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Ci sarà il MES, ci saranno gli Eurobond? Possibile.
Di certo nel 2021 ci sarà una bella patrimoniale. Lo Stato nel 2020 vedrà crollare le proprie entrate tributarie e vedrà esplodere i propri costi. L'unica possibilità di riequilibrare i conti sarà quello di attingere al patrimonio privato (oltre alle mini patrimoniali già in essere).
Prima o poi il nodo del nostro debito dovremo affrontarlo.
 
Ci sarà il MES, ci saranno gli Eurobond? Possibile.
Di certo nel 2021 ci sarà una bella patrimoniale. Lo Stato nel 2020 vedrà crollare le proprie entrate tributarie e vedrà esplodere i propri costi. L'unica possibilità di riequilibrare i conti sarà quello di attingere al patrimonio privato (oltre alle mini patrimoniali già in essere).
Prima o poi il nodo del nostro debito dovremo affrontarlo.

Sono convinta anch'io, ma anche attingendo al MES si parla comunque di 36 Mld rispetto agli oltre 800 messi in campo dalla Germania a sostegno della propria economia, prestito oltretutto subordinato a condizionalità. Con la solita solfa del travaso dal risparmio privato nel debito pubblico finirebbero per imporcela i ns. partner vincolando la destinazione al risanamento invece che alla tutela di imprese, lavoro ed asset residui o al rilancio dell'economia.

Ho la sensazione che nella UE si sia arrivati ad un "libera tutti" per cui ammesso che l'Europa resti in piedi ognuno cercherà di fare i propri interessi ancor più di prima ed è facile essere preda vista la ns. storica debolezza.

P.S. Il MES nella versione "salva banche" è in realtà stato utilizzato per la Spagna causa esposizione su immobiliare, mi pare parte in Portogallo e a Cipro. Nella stessa Spagna, considerata un successo perchè ha iniziato a crescere ma occorrerebbe valutare la caduta preventiva, si è comunque portata dietro un aumento enorme del debito pubblico, disoccupazione e riduzione drastica degli stipendi.
 
Ultima modifica:
Occhio che le cifre che girano sugli investimenti per far fronte all'emergenza, oltre che spesso campate per aria, vanno scorporate tra investimenti, detassazioni, supporto o garanzie al credito etc...
Se confrontiamo i 25 mld italiani con i 750 tedeschi parliamo proprio di cose diverse al momento (formalmente nel decreto italiano si parla infatti di "attivazione di flussi per 350mld che immagino siano da intendere come garanzie di credito).

Comunque è prestissimo secondo me per fare considerazioni di questo tipo, anche solo capire durata ed effetti della cosa richiederà mesi, figuriamoci stimare effetti economici e trend di spesa/decrescita.
 
Lory, "Tana libera tutti" è in corso ormai anni, perché ogni Paese hai i suoi cadaveri eccellenti da seppellire. Ci hanno mai mosso una contestazione per i milioni gettati nel buco nero di Alitalia?

La verità è che siamo un Paese tecnicamente fallito e demograficamente morto.
Un Paese dove milioni di persone conoscono per la prima volta l'Irpef quando passano in carico all'Inps.
Poi ci tiriamo su con la storia della genialità italiana, ma sono tutte fregnacce.
 
Nel sistema sanitario "privato" lombardo (poi praticamente tutto è privato convenzionato, cioè se hai una ricetta fai la prestazione gratis in un ospedale pubblico o in un privato indifferentemente, ma lasciamo stare) ci sono una marea di ospedali che hanno messo a disposizione tutto, con degli sforzi sovraumani; non "le cliniche dei fighetti", parlo di ospedali.
Poliambulanza di Brescia ha riconvertito 3/4 dell'ospedale, il gruppo san donato ha cliniche intere praticamente solo di Covid (tipo il beato matteo di Vigevano), persino lo IEO che è un istituto per i tumori ha convertito aree intere per accogliere pazienti, e non sto manco a citare tutto il gruppo Humanitas, Monzino, Maugeri, San Raffaele etc etc...
Per inciso 60 posti in TI sono una marea, nessun ospedale per cui lavoro ne ha attivi così tanti, se non altro perchè se tutte le postazioni devono lavorare con una configurazione ottimale (monitor, respiratori, ventilatori, emogas etc etc...) approntarne anche solo 10 "al volo" non è per nulla uno scherzo.
Peraltro i numeri dei posti in TI in Lombardia non sono così diversi da quelli tedeschi e sono superiori a praticamente tutti gli altri paesi europei (a essere precisi anche i numeri italiani sono molto simili a quelli francesi e spagnoli, giusto per fare un esempio).
Non voglio fare polemica ma ... non sei il solo a lavorare con gli ospedali, gli strumenti per l'analisi dell'Arte non sono poi cosi' diversi da quelli usati per la diagnosi dell'uomo e a volte sono gli stessi :-O
Detto questo mi ha incuriosito la tua citazione del Monzino, ospedale che mi vede tra i suoi sostenitori in concreto, non risulta ne' dal loro sito ne dalla newsletter, che mi spediscono, che siano impegnati con il virus.
E ci mancherebbe che portassero letti di TI dedicati al virus tra gli operati a cuore aperto.
Cosa intendevi tu?
Altri poi ti hanno gia' risposto sui numeri delle TI in Germania o Francia, tant'e' che stiamo "esportando" malati proprio in Germania.
Comunque per me e' chiusa qui :)
 
edit: sorry avevo scritto un messaggio anche abbastanza lungo ma non è il caso che condivida dati lavorativi :D

