Titoli di Stato area non Euro ARGENTINA obbligazioni e tango bond (5 lettori)

StockExchange

Forumer storico
Magnifico ! ...Allahu Akbar ! ...Allahu Akbar !

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Occhio comunque, ormai per assurdo sono più indicativi i prezzi di Wall Street se si é in grado di reperirli da qualche parte, che quelli del mercato argentino stesso, all'epicentro del terremoto.
A parte il paradosso di vedere che gli argentini con qualche soldo vorrebbero scappare dalla loro valuta, di cui non si fidano e poi invece comprano il loro debito pubblico :D.
Paradosso però risolto se si approfondisce la storia del Dólar Contado con Liquidación , che ora é il nuovo nemico da piegare, da parte dei regolatori argentini. È la quotazione, tra tutti i "dollari paralleli" che esistono, che sta crescendo di più con uno scostamento massimo raggiunto del 20% rispetto al Dolar Majorista che la BCRA sta cercando di tenere a freno sul forex.

La spiegazione la potete trovare qui:

¿Qué es el dólar "contado con liqui"? - Chequeado

C'è domanda in Argentina di questi titoli in $ perché è diventato un modo elusivo anche questo per esportare capitali convertendo pesos in $ al di lá dei limiti imposti.

Se compri titoli in $ in Argentina poi te li ritrovi quotati in pesos sul mercato argentino di fatto, e li paghi in pesos. Ecco che però basta aprirsi un conto con deposito titoli all'estero, trasferire i titoli sul deposito titoli estero e diventano quotati e monetizzabili in dollari.

Ma che peracottari: dire di voler mettere controlli ai capitali e poi lasciare maglie così larghe.
Comunque pare che la PROCELAC (Procuraduría de Criminalidad Económica y Lavado de Activos) l'abuso di tali pratiche lo tiene sotto controllo e intende perseguirlo.
Certo l'articolo che ho linkato è del 2015, non so se procedevano con più zelo sotto la K. piuttosto che sotto Macrì, dove già il controllo dei capitali è stata una necessità che mal si conciliava con la sua linea ideologica e col suo elettorato di riferimento. Magari qualche maglia larga per i più smaliziati e danarosi suoi elettori è in qualche modo tollerata ;).
Non è incoraggiante che anche allora, come è riportato nell'articolo, la Corte Suprema aveva respinto un ricorso di questo PROCELAC che sollevava appunto un illecito nell'abuso di questa pratica, che era evidentemente fatta con la sola finalità di cambiare pesos con dollari e portarli fuori.
Forse anche i giudici della Corte Suprema non disdegnavano di portare fuori in dollari con questo metodo gli ottimi risparmi dei loro, presumo, lauti stipendi in pesos :D.
 
Ultima modifica:

junior63

Forumer storico
Control de cambios

La brecha entre el dólar oficial y el que se usa para sacar plata afuera ya llega a 20%

El Banco Central logró domar el dólar oficial con los controles de cambio que impuso el Gobierno el 1 de septiembre. Pero al cerrar la posibilidad de que empresas e inversores institucionales compren dólares para girar al exterior, resurgió el llamado "contado con liqui" o "dólar fuga", la forma a través de la cual se pueden sacar los billetes fuera del país.


La demanda de parte de los privados está creciendo a tal punto que la brecha entre el dólar CCL y el oficial (mayorista) llega al 20%. Este miércoles, mientras que el dólar mayorista cotiza estable, a $ 56,10, el CCL sube 4%, a $ 68,44.

La operatoria del CCL es sencilla: se compran acciones o bonos en el país y se venden en el exterior. "Es por eso que los bonos en Argentina están subiendo y afuera están bajando", explican en el mercado. Y sostienen que es común ver los viernes cómo sube más de lo habitual después de las 15, cuando cierra el mercado. "La gente decide pasar con dólares en el exterior el fin de semana y no con pesos acá", cuentan.

Según los operadores, el contado con liqui está subiendo porque la demanda se está anticipando a muchos pagos de cupones y bonos en pesos que habrá en las próximas semanas.

"Gran parte de esos títulos están en manos de tenedores institucionales extranjeros, que la única manera de hacerse de dolares es vía el CCL. El 23 de septiembre se pagarán en pesos casi 350 millones de dólares del TJ20 y otros US$ 480 millones en octubre, entre distintos bonos en pesos, entre los que se destacan los Bonte que le había vendido Luis Caputo principalmente a Templeton", detalla Juan José Vázquez, de Cohen.

