BANCA FINNAT

Nasce la banca che dà credito all’impresa

Si chiama Imprebanca il nuovo istituto di credito promosso da Confcommercio Roma. Una banca degli imprenditori per gli imprenditori. I primi sportelli saranno aperti entro fine anno. Il progetto è stato illustrato ieri alla Casina Valadier dal presidente di Confcommercio, Cesare Pambianchi, alla presenza del sindaco di Roma Gianni Alemanno. «Realizzeremo pacchetti specifici per le pmi e per i singoli dipendenti», ha annunciato Pambianchi, che ha precisato che l’iniziativa coinvolgerà tutte le categorie produttive della città: edilizia, commercio, turismo, servizi. A dar vita alla banca sarà la società Impre Finanziaria d’Impresa, che conta di avere il via libera definitivo dalla Banca d’Italia entro l’estate. Principali partner di Confcommercio e futuri azionisti di riferimento sono Ina Assitalia e Banca Finnat. Amministratore delegato sarà Riccardo Lupi, già del gruppo Bnl.
Fra gli altri soci fondatori spiccano Giuseppe Roscioli (Roscioli Hotel), Claudio Sette (Sette costruzioni), Giancarlo Cremonesi, Aldo Palombini (EspressAroma), il Gruppo Cisco della famiglia Tulli, il Gruppo Santarelli. A partecipare al futuro istituto di credito sarà di fatto il 70 per cento del fatturato della pmi romana. «Imprebanca - ha spiegato Pambianchi - farà leva soprattutto sui presidi del territorio di Confcommercio Roma e Lazio e sui punti vendita dei suoi associati. Circa 40mila aziende e 110mila dipendenti». Pieno appoggio all’iniziativa da parte di Alemanno: «L’accesso al credito è la vera spina nel fianco dell’imprenditoria italiana. Iniziative del genere si inquadrano perfettamente nella nostra idea di sviluppo dell’area metropolitana».

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Alla data odierna, il programma di buy back consente l'acquisto sul mercato di ulteri

Alla data odierna, il programma di buy back consente l'acquisto sul mercato di ulteriori n. 8.978.103 azioni.
14/11/2008 10.02 Banca Finnat approva la trimestrale
FTA Online News
Il Consiglio di Amministrazione di Banca Finnat Euramerica S.p.A., riunitosi ieri, ha esaminato ed approvato il resoconto intermedio di gestione del Gruppo alla data del 30 settembre 2008.
L' Utile Netto Consolidato si è attestato a euro 2,87milioni, rispetto ai euro 18 milioni conseguiti nel corso del corrispondente periodo del 2007 (-84,1%), che aveva beneficiato della plusvalenza di euro 8,8 milioni derivante dall'adesione all'OPA Fideuram, nonché di proventi non ripetibili per euro 9,2 milioni conseguiti dalla controllata Investire Immobiliare S.G.R.
Il Margine di Intermediazione è risultato pari a euro 22,12 milioni rispetto ai 44,86 milioni del corrispondente periodo del 2007 (-50,7%).
Il Patrimonio Netto Consolidato ammonta a euro 173,7 milioni (euro 220,4 milioni al 31 dicembre 2007) e la riduzione intervenuta riguarda quasi esclusivamente l'imputazione a "Riserva da valutazione" del differenziale negativo di fair value (rispetto al 31.12.2007) riferito alle n. 2.800.000 azioni LSEG iscritte tra le "Attività finanziarie disponibili per la vendita".
Al 30 settembre 2008 le azioni proprie in portafoglio risultano pari a n.5.323.394 (n.9.837.590 al 31
dicembre 2007), corrispondenti all'1,467% del capitale sociale e sono esposte a rettifica del patrimonio netto per euro 4,1 milioni.
Alla data odierna, il programma di buy back consente l'acquisto sul mercato di ulteriori n. 8.978.103
azioni.
 
7 Gennaio 2014

il grafico è da favola...
 

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