et donc
e quindi ?
A seguito della delibera assunta dal
Consiglio di Sorveglianza e dal Consiglio
di Gestione del Banco, ha avuto avvio la
seconda fase del progetto di valorizzazione
e razionalizzazione del patrimonio
immobiliare del Gruppo. Tale seconda
fase, che segue quella già avviata sul
portafoglio non strumentale, ha per
oggetto una componente pari a circa i
2/3 del patrimonio immobiliare strumentale
ed è finalizzata a:
- far emergere il valore intrinseco di
tali immobili;
- mantenere la disponibilità degli spazi
al servizio delle banche del gruppo
accrescendo, al contempo, il grado di
flessibilità della loro gestione;
- ottimizzare il rendimento economico
del capitale e liberare capitale da
investire nell’attività coredel Gruppo.
Il progetto: Costituzione di un Fondo
Immobiliare. Il progetto di razionalizzazione
e valorizzazione del patrimonio
immobiliare strumentale del Gruppo
Banco Popolare prevede:
- la costituzione, mediante l’apporto di
oltre 500 unità immobiliari il cui valore di
mercato è prudentemente stimato pari
a circa € 1 Mld, di un fondo immobiliare
ad apporto privato;
- il successivo collocamento ad
investitori istituzionali delle quote del
fondo, da completarsi entro il 31
dicembre 2008. Il fondo, la cui istituzione
e gestione verrà affidata ad una primaria
SGR immobiliare, avrà una struttura che
prevede un indebitamento di natura
finanziaria pari al massimo al 60% del
valore degli immobili apportati.
Al momento dell’apporto al fondo gli
immobili saranno oggetto di perizia, da
parte di una primaria società specializzata,
sulla base delle tradizionali metodologie
di valutazione immobiliare riconosciute
da Banca d’Italia e dai principali
organismi internazionali, nonché oggetto
di locazione al Gruppo Banco Popolare
sulla base di un Contratto Quadro di
locazione, a canoni di mercato. In tale
occasione il Banco Popolare potrà non
procedere all’apporto di cespiti immobiliari
ritenuti esuberanti rispetto al conseguimento
degli obiettivi prefissati. Il
Fondo si caratterizza per una lunga
durata e per la stabilità e la sostenibilità,
nel lungo periodo, del profilo reddituale
grazie alla locazione a lungo termine al
Gruppo degli immobili strumentali.
La lunga durata e le caratteristiche del
contratto di locazione consentiranno
dall’altro lato al Banco di mantenere la
disponibilità e la gestibilità della propria
rete commerciale nonché la possibilità di
procedere liberamente, con propri
investimenti, alla riorganizzazione degli
spazi locati. Il collocamento delle quote
del fondo sarà curato in qualità di
placement agent da Banca IMI (Gruppo
Intesa Sanpaolo).
L’Underwriting Agreement
Banco Popolare, inoltre, al fine di
garantire il buon esito dell’operazione ha
sottoscritto con Banca IMI un contratto di
garanzia (“ Underwriting Agreement”)
che prevede l’’impegno per Banca IMI di
procedere all’acquisito delle quote del
fondo che al 31 dicembre 2008 risultassero
non collocate.
Effetti dell’operazione
sul Banco Popolare
Sulla base delle perizie e delle
valutazioni preliminari interne, assumendo
l’apporto di tutte le unità immobiliari
previste nel progetto e canoni di
locazione pari, in media, al 6% del
valore di mercato degli immobili ed il
collocamento delle quote ai termini
previsti dall’ Underwriting Agreement,
l’operazione potrà generare per il Banco
una plusvalenza lorda di circa 500
milioni di € (400 milioni netti) con un
impatto positivo minimo di circa 55 punti
base sul Tier 1e di circa 45 punti base
sul Core Tier 1.
