Banco Popolare (BP) aspettando un vecchio amico ......... (25 lettori)

Topuan

Forumer storico
BANCHE. È stata presentata ieri a Montebelluna la semestrale del gruppo. Soddisfazione per i risultati ma a tenere banco sono le voci ricorrenti della fusione
Veneto Banca tiene lontana Pop. Vicenza
Trinca: «Le scelte si fanno in base a progetti e uomini» Consoli: «I conti sono ottimi e stiamo bene pure da soli»
In teoria è un’ottima idea, in pratica serve un’intesa che mi pare complicata
FLAVIO TRINCA
PRESIDENTE VENETO BANCA


Marino Smiderle
INVIATO A MONTEBELLUNA
Ci provano a focalizzare l’attenzione sulla semestrale, peraltro ottima. Lo stato maggiore di Veneto Banca holding sfodera un bel po’ di numeri incoraggianti, e le percentuali hanno tutte il segno più davanti, salvo il Roe che cede di qualche decimale di punto anche in virtù dei forti investimenti degli ultimi tempi. «La nostra banca continua ad andare bene - attacca Vincenzo Consoli, amministratore delegato del gruppo di Montebelluna - anche in un periodo in cui vedo bilanci non altrettanto floridi. L’utile netto su del 15,4 per cento, la raccolta diretta su del 13,4 per cento, giusto per citare due dati, la dicono lunga sullo stato di salute del gruppo».
Il presidente, Flavio Trinca, e il vice presidente, Franco Antiga, concordano. Rispetto ai primi sei mesi del 2007, quelli del 2008 hanno segnato un altro forte progresso. Il punto, però, è un altro e riguarda il futuro: ci sarà il matrimonio con la Banca Popolare di Vicenza?
E qui si tocca un tasto delicato, lo si capisce dalla reazione di Trinca, che non ha affatto gradito l’anticipazione data da Il Sole 24 Ore venerdì scorso, proprio il giorno in cui era in programma il consiglio di amministrazione di Veneto Banca Holding. Secondo il quotidiano economico ci sarebbe stata una riunione segreta, a cui avrebbero partecipato Divo Gronghi e Samuele Sorato per la Bpvi e Vincenzo Consoli per Veneto Banca. «Si parla con tutti - sibila Trinca - ma poi le scelte si fanno in base ai rapporti, ai progetti e agli uomini. Io credo che qualcuno abbia avuto interesse a tirare fuori questa voce per deviare l’attenzione da risultati che non sono buoni come i nostri».
L’impressione è che il colloquio ci sia effettivamente stato, ma che la sua pubblicizzazione a stretto giro di posta abbia contribuito, per l’ennesima volta, ad allontanare le parti e, forse, a far naufragare il vascello prima ancora che uscisse dal porto. Consoli è più diplomatico del presidente, ma la sostanza non cambia. «Le cose si fanno sempre e solamente nell’interesse dei soci - dice -. Da anni la strategia che abbiamo seguito in Veneto Banca ha regalato soddisfazioni ai soci e non vedo perché bisogna cambiare. «Poi, certo in questo mondo si parla con tutti - prosegue l’ad di Veneto Banca - ma questo non vuol dire che l'operazione sia da fare per forza».
No, però non è un mistero per nessuno che, dal punto di vista imprenditoriale, l’unione tra Treviso e Vicenza promette grandi risultati. «In teoria - ammette Trinca - è un’operazione ottima, in pratica ci deve essere un’intesa tra gli uomini che, al momento, mi pare difficile da raggiungere».
E pure Consoli non è mai stato un entusiasta sostenitore della mera questione dimensionale. «Più che avere una banca grande - ripete - è importante avere una banca efficiente. E l’efficienza si può ottenere anche con dimensioni contenute. Detto questo, credo che Veneto Banca così com’è abbia i titoli per essere considerata una delle banche di riferimento del Nord Est. Anche perché i risultati che otteniamo arrivano esclusivamente dall’attività ordinaria, segno che l’istituto gode di ottima salute».
Tra le scelte strategiche che stanno dando maggiori soddisfazioni c’è quella di aver puntato sull’Europa dell’est e sui Balcani. «In particolare - sottolinea Antiga - ha pagato l’investimento in Romania. La nostra Bir, partita all’inizio del millennio con due sportelli, uno a Bucarest e uno in Italia, ora ha 20 agenzie in tutta la Romania».
«E l’investimento iniziale di 50 milioni - ricorda Consoli - ora frutta un utile netto di 20 milioni, con un Roe pari al 40 per cento. E adesso abbiamo appena acquistato un palazzo di sette piani a Bucarest per farci la nuova sede centrale».
Poi ci sono Moldova, Croazia, Albania e, a breve Serbia. Della serie, Nord Est Europa.
 

