Banco Popolare (BP) aspettando un vecchio amico ......... (1 Viewer)

eusebio

Forumer storico
ciò anke il biglietto per sansiro


chissà che sta sana crisi porti anche al taglio dei superstipendi pagati ai calciatori, agli attori,etcc..etcc...

penso che se Moratti anzichè squattrinare 100 milioncini all'anno ne spendesse la metà e gli altri li desse ai lavoratori non sarebbe una brutta idea.....
 

el docente

Forumer attivo
entrato su italloss senza freni in attesa dei krukki!!zaga che dici mi segui??è una entrata "testa o croce" ora vado a farmi un camparin con il prossecchin!!ciao a tuc..:ciao:
 

Topuan

Forumer storico
(ANSA-REUTERS) - LONDRA, 21 NOV - L'attivita' manifatturiera
e dei servizi di Eurolandia, a novembre, sono cadute piu' del
previsto toccando i minimi storici.
A indicarlo sono le stime dell'indice dei direttori acquisti
(Pmi) realizzate da Royal Bank of Scotland e Markit, che per
l'indice manifatturiero indicano un calo a 36,1 da 41,1, ai
minimi degli undici anni di storia del sondaggio. Le attese -
secondo la Reuters - erano per un indice a 40,5.
La stima flash dell'indice Pmi per il comparto dei servizi
indicano un calo a 43,3 da 45,8, anche in questo caso ai minimi
dei die(ANSA-REUTERS) - LONDRA, 21 NOV - L'attivita' manifatturiera
e dei servizi di Eurolandia, a novembre, sono cadute piu' del
previsto toccando i minimi storici.
A indicarlo sono le stime dell'indice dei direttori acquisti
(Pmi) realizzate da Royal Bank of Scotland e Markit, che per
l'indice manifatturiero indicano un calo a 36,1 da 41,1, ai
minimi degli undici anni di storia del sondaggio. Le attese -
secondo la Reuters - erano per un indice a 40,5.
La stima flash dell'indice Pmi per il comparto dei servizi
indicano un calo a 43,3 da 45,8, anche in questo caso ai minimi
dei dieci anni di storia del sondaggio, contro previsioni di
stime per una calo piu' moderato a 45,0, con un crollo, in
particolare, per la domanda interna e quella estera.(ANSA).

ci anni di storia del sondaggio, contro previsioni di
stime per una calo piu' moderato a 45,0, con un crollo, in
particolare, per la domanda interna e quella estera.(ANSA).


stiamo tirando avanti con i volumi di 15 anni fà.....come scrivevo l'altro dì..
 

Topuan

Forumer storico
tassi bassi o previsti in discesa,poca inflazione,petrolio a 50 dollari......se non funziona questa cura...
vediamo i prossimi mesi.
 

Topuan

Forumer storico
ANSA) - ROMA, 21 NOV - Citigroup riunisce oggi il proprio
consiglio di amministrazione per discutere delle opzioni
strategiche.
Lo scrive la Bloomberg citando una persona a conoscenza dei
fatti. La convocazione del board arriva dopo che neanche il
rafforzamento della quota del principe Principe Al Walid bin
Talal e' riuscito ad arrestare la discesa delle azioni dela
banca.
Secondo il Wall Street Journal il consiglio di
amministrazione potrebbe decidere per uno spezzatino o una
cessione totale di Citigroup.
(ANSA).
 

eusebio

Forumer storico
(ANSA-REUTERS) - LONDRA, 21 NOV - L'attivita' manifatturiera
e dei servizi di Eurolandia, a novembre, sono cadute piu' del
previsto toccando i minimi storici.
A indicarlo sono le stime dell'indice dei direttori acquisti
(Pmi) realizzate da Royal Bank of Scotland e Markit, che per
l'indice manifatturiero indicano un calo a 36,1 da 41,1, ai
minimi degli undici anni di storia del sondaggio. Le attese -
secondo la Reuters - erano per un indice a 40,5.
La stima flash dell'indice Pmi per il comparto dei servizi
indicano un calo a 43,3 da 45,8, anche in questo caso ai minimi
dei die(ANSA-REUTERS) - LONDRA, 21 NOV - L'attivita' manifatturiera
e dei servizi di Eurolandia, a novembre, sono cadute piu' del
previsto toccando i minimi storici.
A indicarlo sono le stime dell'indice dei direttori acquisti
(Pmi) realizzate da Royal Bank of Scotland e Markit, che per
l'indice manifatturiero indicano un calo a 36,1 da 41,1, ai
minimi degli undici anni di storia del sondaggio. Le attese -
secondo la Reuters - erano per un indice a 40,5.
La stima flash dell'indice Pmi per il comparto dei servizi
indicano un calo a 43,3 da 45,8, anche in questo caso ai minimi
dei dieci anni di storia del sondaggio, contro previsioni di
stime per una calo piu' moderato a 45,0, con un crollo, in
particolare, per la domanda interna e quella estera.(ANSA).

