Titoli di Stato area non Euro ARGENTINA obbligazioni e tango bond (7 lettori)

breni

Forumer attivo
Hai descritto piuttosto bene la situazione.
Ma in America Latina tagliare la spesa pubblica significa creare nuovi poveri, nonostante tutta la corruttela che ne consegue. E questi non servono e destabilizzano.
In Argentina il peronismo vive e prospera. E' dagli anni sessanta del secolo scorso che non se ne esce.
Oggi Fernandez cerca di rinnovare, sulle orme di N.Kirchner. Ci riuscirà?

Personalmente, vista la situazione punterei su export e afflussi di capitale estero: non è facile, ma credo sia l'unica soluzione realisticamente praticabile.
Se poi l'economia riuscirà ad aprirsi, mi auguro un cambiamento di "testa" della classe politica.
seguo le vicende argentine da un periodo relativamente breve, qualche anno, e non vi ho mai messo piede. E' difficile valutare a distanza.
E' che anche proseguire su questa strada lascia molti nella povertà, è però chiaro che in questa situazione ogni scelta è complicata e rischiosa, se il taglio del deficit pubblico è politicamente insostenibile e troppi si ribellerebbero, han poco da fare, d'altra parte se la situazione è questa, vi saran pure motivi radicati e difficilmente modificabili in breve tempo. Però perlomeno l'annullamento del deficit dovrebbe esser posto come obiettivo, magari non realistico a breve; ma una certa retorica sulla spesa pubblica che aizza i cittadini e li indirizza precisamente verso la preferenza verso certe scelte di politica economica dovrebbe esser evitata.

Vi sono vari modi per cercare consenso, ad esempio la critica all'imf potrebbe/dovrebbe esser dura (come talvolta lo è) e sarebbe pure apprezzata dall'ala più vicina ai kirchner, ma deve esser una critica costruttiva: dovrebbe metter in risalto le notevoli responsabilità dell'imf che ha prestato eccessivamente e che è divenuto un vero e proprio ostacolo al risanamento economico. Gli oneri con l'imf per i prossimi anni sono un macigno. Se vi fosse un ente ancora superiore; così come l'imf spinge verso ristrutturazioni dei debiti paesi troppo indebitati, al fine di risanare la situazione economica, questo ente superiore dovrebbe consigliare di non pagare l'imf, di ristrutturare con haircut il debito con l'imf. D'altra parte, se anche l'imf ha sbagliato, non si vede per quale motivo non debba pagare per i suoi errori. La critica all'imf deve esser dura, poichè è divenuto un ostacolo e probabilmente continuerà ad esserlo per anni, e perchè ha sbagliato. Ma questa critica deve esser fatta segnalando che l'Argentina vuole ricostruire un'economia sana, abbandonando le scelte di deficit e monetizzazione e segnalando che il debito con l'imf è un ostacolo per tutto ciò poichè obbliga ad impegnare valuta estera alimentando la spirale in cui si trova l'argentina. Che poi sia di fatto assolutamente improbabile un haircut del del debito con l'imf lo sappiamo tutti, ma la critica potrebbe esser dura e costruttiva e credibile se prima di trattare con l'imf vi fossero passi concreti verso la strada del risanamento economico.
Ovvio che se l'idea è quella di non pagare l'imf o rinviare i pagamenti per poter fare più deficit, allora non ci siamo. Se mentre si critica l'imf si continua come sempre (deficit, monetizzazione, svalutazione e scelte economicamente non sensate come il consumare valuta estera nelle settimane pre elettorali per tentare di guadagnare qualche voto rimandando di qualche settimana la svalutazione che quasi certamente riprenderà tra appena pochi giorni), allora la critica diviene debole, pure un po' ipocrita. Criticano l'imf e bruciano valuta estera per tentare di riguadagnare 4 voti.

Vedremo se da lunedì risalgono un po' i bond, magari con una sconfitta dell'ala kirchner, dopodichè suppongo tratteranno sino all'ultimo con l'imf continuando a sostenere che non accetteranno accordi non risolutivi e sufficientemente favorevoli.
Scelte che prolungano il periodo di incertezza e che probabilmente si concluderanno con un accordo .
 

tommy271

Forumer storico
Vedremo se da lunedì risalgono un po' i bond, magari con una sconfitta dell'ala kirchner, dopodichè suppongo tratteranno sino all'ultimo con l'imf continuando a sostenere che non accetteranno accordi non risolutivi e sufficientemente favorevoli.
Scelte che prolungano il periodo di incertezza e che probabilmente si concluderanno con un accordo .

L'FMI si trova in una situazione difficile con l'Argentina.
La Lagarde è stata di manica larga e non ha fatto altro che aumentare l'esposizione del debito a livelli molto preoccupanti, per lo stesso organismo.
E mi son sempre chiesto il perchè di questo modo molto accomodante di agire (in parte son serviti a chiudere diverse pendenze, anche verso i bondholder).
Ad ogni modo Macri ha aumentato l'indebitamento in $ e poi Fernandez ha ristrutturato ciò che era "possibile".

Nonostante le promesse non mantenute di Fernandez di ridurre il debito (ma c'è stato anche il Covid) i nuovi governanti hanno passato un anno cercando di tappare le falle qua e la senza però alcun piano o progetto di ampio respiro.
L'economia intanto si è ripresa e non va male, grazie soprattutto alla congiuntura internazionale sulle materie prime.
C'è un ottimo surplus della bilancia commerciale, sperperato per sostenere il cambio.
Il mercato interno resta sempre negativo.

Per venire a noi, l'accordo penso proprio ci sarà nei prossimi mesi.
Credo che i bond riprenderanno le quotazioni a livelli più alti degli attuali.
Il balzo in avanti dipenderà però dal tipo di accordo che verrà sottoscritto.

Gli argentini puntano ad un accordo decennale, ma dal FMI ribattono che serve un piano molto rigoroso ed appoggiato da tutte le forze politiche.
Se non si arriverà ad una soluzione complessiva (personalmente al dato attuale la stimo al 35/40%) si punterà ad un accordicchio triennale e poi la palla verrà rimandata al nuovo presidente che verrà eletto.
In quest'ultimo caso la sostenibilità del debito resterà un punto interrogativo e gli investitori non speculativi continueranno a restare alla larga da Buenos Aires.
 

tommy271

Forumer storico
Alla vigilia del voto amministrativo che deciderà se Fernandez continuerà ad avere la maggioranza del Senato o se per l'attuale opposizione sarà una vittoriosa passeggiata che porrà seri paletti all'azione legislativa del Frente de Todos, i dati finanziari non migliorano e restano tutti rivolti con le asticelle negative.

Il rischio paese scende marginalmente a 1.748 pb. Viceversa i CDS aumentano marginalmente a 2.720 pb.
I prezzi dei bond restano in attesa intorno ai minimi.
Ultimo della "993" a 35,50.

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