Certo.
Dove sto io (relativamente poco) le polizie sono impegnatissime a multare i mariti insoddisfatti che cercano un modesto sollievo a pagamento, chiudere i centri di massaggio cinesi, dare il foglio di via alle dilettanti (le "professioniste" sanno evidentemente come superare l'ostacolo).
Il comune di Preganziol ha inventato il cartello stradale "vietato concordare prestazioni sessuali nel territorio del comune", cartello che i miei amici tedeschi non si stancavano di fotografare, resi, nel farlo, maldestri dalle loro stesse incontrollabili risate. Nel veneziano, se uno chiede l'ora ad una supposta prostituta, arrivano multe pesanti. Alla faccia del razzismo, della discriminazione, delle tante belle parole politicamente, anzi, polliticamente corrette. Diciamo che mettono il marchio di prostituta alle persone (non è reato, ricordo), proprio come funzionava il vecchio marchio per gli ebrei.
Da "vecchio libertario" quale sono questo scatenamento di energie per aumentare le frustrazioni dei cittadini mi fa orrore. Puah!
Vorrei vedere che ne direbbe la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (quante maiuscole sprecate). E lasciando stare che cortei di auto vanno a spendere in Austria e Germania (e anche in Svizzera, ma non in pubblico

) dove certe attività le permettono e le regolano.
Avrei voglia di concordare con un'amica che, passando in auto per il preganziolese, chiacchierando ci siamo messi d'accordo per una "seduta" a casa mia. Poi autodenunciarmi e vedere se mi multano.
Tutto per dire che in Italia siamo messi peggio, e la puzza viene dalla testa del pesce.

Poi, della Moirè, chissenefrega. Non è arte, oppure lo è più o meno come l'arte
concessuale 


(Disclaimer: pronto a denunciare chi facesse insinuazioni personali, eh!)