Mientras sube el CCL, el llamado dólar Bolsa o MEP, que se usa para hacerse de dólares en el país, está cayendo. Es que a través de la Bolsa local, los ahorristas estaban aprovechando para hacer "rulo": una especie de bicicleta financiera que consiste en comprar dólares oficiales, con ellos adquirir bonos en dólares, luego vender esos títulos y volver a recibir pesos. Las diferencias de precio entre compra y venta puede llegar a una ganancia de 7%.

La operación puede hacerse hasta tocar los US$ 10.000 de compra mensual permitidos por el Banco Central. Pero las casas de Bolsa estaban teniendo problemas por la cantidad de operaciones que estaban recibiendo, de montos bajos.

Por eso, algunas de ellas a raíz del caudal de órdenes directamente le limitaron a sus clientes la cantidad de operaciones de compra de dólares que pueden hacer por día o por mes. En el mercado dicen que incluso hubo "llamados" pidiendo ir frenando la operatoria
 

StockExchange

Forumer storico
Bloomberg - Are you a robot?

Markets
Five Signs That the Worst Is Over for the Argentine Peso.
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L'articolo è di undici mesi fa :-D.
La finanza è tra i mondi dove più domina l'incertezza, quello dove si spacciano più certezze, sempre in modo assertivo.
:-D





 

Maurizio Gugliotta

Nuovo forumer
Tranquillo Stock ! ...Per il momento, con le obbligazioni argentine, sto facendo tanti di quei soldi, che posso perfino permettermi di alimentare il mio cane, con la soppressata calabrese ! :-D
 

Fabrib

Forumer storico
Argentina's central bank late on Wednesday announced further currency controls in an effort to tame speculation and stem a spiraling debt crisis in Latin America's third largest economy. Reuters
 

tommy271

Forumer storico
Occhio comunque, ormai per assurdo sono più indicativi i prezzi di Wall Street se si é in grado di reperirli da qualche parte, che quelli del mercato argentino stesso, all'epicentro del terremoto.
A parte il paradosso di vedere che gli argentini con qualche soldo vorrebbero scappare dalla loro valuta, di cui non si fidano e poi invece comprano il loro debito pubblico :D.
Paradosso però risolto se si approfondisce la storia del Dólar Contado con Liquidación , che ora é il nuovo nemico da piegare, da parte dei regolatori argentini. È la quotazione, tra tutti i "dollari paralleli" che esistono, che sta crescendo di più con uno scostamento massimo raggiunto del 20% rispetto al Dolar Majorista che la BCRA sta cercando di tenere a freno sul forex.

La spiegazione la potete trovare qui:

¿Qué es el dólar "contado con liqui"? - Chequeado

C'è domanda in Argentina di questi titoli in $ perché è diventato un modo elusivo anche questo per esportare capitali convertendo pesos in $ al di lá dei limiti imposti.

Se compri titoli in $ in Argentina poi te li ritrovi quotati in pesos sul mercato argentino di fatto, e li paghi in pesos. Ecco che però basta aprirsi un conto con deposito titoli all'estero, trasferire i titoli sul deposito titoli estero e diventano quotati e monetizzabili in dollari.

Ma che peracottari: dire di voler mettere controlli ai capitali e poi lasciare maglie così larghe.
Comunque pare che la PROCELAC (Procuraduría de Criminalidad Económica y Lavado de Activos) l'abuso di tali pratiche lo tiene sotto controllo e intende perseguirlo.
Certo l'articolo che ho linkato è del 2015, non so se procedevano con più zelo sotto la K. piuttosto che sotto Macrì, dove già il controllo dei capitali è stata una necessità che mal si conciliava con la sua linea ideologica e col suo elettorato di riferimento. Magari qualche maglia larga per i più smaliziati e danarosi suoi elettori è in qualche modo tollerata ;).
Non è incoraggiante che anche allora, come è riportato nell'articolo, la Corte Suprema aveva respinto un ricorso di questo PROCELAC che sollevava appunto un illecito nell'abuso di questa pratica, che era evidentemente fatta con la sola finalità di cambiare pesos con dollari e portarli fuori.
Forse anche i giudici della Corte Suprema non disdegnavano di portare fuori in dollari con questo metodo gli ottimi risparmi dei loro, presumo, lauti stipendi in pesos :D.

Esatto.
Un modo legale per trasformare pesos in dollari.
Da qualche parte saranno finiti i MLD del FMI ... :-o.
 

tommy271

Forumer storico
En rueda volátil, el S&P Merval ganó 0,6% por compras de oportunidad

11 Septiembre 2019

El panel líder ascendió a 28.617 unidades. Entre las acciones que más caen figuran las de Banco Macro (-3,3%), seguidas por las de BBVA (-2,4%) y las de Banco Supervielle (-2,3%).