L'impatto sui conti economici successivi
a quello nel quale l’operazione si
perfezionerà è previsto essere sostanzialmente
neutrale perché il valore degli
affitti è compensato dalla diminuzione
degli ammortamenti e dalla redditività
generata dalla liquidità incassata. Il
Banco Popolare, per la strutturazione
dell’operazione, si è avvalso di Morgan
Stanley che ha agito in qualità di
advisore che, congiuntamente a Banca
IMI, agirà in qualità di co-arranger
dell’operazione. Advisor legali dell’operazione
sono: Studio Legale Chiomenti
per Banca IMI e lo Studio Legale Pavesi
Gitti Verzoni per Banco Popolare
Consiglio di Sorveglianza e dal Consiglio
di Gestione del Banco, ha avuto avvio la
seconda fase del progetto di valorizzazione
e razionalizzazione del patrimonio
immobiliare del Gruppo. Tale seconda
fase, che segue quella già avviata sul
portafoglio non strumentale, ha per
oggetto una componente pari a circa i
2/3 del patrimonio immobiliare strumentale
ed è finalizzata a:
- far emergere il valore intrinseco di
tali immobili;
- mantenere la disponibilità degli spazi
al servizio delle banche del gruppo
accrescendo, al contempo, il grado di
flessibilità della loro gestione;
- ottimizzare il rendimento economico
del capitale e liberare capitale da
investire nell’attività coredel Gruppo.
Il progetto: Costituzione di un Fondo
Immobiliare. Il progetto di razionalizzazione
e valorizzazione del patrimonio
immobiliare strumentale del Gruppo
Banco Popolare prevede:
- la costituzione, mediante l’apporto di
oltre 500 unità immobiliari il cui valore di
mercato è prudentemente stimato pari
a circa € 1 Mld, di un fondo immobiliare
ad apporto privato;
- il successivo collocamento ad
investitori istituzionali delle quote del
fondo, da completarsi entro il 31
dicembre 2008. Il fondo, la cui istituzione
e gestione verrà affidata ad una primaria
SGR immobiliare, avrà una struttura che
prevede un indebitamento di natura
finanziaria pari al massimo al 60% del
valore degli immobili apportati.
Al momento dell’apporto al fondo gli
immobili saranno oggetto di perizia, da
parte di una primaria società specializzata,
sulla base delle tradizionali metodologie
di valutazione immobiliare riconosciute
da Banca d’Italia e dai principali
organismi internazionali, nonché oggetto
di locazione al Gruppo Banco Popolare
sulla base di un Contratto Quadro di
locazione, a canoni di mercato. In tale
occasione il Banco Popolare potrà non
procedere all’apporto di cespiti immobiliari
ritenuti esuberanti rispetto al conseguimento
degli obiettivi prefissati. Il
Fondo si caratterizza per una lunga
durata e per la stabilità e la sostenibilità,
nel lungo periodo, del profilo reddituale
grazie alla locazione a lungo termine al
Gruppo degli immobili strumentali.
La lunga durata e le caratteristiche del
contratto di locazione consentiranno
dall’altro lato al Banco di mantenere la
disponibilità e la gestibilità della propria
rete commerciale nonché la possibilità di
procedere liberamente, con propri
investimenti, alla riorganizzazione degli
spazi locati. Il collocamento delle quote
del fondo sarà curato in qualità di
placement agent da Banca IMI (Gruppo
Intesa Sanpaolo).
L’Underwriting Agreement
Banco Popolare, inoltre, al fine di
garantire il buon esito dell’operazione ha
sottoscritto con Banca IMI un contratto di
garanzia (“ Underwriting Agreement”)
che prevede l’’impegno per Banca IMI di
procedere all’acquisito delle quote del
fondo che al 31 dicembre 2008 risultassero
non collocate.
Effetti dell’operazione
sul Banco Popolare
Sulla base delle perizie e delle
valutazioni preliminari interne, assumendo
l’apporto di tutte le unità immobiliari
previste nel progetto e canoni di
locazione pari, in media, al 6% del
valore di mercato degli immobili ed il
collocamento delle quote ai termini
previsti dall’ Underwriting Agreement,
l’operazione potrà generare per il Banco
una plusvalenza lorda di circa 500
milioni di € (400 milioni netti) con un
impatto positivo minimo di circa 55 punti
base sul Tier 1e di circa 45 punti base
sul Core Tier 1.
L'impatto sui conti economici successivi
a quello nel quale l’operazione si
perfezionerà è previsto essere sostanzialmente
neutrale perché il valore degli
affitti è compensato dalla diminuzione
degli ammortamenti e dalla redditività
generata dalla liquidità incassata. Il
Banco Popolare, per la strutturazione
dell’operazione, si è avvalso di Morgan
Stanley che ha agito in qualità di
advisore che, congiuntamente a Banca
IMI, agirà in qualità di co-arranger
dell’operazione. Advisor legali dell’operazione
sono: Studio Legale Chiomenti
per Banca IMI e lo Studio Legale Pavesi
Gitti Verzoni per Banco Popolare
