concordo ma il problema è che io fra 100 anni, anche meno, non ci sarò più
Sì, purtroppo forse, e dico forse, non ci sarai più - io tantomeno. Ma ancora ci sarà un caravanserraglio chiamato arte, al quale tutte le opere che hai pazientemente riprodotto ambiscono a partecipare. I criteri con cui verrenno ammesse o respinte magari non ci sono tutti già noti, un po' sì, ma per gli altri, i criteri nuovi, abbiamo sempre la possibilità di immaginarceli. Per farlo si può verificare quali abbiano resistito ai secoli, e dunque probabilmente saranno validi tra cent'anni. O anche quali NON abbiano resistito allo scorrere del tempo e alla metamorfosi delle condizioni di sopravvivenza artistica: in questo caso si scoprirà facilmente quanto le differenze di giudizio siano legate alle "mode".
Però così si rischia di affidarsi ad una tautologia, chiamando poi moda ciò che non ha resistito nel tempo. Pertanto potremo vedere nel concetto di moda due posizioni opposte: ciò che soddisfa le esigenze del tempo in quanto a novità e glamour, e tanto le basta. E ciò che pur soddisfacendo le esigenze del tempo tiene d'occhio quelle che per semplicità potrei definire le esigenze di cent'anni prima e di cent'anni dopo.
Il solo passare del tempo, infatti, da un lato dà una patina d'interesse a tutto ciò che era di moda, in cui ora inizia a vedere aspetti di testimonianza storica (lo vediamo, per es., nel 3d dei mercatini). Dall'altro decide del livello a cui le varie testimonianze debbano essere poste, spesso retrocedendo i prodotti in serie B o C.
Ad esempio, le stampine di moda dell'800 ora sono viste non più sotto l'aspetto pratico, come modelli per la creazione sartoriale, ma per i valori artistici (spesso peraltro modesti) che le caratterizzano. Inoltre, certo costituiscono una sorta di testimonianza storica.
Viceversa, gli estimatori del Piranesi dovrebbero sapere che le sue acqueforti furono per lungo tempo considerate come prodotti un po' pedanti e privi di genio artistico. E che gli affreschi del Tiepolo, in quanto rispondenti in pieno alla moda del periodo, essi pure passarono un periodo di svalutazione, proprio dovuto al fatto di esprimere in pieno una moda passata.
Ferdinando Salamon era considerato un grande conoscitore di stampe: ma non sfuggì al tranello di considerare superato o trito e ritrito un grande come Max Klinger, che aveva il torto di esprimere un mondo di esigenze lontano da quelle del "conoscitore di stampe".
Per questo parlo di cento anni, che di solito sono un buon periodo per sancire il distacco dagli elementi modaioli e la scoperta, o riscoperta, di quegli altri. Cercherò di meglio specificare in seguito.