índice bursátil S&P Merval de Bolsas y Mercados Argentinos (BYMA) subió un 0,6%, a 28.617 unidades.

Entre las subas se destacaron las acciones de Transportadora de Gas del Norte (+10%); Aluar (+3,4%) y Central Puerto (+3%).

"Creemos que la volatilidad en los activos argentinos se va a mantener alta, en un escenario en el que la incertidumbre política sigue y seguirá siendo alta, esperando señales que estimamos no llegarán de muy corto plazo", dijo en declaraciones radiales Sabrina Corujo analista de Portfolio Personal Inversiones.

"Sería sensato anticipar que tanto las mayores tensiones cambiarias, como sus efectos negativos, comenzarían luego de las elecciones (presidenciales de cotubre) y ganarían volumen en el último tramo de 2019 y a comienzos de 2020", dijo la consultora Economía & Regiones.


Riesgo país y bonos


El riesgo país argentino, elaborado por el banco JP Morgan, retrocedió este miércoles 48 unidades, un 2,3%, a 2.061 puntos en medio de cotizaciones dispares de los bonos nominados en dólares.

En la plaza local, los bonos en dólares que cotizan en pesos cayeron hasta 8,4%, tal fue el caso del Bonar 2024. En tanto, los bonos nominados en moneda dura cerraron con disparidad.


En rueda volátil, el S&P Merval ganó 0,6% por compras de oportunidad
 

tommy271

Forumer storico
El dólar subió a $58,24 por mayor demanda pese a ventas de bancos oficiales

11 Septiembre 2019

El billete verde avanzó once centavos en bancos y agencias de la city porteña, según el promedio de Ámbito. Sucedió en medio de una escasa oferta. El blue, en tanto,subió 25 centavos a $59.



Mariana Leiva




Por una mayor demanda, el dólar subió once centavos este miércoles a $58,24 en bancos y agencias de la city porteña
, según el promedio de Ámbito, pese a la venta de bancos oficiales.

En tanto, en el Banco Nación la divisa se mantuvo a $57 para la venta mientras que en el canal electrónico se consiguió a $56,95.

Fue en sintonía con el mercado mayorista, la divisa avanzó 17 centavos a $ 56,18, en una rueda en la que los bancos oficiales -Nación y Provincia- vendieron unos u$s30 millones en los últimos minutos para darle liquidez al mercado.

Por su parte, el dólar "contado con liquidación" se disparó 2% a $ 67,62, por lo que la brecha con la divisa mayorista se amplió al 20,4%. En tanto, el dólar MEP cerró a $ 63,11 (brecha del 12,3% frente a la cotización del MULC).

"La exportación registró pocas ventas y la caída de los bonos en dólares originó una demanda adicional al mercado de cambios", destacó el operador Fernando Izzo, de ABC Mercado de Cambios.

En otra rueda con magro volumen de negocios (subió un 5% a u$s399 millones), la moneda norteamericana operó nuevamente con tono demandado y sostenido en un escenario de escasa oferta privada.

Los precios tuvieron un recorrido algo más extenso que el de días anteriores y se mantuvieron siempre con un piso muy definido en los $56.

Los mínimos se anotaron en los $56,07, seis centavos arriba del cierre previo, cuando a media mañana puntuales picos de oferta recortaron la suba inicial del tipo de cambio que había arrancado la jornada en niveles de $ 56,10/$56,11.


fecha Dólar Oficial
05-09-2019 58,21
06-09-2019 58,02
09-09-2019 58,15
10-09-2019 58,13
11-09-2019 58,24

La demanda por cobertura se mantuvo con relativa firmeza durante todo el desarrollo de la sesión, impulsando avances de la cotización del dólar que se detuvo cuando los precios alcanzaron máximos en los $56,20.

"Ventas de bancos oficiales pudieron suplir la ausencia de la autoridad monetaria con una suave declinación de los valores que finalmente se acomodaron sobre el cierre en un nivel discretamente inferior al máximo de la rueda", destacó Gustavo Quintana, de PR Corredores de Cambio.

Agregó que "con la reiterada ausencia del Banco Central en el desarrollo de las operaciones, los precios volvieron a avanzar de la mano de una demanda insatisfecha por una menor participación de la oferta genuina".


Tasa de Leliq


El Banco Central mantuvo equilibrada la tasa de corte en la segunda licitación de Letras de Liquidez ('Leliq').

El BCRA colocó $108.558 millones a una tasa promedio del 85,981%, frente a un rendimiento de 85,992% de la subasta anterior.

La segunda colocación, a siete días de plazo, anotó un rendimiento máximo del 86,0001% y un mínimo del 85,85% anual.