Topuan

Forumer storico
BILANCI. Semestrale: utile in salita del 15,4%
Veneto Banca cresce e punta sull’Est Europa
Consoli: «Nessun contatto per fusione con Bpvi»


Veneto Banca ha chiuso il primo semestre 2008 con utile netto di 53,089 milioni, in crescita del 15,4% sullo stesso periodo del 2007. Il margine di intermediazione è balzato del 42,2% a 340,3 milioni, con un cost/income del 60,4% (61,8% un anno fa considerando la Popolare di Intra). In crescita la raccolta (+11,1% a 24,2 miliardi) e gli impieghi (+20,9% a 15,4 miliardi). Soddisfazione dall'amministratore delegato Vincenzo Consoli («siamo una splendida banca veneta», ha sottolineato con un sorriso), che ha confermato l'obiettivo di risultato netto superiore ai 110 milioni a fine 2008. E smentisce una fusione con la Banca Popolare di Vicenza come «fuori discussione». «Non è nei piani attuali e non lo sarà in quelli futuri», ha ribadito Consoli. «Noi stiamo bene da soli e non vediamo la necessità di fare qualcosa che non aggiunge nulla».
Il panorama economico è cambiato e quindi anche il piano va modificato. «Il mondo ci è cambiato intorno, credo che dovremo ripensare il piano strategico», ha spiegato Consoli. «Ci stiamo riflettendo in cda e probabilmente presenteremo il nuovo piano 2009-2011 in primavera». La direttrice principale di sviluppo resta quindi l'Est europeo, mentre al momento pare escluso un interesse per l'acquisto di sportelli in Italia. «Dobbiamo privilegiare l'efficienza e la redditività», ha confermato Consoli, «tanto più che entro fine anno apriremo 34 filiali e raggiungeremo quota 424».
No di Veneto Banca, infine, anche al progetto Superarca: «mi sembra un po’ in controtendenza rispetto al processo di disgregazione delle società consortili delle banche popolari», ha spiegato il presidente Flavio Trinca.
I temi su cui il cda di Veneto Banca ragionerà in vista del nuovo piano strategico, ha spiegato Consoli, sono la banca virtuale («alla luce anche del successo di Chebanca!»), Il credito al consumo, la cessione del quinto, la necessità o meno di aprire nuovi sportelli. Quanto alla crescita all'Est, Consoli ha precisato che l'istituto attende per inizio novembre il via libera di Bankitalia all'acquisizione di Bis in Albania, mentre «sono stati definiti gli accordi con una banca d'affari serba per creare ex novo un istituto in quel paese».
La nuova banca serba dovrebbe essere operativa nella prima metà 2009 e sarà controllata al 75% da veneto banca (il 25% sarà in mano alla banca d'affari, che agirà come partner locale). In merito all'opas in corso sulla Popolare di Intra (si chiuderà il 12 settembre), Consoli si è detto fiducioso: «pensavamo fosse un po’ più rapida ma dovrebbe riuscire. Venerdì scorso era stato consegnato il 20% del 25% su cui abbiamo lanciato l'offerta».
 

Topuan

Forumer storico
Utile netto su del 15% «Puntiamo sull’estero»


MONTEBELLUNA. Sorrisi a 32 denti vengono sfoggiati con generosità nella bella sede di Veneto Banca. I conti del primo semestre sono buoni e c’è una discreta voglia di festeggiare. «E se riusciamo anche a portare la plusvalenza di 50 milioni sull’operazione Bim - auspica Consoli - siamo pure capaci di chiudere l’esercizio con un utile record. Ma noi non guardiamo alle plusvalenze straordinarie, ci bastano i risultati operativi».
E i risultati operativi dicono che Veneto Banca ha chiuso il primo semestre 2008 con utile netto di 53 milioni, in crescita del 15,4% sullo stesso periodo del 2007.
Il margine di intermediazione è balzato del 42,2% a 340,3 milioni, con un cost/income del 60,4% (61,8% un anno fa considerando la Popolare di Intra). In crescita la raccolta (+11,1% a 24,2 miliardi) e gli impieghi (+20,9% a 15,4 miliardi).
Va tenuto conto che si arriva da anni di grandi investimenti che, oltre alla Popolare di Intra, che ha causato un leggero incremento dell’indice delle sofferenze (+4,5%), ha visto l’acquisto di 36 sportelli ex Intesa. Con questo ambaradan, gli sportelli sono diventati 380 ed entro la fine del 2008 è in programma di arrivare a quota 424 (nel Vicentino è prevista l’apertura di una filiale a Costabissara).
«E apriremo diversi nuovi sportelli anche all’estero - osserva Trinca - dove tra l’altro è in procinto di partire un progetto di una nuova banca in Serbia».
Ma, a differenza di quanto successo in precedenza negli altri paesi dove Veneto Banca è presente, stavolta si procederà con la formazione di una banca nuova, sfruttando la collaborazione e i capitali (di minoranza) di operatori locali. «Nel giro di pochi mesi - assicura Consoli - dovremo partire anche a Belgrado».
 