ci anni di storia del sondaggio, contro previsioni di
stime per una calo piu' moderato a 45,0, con un crollo, in
particolare, per la domanda interna e quella estera.(ANSA).


stiamo tirando avanti con i volumi di 15 anni fà.....come scrivevo l'altro dì..


infatti le quotazioni di molti titoli son sui livelli di quegli anni....

poi ci son sempre le eccezioni...

alcune grosse ditte della mia zona in 15 anni hanno chi raddoppiato, chi triplicato, chi quintuplicato i ricavi...
 

ettore.duliman

Nuovo forumer
http://www.ilgiornaledivicenza.it/

Giovedì 20 Novembre 2008

BANCHE.
Per Unipol Colombini lascia la Popolare di Verona


VERONA
Se ne va da signore, con stile, così come se n’era andato dalla Banca Popolare di Vicenza, giusto un anno fa. Ma se ne va. Luciano Colombini non è più il direttore generale della Banca Popolare di Verona. Ha ricevuto un’ottima offerta da Bologna e ha deciso di accettare: sarà il prossimo direttore generale di Unipol Banca.
«Lascio con dispiacere un ottimo istituto - ha dichiarato - ma l’offerta che mi ha fatto il gruppo Unipol era molto interessante e ho deciso di accettare».
La verità, probabilmente. è un tantino differente. Così come un anno fa a causare le dimissioni dalla Popolare di Vicenza furono insanabili contrasti col presidente Gianni Zonin, stavolta a indurre Colombini a optare per Unipol potrebbero essere state le scarse possibilità di manovra e le varie deleghe migrate in capo all’amministratore delegato del gruppo.
L’uscita di Colombini ha causato un giro di direttori generali. Il posto di Colombini sarà preso da Cristiano Carrus, che lascerà la direzione della Banca Popolare di Novara a Giovanni Capitanio.
 

ettore.duliman

Nuovo forumer
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Giovedì 20 Novembre 2008

MONTEBELLO. Gli operai rischiano di non ricevere gli stipendi
Carabinieri in azienda Smav sotto sequestro
Il passaggio di proprietà dei vecchi titolari è avvenuto il 12 novembre Sindacati in agitazione


Sotto sequestro la conceria Smav di Montebello.
È stato questo l'annuncio dato dai carabinieri che ieri, fin dal mattino, erano presenti nell'azienda in via della Tecnica con l'amministratore Davide Scolaro. Martedì i cancelli della conceria terzista, che ha un grosso deposito di pelli e una decina di dipendenti, erano chiusi; nei giorni precedenti, dopo una richiesta d'attivazione di cassa integrazione da parte dei titolari Manuele e Valeriano Pandolfo, ai dipendenti era stato presentato, a sorpresa, un nuovo amministratore: Scolaro. A questo punto alcuni imprenditori, che lì avevano depositato le loro pelli, si sono allarmati e hanno deciso di recuperare la propria merce, mentre altre che erano rimaste in azienda sono state spostate altrove; così molti committenti sono andati dai Carabinieri per denunciare l'accaduto. «Abbiamo saputo che il passaggio di proprietà dai vecchi titolari a Scolaro è avvenuto il 12 novembre – spiega Flavio Mellini della Uilcem Uil– Oggi i carabinieri sono rimasti in azienda fino alle 16, quando hanno annunciato che la conceria era sotto sequestro. Agiremo per tutelare i diritti dei lavoratori». Che rischiano di non ricevere gli stipendi.
E.F.
 

ettore.duliman

Nuovo forumer
Qui non ci sono più neanche i soldi per il gas...

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Giovedì 20 Novembre 2008

IL CONVEGNO. Tavola rotonda organizzata dall’ente camerale e Cisl
Ora la concia è alla prova più difficile
Fare sistema attorno alle eccellenze che trainano il distretto. L’indicazione arriva da imprese, sindacato e politica
Dallo studio presentato emerge che il brand ambiente è un fattore di competitività
«Vogliamo resistere Serve aiuto»