De esta forma, la tasa de referencia diaria de las 'Leliq', equivalente a la tasa de política monetaria, fue de 85,987% tras la absorción de $223.385 millones en dos licitaciones.


Blue y reservas del BCRA


En el mercado informal, el dólar blue subió 25 centavos a $59 en cuevas de la city porteña, de acuerdo a fuentes consultadas por Ámbito.

El call operó al 70%. En swaps cambiarios se pactaron u$s102 millones para tomar y/o colocar fondos en pesos mediante el uso de compra-venta de dólares para el jueves.

En el mercado de futuros ROFEX, se operaron u$s295 millones con una leve baja del 2% respecto de ayer.

Los plazos más cortos concentraron poco más del 50% de los negocios. Los precios finales para los meses de septiembre y octubre terminaron operándose a $58,55 y $62,45 con una tasa del 81% y 81,5% a esos precios finales. Todos los plazos subieron desde un 0,7% el fin de mes, hasta más del 2% los más largos.

Por último, las reservas del Banco Central bajaron este miércoles u$s141 millones hasta los u$s50.233 millones. En lo que va de septiembre, los activos del BCRA caen u$s 3.865 millones.

El dólar subió a $58,24 por mayor demanda pese a ventas de bancos oficiales

***
Diminuendo l'intervento del Banco Central, il $ risale.
 

tommy271

Forumer storico
Grandes negocios para los que tengan dólares

11 Septiembre 2019

El Gobierno congelará tarifas y tipo de cambio hasta fin de año. Como no tiene financiamiento porque reperfiló las letras de corto plazo puso en escena a la maquinita para financiarse. Más brecha entre el dólar oficial y el dólar bolsa. Los tenedores de dólares tienen jugosos negocios por delante.






Salvador Di Stéfano





El congelamiento de las tarifas de energía eléctrica, gas y combustible, más el cepo al dólar llegaron para controlar un escenario económico inflacionario que parecía no detenerse.

Con todas estas medidas el Gobierno pretende que la inflación no supere el nivel del 55% anual. Si supera dicho nivel los balances impositivos ajustan por inflación y la recaudación se hará "puré", poniendo en riesgo el pago de salarios en la administración pública nacional, provincial y municipal.

Como la crisis manda y estamos en elecciones presidenciales, al Gobierno no se le ocurre la más feliz idea que incrementar el gasto público, en un momento en donde viene de reperfilar sus compromisos de corto plazo, y está un paso de reperfilar los de mediano plazo. Conclusión: no tiene crédito en el mercado. El desembolso del FMI de u$s5.400 millones parece que viene en carreta, con lo cual no llegaría ni para fin de año.

En este contexto, con la necesidad de cubrir gastos, más las presiones sociales y elecciones por delante, aparece en el escenario la maquinita de imprimir billetes. Desde el mes de septiembre hemos visto un incremento en la circulación monetaria. Esos billetes aparecieron en el mercado para financiar gasto público, y como producto de una distribución de utilidades ficticias del Banco Central, algo que el propio FMI había prohibido.

El acuerdo con el FMI no existe de ningún modo, quedaron atrás las bandas establecidas a priori en el tipo de cambio: el techo de $ 51,50 quedó en el olvido. Además, hay emisión monetaria y el déficit primario cero se transformó en un déficit potencial de 1,5% para fin de año.


Lo que viene, lo que viene


La emisión de dinero le dará más liquidez a la plaza que irá en busca de mercadería para protegerse frente a futuros aumentos de precio o contra el dólar. Si el mercado va en busca de dólares, se encontrará que solo puede comprar u$s10.000 por mes en cabeza de persona humana. Si quiere adquirir más de u$s10.000 por mes tendrá que adquirirlo por la Bolsa.

Cuando una persona va a comprar dólares en la Bolsa tendrá que encontrar su contraparte. Como los dólares son escasos y la demanda se tornará abundante, el precio arbitrara a la suba.

Es así como comenzamos a observar una mayor brecha entre el dólar oficial y el dólar Bolsa, pero mucho más acentuada es la brecha contra el dólar “contado con liqui”, que es el que se utiliza para sacar dinero del país.

Esta mayor emisión de circulante que hace el Estado no necesariamente tiene que impactar sobre el dólar oficial, que hoy está congelado por el Gobierno. Sin un aumento del dólar oficial muchos productos que exportamos o importamos no mostrarán modificaciones de precio en el mercado interno.

Sin embargo, el que tenga un stock de dólares los puede vender en el mercado de capitales, obtener un mayor valor que el dólar oficial, y salir a comprar activos a precios sensiblemente inferiores a los del pasado.

(*) Analista financiero

Grandes negocios para los que tengan dólares
 

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