Topuan

Forumer storico
"Ma noi non guardiamo alle plusvalenze straordinarie, ci bastano i risultati operativi".

si capisce a chi è riferita la stoccatina....
 

ettore.duliman

Nuovo forumer
eusebio ha scritto:
Quindi anche te non sai fino a quanto può salire BIL a seguito dell'accordo....

scusa ti chiedo na cosa....
te dici di uscire una volta che raggiunge i 10 perchè poi la svuoteranno, ma se creassero una nuova società che giri a mille e l'altra che un po' alla volta va a morire, io venderei la immediatamente la società malata e incrementerei su quella nuova...

non capisco quando dici che a 10 si debba uscire....


a me basterebbe raggiungesse i target dati dalle lineette di a-ke...., altrimenti mi accontenterò di chiudere in leggero loss....

Perché la nuova società non sarà quotata, almeno non al momento.

A quanto pare a DZ non piace la borsa, nemmeno lei è quotata.

Quindi niente opa ma JV, e la newco non sarà in borsa.

Non è detto che la nuova società debba nascere morta, dentro, insieme ad altre cose, dovrebbe restare Mercantile Leasing che sta bene.

Se dovessero cedere anche Mercantile Leasing, quello sarebbe davvero il segnale che BIL sarebbe destinata a morire.

Queste sono le elucubrazioni del FOL, spero di averle riportate correttamente.
 

eusebio

Forumer storico
Topone ha scritto:
Utile netto su del 15% «Puntiamo sull’estero»


MONTEBELLUNA. Sorrisi a 32 denti vengono sfoggiati con generosità nella bella sede di Veneto Banca. I conti del primo semestre sono buoni e c’è una discreta voglia di festeggiare. «E se riusciamo anche a portare la plusvalenza di 50 milioni sull’operazione Bim - auspica Consoli - siamo pure capaci di chiudere l’esercizio con un utile record. Ma noi non guardiamo alle plusvalenze straordinarie, ci bastano i risultati operativi».
E i risultati operativi dicono che Veneto Banca ha chiuso il primo semestre 2008 con utile netto di 53 milioni, in crescita del 15,4% sullo stesso periodo del 2007.
Il margine di intermediazione è balzato del 42,2% a 340,3 milioni, con un cost/income del 60,4% (61,8% un anno fa considerando la Popolare di Intra). In crescita la raccolta (+11,1% a 24,2 miliardi) e gli impieghi (+20,9% a 15,4 miliardi).
Va tenuto conto che si arriva da anni di grandi investimenti che, oltre alla Popolare di Intra, che ha causato un leggero incremento dell’indice delle sofferenze (+4,5%), ha visto l’acquisto di 36 sportelli ex Intesa. Con questo ambaradan, gli sportelli sono diventati 380 ed entro la fine del 2008 è in programma di arrivare a quota 424 (nel Vicentino è prevista l’apertura di una filiale a Costabissara).

«E apriremo diversi nuovi sportelli anche all’estero - osserva Trinca - dove tra l’altro è in procinto di partire un progetto di una nuova banca in Serbia».
Ma, a differenza di quanto successo in precedenza negli altri paesi dove Veneto Banca è presente, stavolta si procederà con la formazione di una banca nuova, sfruttando la collaborazione e i capitali (di minoranza) di operatori locali. «Nel giro di pochi mesi - assicura Consoli - dovremo partire anche a Belgrado».

Non mi sembrano risultati ottimi alla luce del recente rafforzamento patrimoniale fatto sia per Intra che per crescite esterne, poi ognuno se lo mena come vuole....
sicuramente son meglio di quelli di Vicenza a cui tolta Linea avrebbero fatto 25 milioni circa di ricorrente.....
 

Topuan

Forumer storico
eusebio ha scritto:
Non mi sembrano risultati ottimi alla luce del recente rafforzamento patrimoniale fatto sia per Intra che per crescite esterne, poi ognuno se lo mena come vuole....
sicuramente son meglio di quelli di Vicenza a cui tolta Linea avrebbero fatto 25 milioni circa di ricorrente.....

non credo 25...nel senso che parte della plus di linea e stata usata per tappare qualche buco...come ha fatto il banco del resto.
il ricorrente al momento è un mistero,non stà scritto da nessuna parte.....credo più di 25 comunque.
 

Users who are viewing this thread

Alto