Esatto, ma lì tutto quello che c'è ha prezzi arrivati, o quantomeno corretti, mica ci dobbiamo andare noi rufolatori. Invece, ricordo con piacere fiere della carta parigine alla porte de Champerret dove in un giorno un mercante poteva procurarsi di che vivere per tre anni. Solo che avevano periodicità annuale, ora non so.Posto anche qui...C'è qualcuno tra voi che conosce una Fiera che si chiama TEFAF e si tiene in questi giorni a Maastritch..?...Io non ne sapevo nulla, ma mi hanno detto che è una delle più importanti al mondo...Arte ed Antiquariato
Librai, venditori di libri usati, calligrafi, miniatori e legatori fanno di La Charité-sur-Loire una vera e propria città del libro... meta ideale per gli amanti della lettura e i collezionisti di opere antiche!
Sono numerosi gli eventi legati al mondo del libro che ritmano il calendario annuale cittadino. In particolare ricordiamo il festival della parola, nel mese di giugno, la fiera dei libri antichi e delle vecchie stampe (cartoline, locadine, ecc.), a luglio, la notte del libro, ad agosto, e il mercato del libro, ogni terza domenica del mese da ottobre a marzo.
C'è un paesino nel Galles dove ce ne sono 40 ed è diventato perciò famoso in tutto il mondo tra i bibliofili:Esatto, ma lì tutto quello che c'è ha prezzi arrivati, o quantomeno corretti, mica ci dobbiamo andare noi rufolatori. Invece, ricordo con piacere fiere della carta parigine alla porte de Champerret dove in un giorno un mercante poteva procurarsi di che vivere per tre anni. Solo che avevano periodicità annuale, ora non so.
Mi viene in mente ora una piccola curiosità personale anni 90. Andando in auto a Parigi una sera sul tardi abbiamo dovuto casualmente pernottare al campeggio de La Charité sur Loire., 200 km a sud di Parigi. Il giorno seguente il posto ci piacque La Charité-sur-Loire - Guida Turismo e Vacanze , lo girammo e trovammo 2 o 3 librerie antiquarie e un paio di rigattieri dove feci affari favolosi, stampe quadri e oggetti. Bene, neanche a farlo apposta, il paese dopo pochi anni fu consacrato ufficialmente al libro e alle stampe, e nacque quanto posto qui sotto, tratto dal sito. Evidentemente non si sfugge al proprio destino.
No, caro Mantegna, la colpa non è degli stranieri in quanto tali, ma di come il problema viene affrontato. ..tu stai parlando con uno che ha vissuto, per anni, in Paesi diversi. .compresa l'Algeria..paese arabo...ma mi sono sempre adeguato alla realtà senza pensare di poter mangiare degli spaghetti perfettamente cotti..tanto per capirci...qui regnano caos e malaffare sulla pelle di centinaia di migliaia di disgraziati senza arte nè parte...mentre abbiamo i nostri compatrioti giovani e delusi..che se ne vanno...ma dove pensi che tutto questo ci porterà?...Diventeremo una nazione di raccoglitori di pomodori?..
Buona sintesi, @kiappo. Permettimi di aggiungere qualche mia ormai centenaria osservazione.
1) la droga; ce l'hanno portata da occidente per azzerare i movimenti 68ini - direi cosa indiscutibile. Una generazione distrutta, (in parte, ma solo fisicamente, con la testa si sono piegati quasi tutti). Quella seguente privata di genitori con la G maiuscola. Il cosavuoichessìa si è generalizzato, divenendo impronta indelebile sull'animo, già predisposto a ciò, degli italiani. Chiediti come mai vi sia libero spaccio ovunque, tuttora, e magari osserva quanti cretini ti prendono per fanatico se ti opponi: cosavuoichessìa.
2) chiediti perché non si canta più, sarà mica solo perché i panni ora li fa la lavatrice, no? I motivi e le conseguenze sono molteplici. Fatto sta che il mondo ci conosce come il paese del (bel) canto, ma qui non canta più nessuno (da approfondire se interessa).
3) una lunga tradizione cattolica fa sì che contino più le parole che i fatti: ciò ha permesso azioni distruttive della coesione sociale da parte di tutti, mica solo dei politici. Io non sono certo cattolico, ma ho visto quasi tutti quei credenti dire che non importa se la chiesa dice A, se ho voglia faccio B, ma tranquillamente. Quando invece era da porre in questione la propria stessa appartenenza a una tale religione. Se manca il principio di contraddizione, la logica e con essa ogni rapporto serio va a farsi f...
4) fino al 1962 circa l'Italia era uno strapaese ancora permeato di cultura fascista (in senso lato, come stile), ma sulla via di evolversi. Però la pressione dell'incultura americana ha sfondato infine ogni barriera, c'è stata una omologazione a quella senza che la base socioculturale potesse trovare difese, se non ridicolmente strapaesane. E siamo divenuti colonia in tutti i sensi. Non è assolutamente questione di risollevare l'orgoglio nazionale, solo ammettere che qualcosa di umano è affondato senza che vi fosse nulla di adatto a sostituirlo. Questo qualcosa riesce a riemergere solo in occasione delle peggiori tragedie, per cui augurare un terremoto al mese agli italiani non sarebbe un atto pestifero, ma l'offerta di una occasione ...
5) ........
Credo sia proprio la più importante al mondo per quanto riguarda arte antica e antiquariato.Posto anche qui...C'è qualcuno tra voi che conosce una Fiera che si chiama TEFAF e si tiene in questi giorni a Maastritch..?...Io non ne sapevo nulla, ma mi hanno detto che è una delle più importanti al mondo...Arte ed Antiquariato