L'autocertificazione si può compilare anche quando ti fermano, io non ho una stampante a casa e settimana scorsa mi hanno fermato per un controllo; ho spiegato la situazione, ho compilato il foglio, fine; chiaramente se uno ce l'ha già compilata non si perde tempo ed è meglio.
Sulle diverse prospettive in campo scientifico non mi pronuncio nello specifico, mi limito a constatare che mentre l'arte è un campo evidentemente soggettivo, in cui la sensibilità di ognuno si declina in un gusto che ci fa apprezzare o meno le opere, la scienza non è questione di "gusti"; mi rendo altresì conto che sia una posizione antipatica, che taglia fuori tutti quelli che non sono studiosi di un ambito e non capiscono la ragione per cui "i professoroni" impongono terapie senza spiegazioni o studi epidemiologici di settore, o numeri relativi all'organizzazione sanitaria; spesso senza una adeguata informazione (ma una buona fetta della popolazione è abbastanza impossibilitata a capire, e se volesse capirle oggi come oggi gli strumenti per studiare sono disponibili a praticamente tutti) le cose vengono percepite come una imposizione.
Mi ritengo tuttavia un liberal convinto, ergo, nella misura in cui questo non crea danno a me o al mio paese, sono tutti liberissimi di fare quello che gli pare e credere a quel che vogliono.
Se però si curano per 20 anni il diabete con i fiori di Bach a me girano le balle se poi il SSN deve pagargli 5 ricoveri per sistemare i danni (poi ovviamente sono esseri umani e ci mancherebbe, si curano e amen), se un bambino immunodepresso prende la polio perdo la testa and so on.
La politica secondo me centra marginalmente in questo discorso, visto che le decisioni raramente possono essere razionali al 100%, per circa 200000 ragioni piuttosto ovvie; in questo senso è chiaramente soggettiva e rientra nell'amato campo italiano in cui chiunque può dire tutto e sentirsi un genio, visto che in effetti non c'è una controprova schiacciante come una formula chimica o un equazione differenziale.
@baleng il campo della medicina "non convenzionale" è una cosa sterminata, come puoi immaginare l'omeopatia e simili per me è la kriptonite di superman ma ci sono alcuni ambiti in cui sono più aperto verso terapie "alternative"; avendo in casa una neuropsichiatra diciamo che su certe patologie contemplo una componente psicologica, ambientale, addirittura sociale non nulla, quindi ad esempio per una cefalea di origine incerta la terapia può comprendere varie misure e non necessariamente una terapia farmacologica tradizionale.
Se invece si parla di problemi cardiaci, tumori, ossa rotte e ogni altra patologia "normale"...beh ok, diciamo che auguro il meglio a chi non si affida alla medicina convenzionale ma di più non posso fare
