Zonin: se nazionalizzare è il male minore, facciamolo venerdì 19 settembre 2008 16:34 Per il banchiere vicentino, Gianni Zonin, il ministro Tremonti "è uomo di intelligenza non comune". E il ministro Tremonti è uno che sta predicando, da anni, la necessità di regole più incisive per il controllo dei mercati finanziari ed è uno che, proprio ieri, ha detto che dobbiamo tornare alla ricchezza del lavoro e abbandonare la ricchezza della finanza...
Il presidente della Banca Popolare di Vicenza non usa mezzi termini: "quando c'è un problema si risolve col male minore. Se nazionalizzare anche le banche è un male minore, che si faccia."
La situazione italiana non è come quella degli Stati Uniti, ma interventi pubblici consistenti vanno presi in seria considerazione, oggi, che i sistemi gonfiati della finanza internazionale stanno esplodendo.
Protezionisti e interventisti, che fino a ieri venivano sistematicamente derisi dai globalizzatori d'assalto, oggi si possono trovare anche in una banca come quella vicentina, e addirittura nel suo presidente: Gianni Zonin.
"La situazione è complessa - spiega Zonin -. L'Europa è solida, gli Stati Uniti sono in difficoltà e l'Est e l'Oriente vanno bene. Certo c'è una forte turbolenza per niente finita."
Insomma se gli americani dovranno cominciare a pensare di abbassare il tenore di vita di almeno un 20% come aveva già scritto nel 1998 Emmanuel Todd nel suo libro "L'illusione economica" gli europei dovranno fare molta attenzione.
Però, sostiene Zonin, nonostante la tempesta che non si placa è da prendere in considerazione un fatto nuovo: "Le banche centrali - dice l'imprenditore banchiere - hanno concordato una politica comune. E' una svolta molto importante."
Insomma intervento dei governi, intervento delle banche centrali. Addio globalizzazione. Anche perché, spiega Zonin, un conto è la concorrenza industriale, di chi produce, e un conto sono i cambi oscillanti. Insomma la lezione di Tremonti: un conto è la fuffa finanziaria (e lo dice un banchiere!), un conto il denaro prodotto dal lavoro.
Dunque a Vicenza, oggi, oltre a Napolitano, ex comunista, è arrivata anche una ventata di protezionismo.
TOPO HAI FATTO LE CONDOGLIANZE AL VINAT?