Quantitative Easing (QE)
Parlando di Quantitative Easing ci si riferisce, in genere, ad un’operazione che rientra nel complesso delle politiche monetarie adottate da una banca centrale.
Il quantitative easing, la cui traduzione letterale è "alleggerimento quantitativo", viene chiamato in italiano anche "allentamento monetario" o QE (acronimo di Quantitative Easing). Attuando un piano di allentamento monetario, le banche centrali si pongono quali acquirenti di beni (generalmete si tratta di azioni o titoli di stato) con denaro creato "ex-novo" e al fine di incentivare la crescita economica (per questo il QE viene anche chiamato "stimolo").
QE: il denaro nuovo
Il nuovo denaro, utilizzato dalla banca centrale per "iniettare" (come si dice in gergo) liquidità nel proprio sistema economico non viene necessariamente stampato, ma in forma equivalente può essere creato per via elettronica, finendo comunque sui bilanci della banca centrale stessa.
QE: gli effetti
Principalmente, al quantitative easing si associano due effetti:
L’aumento dell’attività economica: promosso dalla maggiore circolazione di liquidità.
L’abbassamento del costo dei prestiti: l’acquisto da parte della banca dovrebbe far aumentare la domanda dei titoli e, allo stesso tempo, ridurne i costi.