Nicola Rezzara
Fare sistema attorno alle eccellenze che trainano il distretto, aumentare le capacità gestionali e commerciali delle aziende per ridurre i costi, valorizzare i progressi raggiunti in campo ambientale.
Dalla tavola rotonda “La concia: dati a confronto e strategie di sviluppo" organizzata l'altro ieri in villa Brusarosco dalla Camera di Commercio e dalla Cisl sono emerse alcune possibili strade da percorrere per uscire dalla crisi che attanaglia il distretto della concia. Imprenditori, istituzioni e mondo sindacale hanno ribadito la necessità di lavorare assieme per superare le difficoltà attuali.
In villa Brusarosco c'era una folta rappresentanza di imprenditori del mondo della concia, dai grandi gruppi capofila del distretto alle piccole aziende artigiane terziste, e il vicepresidente dell'Associazione Industriali di Vicenza Roberto Ditri. I dati diffusi da Diego Rebesco della Camera di Commercio e da Margherita Brondino della Cisl hanno fatto il punto della situazione indicando i numeri della crisi: ottanta imprese chiuse e più di mille posti di lavoro persi negli ultimi 5 anni, crescita della cassa integrazione (che ha registrato un incremento del 95% nel primo semestre del 2008), ulteriori riduzioni di personale previste nei prossimi mesi del 2008, con nuovi occupati solo nelle grandi imprese.
I dati divulgati da Camera di Commercio e Cisl non sono incoraggianti, ma lo studio congiunto offre anche spunti di riflessione sulle vie d'uscita: partire dalla collaborazione fra aziende che ha prodotto importanti risultati sul fronte del miglioramento dell'impatto sull'ambiente (progressi da valorizzare nell'informazione al consumatore per diventare un fattore di competitività) per mantenere il patrimonio comune di informazioni, capacità e conoscenze; alzare il livello di managerialità per ridurre i costi della gestione delle aziende, favorire l'aggregazione fra imprese per fare “massa critica", promuovere la pelle di Arzignano come “brand", migliorare la logistica del distretto in attesa del Cis di Montebello, incrementare il coordinamento per essere più efficaci nei rapporti con le banche e insistere con il Ministero per sbloccare i fondi della Stazione sperimentale di Napoli.
«È necessario puntare sull'innovazione, attrezzarsi per produrre anche piccole quantità, e soprattutto capire che ora è proibito sbagliare», ha commentato l'imprenditore Gabriele Boschetti, auspicando che gli istituti di credito non abbandonino le aziende.
«Ci vorrebbe la sfera di cristallo per sapere quanto durerà questa crisi, per il 2009 ci aspettiamo un ulteriore peggioramento - ha spiegato Giuseppe Walter Peretti, vicepresidente dell'Unione nazionale industria conciaria -. Il prezzo della materia prima bovina, ai minimi storici degli ultimi vent'anni, indica che la crisi è globale ed il lavoro manca anche in Cina e Brasile».
Vendemiano Sartor, assessore alle politiche dell'economia della Regione - fra i presenti in sala c'era anche il consigliere regionale del Pd, Claudio Rizzato - ha incoraggiato il distretto a compiere scelte strutturali: «Qui non siamo di fronte solo a una crisi congiunturale di qualche mese, ma ad un problema sorto almeno tre anni fa. Bisogna lavorare assieme per risolvere i problemi strutturali, puntando ad una filiera completa». Sartor ha poi garantito l'impegno di Venezia per favorire l'accesso al credito, annunciato nuove regole per sbloccare i fondi assegnati ai distretti e interventi di tutela verso chi ha perso il lavoro.
Il rappresentante della Cisl Gianfranco Refosco, presente assieme a Giancarlo Pederzolli della segreteria Cisl e al segretario generale del sindacato vicentino Luigi Copiello, ha evidenziato la necessità di puntare sulla formazione per ricollocare i lavoratori che hanno perso il posto di lavoro per allontanare il rischio sociale della crisi.


«Vogliamo resistere e per farlo abbiamo bisogno di un aiuto. Siamo sempre stati abituati ad arrangiarci, ma ora chiediamo l'intervento delle istituzioni».
L'appello è stato lanciato da Riccardo Rossetto, rappresentante degli artigiani della concia, una galassia di piccole aziende (circa 1300 addetti in totale) che lavora soprattutto per conto terzi su singole fasi del processo produttivo e sente in modo particolare la crisi.
«Da quando è stata persa la fascia medio bassa che dava lavoro a tutti, stiamo vivendo un momento molto difficile - ha spiegato Rossetto -. Abbiamo fermato alcune macchine e diminuito le ore di lavoro, ma i problemi non sono ancora risolti e ci sono difficoltà a pagare gli operai. Siamo in una fase di esaurimento e questa situazione porta qualcuno ad adottare strategie scorrette che causano una corsa al ribasso dei prezzi, a sbranarsi uno con l'altro. Noi vogliamo andare avanti ma c'è bisogno del sostegno delle istituzioni che punti alle piccole e medie imprese».
 

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