri.
A mio avviso è solo l'aspetto reputazionale ( e non è questione da poco) del paese che tiene ancorati i titoli verso il basso.
ed i primi a non credere nell'argentina sono proprio gli argentini; eppure non dovrebbe esser poi così difficile trovar la strada per una normalizzazione economica, resta però difficile l'attuazione politica.

La situazione pare abbastanza chiara, gli argentini che riescono a risparmiare se possono comprano valuta estera; anche sul mercato nero; e così anche in periodi di crescita economica (e quindi crescita della capacità di risparmio) continua ad esservi notevole richiesta di valuta estera. Il governo fa deficit, monetizza e svaluta e conferma agli argentini stessi che fan bene a non aver fiducia nella valuta argentina.

Come si inverte sta roba? Devono partire dal contenimento del deficit fiscale. E' una follia, in questa situazione, continuare a spendere e monetizzare, non fanno altro che aggravare la situazione. Devono per forza tagliare la spesa pubblica, partendo dalla spesa improduttiva ed avere surplus fiscale (incassare di tasse più di quanto spendono, interessi compresi) per poter usare il surplus, perlomeno in parte, per comprare dollari. Utopia in periodo di covid...un'impresa certamente difficoltosa post covid.

Questa è una strada hard, ma, volendola applicare, relativamente rapida. E sono sicuro che di spesa improduttiva da tagliare ve ne è a volontà.

Solo dopo che si sia stabilizzata la situazione fiscale e sia tornata maggior fiducia sulla propria valuta (maggiori riserve valutarie, minor inflazione, minor monetizzazione) dovrebbero pensare ad altro; liberalizzare progressivamente il cambio ad esempio, quando ormai non sia più appunto necessario monetizzare a volontà e svalutare. E' un processo che non può che durare anni, partendo dalla situazione argentina, e la classe politica deve migliorare per attuarlo...e naturalmente il debito con l'imf e coi bondisti non favorisce questa strada, poichè si sa che anche nel caso in cui riescano a ripagare i debiti, consumeranno grandi quantità di valuta pregiata, nei prossimi anni.

Viceversa continuano a sceglier strade che altro non fanno che confermare la situazione: deficit, monetizzazione e svalutazione.

Altre soluzioni del tipo esportare di più, ridurre la burocrazia, migliorare la scuola, la giustizia ecc...sono poco credibili nel medio e breve periodo (a parte per l'export magari). Ed anche porre troppa fiducia nei flussi di capitali esteri è rischioso, ci si mette sempre nelle mani di flussi che vanno e vengono; poi è ovvio che tutte queste cose son meglio che nulla e possono aiutare a sistemare la situazione, anzi sono auspicabili ed importanti, però secondo me dovrebbero puntare molto più sul contenimento del deficit fiscale, cosa che in teoria può esser realizzata in tempi più brevi.
 
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tommy271

Forumer storico
ed i primi a non credere nell'argentina sono proprio gli argentini; eppure non dovrebbe esser poi così difficile trovar la strada per una normalizzazione economica, resta però difficile l'attuazione politica.

La situazione pare abbastanza chiara, gli argentini che riescono a risparmiare se possono comprano valuta estera; anche sul mercato nero; e così anche in periodi di crescita economica (e quindi crescita della capacità di risparmio) continua ad esservi notevole richiesta di valuta estera. Il governo fa deficit, monetizza e svaluta e conferma agli argentini stessi che fan bene a non aver fiducia nella valuta argentina.

Come si inverte sta roba? Devono partire dal contenimento del deficit fiscale. E' una follia, in questa situazione, continuare a spendere e monetizzare, non fanno altro che aggravare la situazione. Devono per forza tagliare la spesa pubblica, partendo dalla spesa improduttiva ed avere surplus fiscale (incassare di tasse più di quanto spendono, interessi compresi) per poter usare il surplus, perlomeno in parte, per comprare dollari. Utopia in periodo di covid...un'impresa certamente difficoltosa post covid.

Questa è una strada hard, ma, volendola applicare, relativamente rapida. E sono sicuro che di spesa improduttiva da tagliare ve ne è a volontà.

Solo dopo che si sia stabilizzata la situazione fiscale e sia tornata maggior fiducia sulla propria valuta (maggiori riserve valutarie, minor inflazione, minor monetizzazione) dovrebbero pensare ad altro; liberalizzare progressivamente il cambio ad esempio, quando ormai non sia più appunto necessario monetizzare a volontà e svalutare. E' un processo che non può che durare anni, partendo dalla situazione argentina, e la classe politica deve migliorare per attuarlo...e naturalmente il debito con l'imf e coi bondisti non favorisce questa strada, poichè si sa che anche nel caso in cui riescano a ripagare i debiti, consumeranno grandi quantità di valuta pregiata, nei prossimi anni.

Viceversa continuano a sceglier strade che altro non fanno che confermare la situazione: deficit, monetizzazione e svalutazione.

Altre soluzioni del tipo esportare di più, ridurre la burocrazia, migliorare la scuola, la giustizia ecc...sono poco credibili nel medio e breve periodo (a parte per l'export magari). Ed anche porre troppa fiducia nei flussi di capitali esteri è rischioso, ci si mette sempre nelle mani di flussi che vanno e vengono; poi è ovvio che tutte queste cose son meglio che nulla e possono aiutare a sistemare la situazione, anzi sono auspicabili ed importanti, però secondo me dovrebbero puntare molto più sul contenimento del deficit fiscale, cosa che in teoria può esser realizzata in tempi più brevi.

Hai descritto piuttosto bene la situazione.
Ma in America Latina tagliare la spesa pubblica significa creare nuovi poveri, nonostante tutta la corruttela che ne consegue. E questi non servono e destabilizzano.
In Argentina il peronismo vive e prospera. E' dagli anni sessanta del secolo scorso che non se ne esce.
Oggi Fernandez cerca di rinnovare, sulle orme di N.Kirchner. Ci riuscirà?

Personalmente, vista la situazione punterei su export e afflussi di capitale estero: non è facile, ma credo sia l'unica soluzione realisticamente praticabile.
Se poi l'economia riuscirà ad aprirsi, mi auguro un cambiamento di "testa" della classe politica.
 

tommy271

Forumer storico
In attesa delle legislative di domenica la situazione resta stabile, con tutti gli indicatori posizionati sul negativo senza peraltro affondare in maniera rilevante.
Il rischio paese si trova a 1.738 pb. con i CDS nuovamente sui max a 2.657 pb.
I bond post swap tornano a colorarsi di rosso.
La "993" tiene. Ultimo a 35,77.

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