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Mediobanca, Profumo: separazione da Generali necessaria per la crescita
02/09/2008L'uscita di Maranghi da Mediobanca, nel 2003, «fu il primo tempo di un film al quale non è seguito il secondo: lo scioglimento del legame tra Mediobanca e Generali, un passaggio cruciale per la crescita industriale di entrambe». Lo ha detto l'ad di Unicredit, Alessandro Profumo, in un'intervista sulla riforma della governance in Mediobanca.
«Dovessi indicare una soluzione ideale, vedrei una Mediobanca banca d'affari pura che trasferisce le partecipazioni in un fondo chiuso quotato. Questo fondo le potrebbe tenere magari per un arco temporale lungo, ma con lo scopo, dopo averle accompagnate nello sviluppo, di venderle bene...». Invece «Mediobanca aveva due partecipazioni strategiche, Generali e Rcs, e adesso ne ha tre: è arrivata Telecom».
Lo scioglimento del legame Mediobanca-Generali avrebbe tranquillizzato la concorrente Intesa: «Certo - dice Profumo - Ma Intesa non aveva ugualmente alcuna ragione di temere che Unicredit, tramite Mediobanca, influenzasse le Generali». L'ad di Unicredit ammette peraltro che un allentamento del legame storico tra Mediobanca e Generali «non è troppo realistico. Ma ci si potrebbe arrivare magari gradualmente, se le Generali facessero un'acquisizione o una fusione tali da diluire la partecipazione di Mediobanca», o con una fusione tra le due società, suggerisce l'intervistatore: «In teoria tutto è possibile. In pratica, sta ai manager di Mediobanca e delle Generali prendere iniziative».
Attenzione anche ad alleanza questa è passibile di delisting!