Gli strumenti di analisi in merito comunque non sono pubblici, cioè il fatto che ad esempio siano ricoverati extracomunitari in molti ospedali (smentendo la PUTTANATA che non ci sono extracomunitari contagiati) è una cosa che vi posso assicurare ma ovviamente non mi metto certo a pubblicare dati sensibili, così come i numeri del letti di TI per come vengono adattati gli ospedali non sono minimamente accessibili, anche perchè stanno cambiando ogni giorno (anche più volte al giorno) per aumentare al massimo le disponibilità (con uno sforzo organizzativo e per gli operatori inimmaginabile).
I numeri di TI li ho già commentati, evidenziando come la Germania sia un evidente outlier, mentre i dati di altri paesi europei a noi simili sono migliori ma sostanzialmente allineati; se si considerano i numeri della sola Lombardia invece sono addirittura migliori di tanti paesi europei.
 
Detto questo mi ha incuriosito la tua citazione del Monzino, ospedale che mi vede tra i suoi sostenitori in concreto, non risulta ne' dal loro sito ne dalla newsletter, che mi spediscono, che siano impegnati con il virus.
E ci mancherebbe che portassero letti di TI dedicati al virus tra gli operati a cuore aperto.
Cosa intendevi tu?
Sicuramente si trovano a trattare pazienti Covid, immagino che abbiano protocolli per la gestione degli stessi (e tipicamente se arriva un paziente immobilizzato devono anche avere letti in isolamento in cui metterli)
 
Appunti per il "dopo".

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L’antropologo che ha studiato l’Ebola: “Il Coronavirus non è un’emergenza solo sanitaria."


Antonella Scarfò - 24/3/2020

Ci sono due antagonisti nella lotta contro il Covid-19 di cui si parla poco: la paura della malattia e la solitudine.
E si ripresentano ad ogni epidemia.
E le misure di contenimento, come la quarantena, possono provocare nuove fratture nella società.

L’epidemia non è solo un’emergenza sanitaria, ma sociale e politica”, spiega a Business Insider Italia Umberto Pellecchia, referente per la ricerca qualitativa e antropologica di Medici Senza Frontiere, che ha lavorato in Italia, Francia e Belgio e ha studiato sul campo la diffusione dell’Ebola in Liberia nel 2014. “Ecco perché la quarantena deve essere gestita dal basso e non solo dall’alto”.

La quarantena non deve diventare uno strumento di controllo e potere
Oggi si sta agendo per correggere i comportamenti dei singoli individui. Dietro queste misure istituzionali c’è una concezione del comportamento umano individualistico”, commenta l’antropologo, che specifica di parlare a titolo personale e non per la ong.
La quarantena non deve essere uno strumento di controllo e potere. Le comunità devono essere coinvolte nel processo decisionale”.
Ci sono infatti delle condizioni di base perché questa misura di contenimento possa essere efficace, secondo lo studioso: i diritti civili devono essere garantiti, ci deve essere una compensazione finanziaria per la perdita del lavoro e un processo trasparente di consapevolezza e condivisione di informazioni.

Di fronte all’epidemia non siamo tutti uguali
A livello biologico il virus colpisce tutti indistintamente, ma le condizioni sociali fanno la differenza”, sottolinea l’antropologo.
E di queste differenze dovrebbero farsi carico i governi democratici.
Il rischio di una qualsiasi crisi, infatti, è l’aggravarsi delle disuguaglianze:
Quello che mi colpisce in questo momento è che le misure messe in atto, come la distanza fisica o il blocco della mobilità mostrano delle grandi contraddizioni: la polizia deve fare multe per strada, ma le metropolitane sono piene di persone che vanno a lavoro”.

“Blocchiamo tutto, ma attenzione a non fermare le strutture sociali”
Una lettura antropologica può aiutarci a sentirci parte attiva della soluzione, a non restare inermi. Ogni epidemia ha una sua storia e non si possono fare paragoni tra società molto diverse, ma dall’esperienza in Liberia Pellecchia ha imparato che le comunità hanno la capacità di riorganizzarsi autonomamente per difendersi dal virus, in modo solidale.
Le comunità sono realtà plastiche, che interpretano la crisi, la rielaborano, perché semplicemente nessuno vuole morire. Anche durante il Coronavirus possiamo osservare come le nostre comunità stanno mettendo in pratica forme di autocontrollo e di contenimento dal basso, continuando a mantenere una struttura sociale. Basti pensare ai quartieri che si organizzano in autonomia per dare sostegno agli anziani. Queste sono pratiche sociali e le persone sono coscienti del pericolo che corrono”.
L’essere umano ha necessità di una struttura sociale che va necessariamente creata in un momento di crisi”.
Ma oggi esistono le comunità e sono nei quartieri spesso più poveri delle città”.

Il pericolo di una narrazione di guerra
Il ruolo dei media quindi è anche quello di non amplificare un racconto alterato dei fenomeni.
Siamo in guerra, ha dichiarato Macron, ma questa narrazione è molto pericolosa. La guerra prevede un nemico. Che si concretizza nell’altro: gli altri prima erano i cinesi, poi sono stati gli italiani. Gli altri sono spesso i più deboli”, avverte Pellacchia.
E dalle parole ai fatti il passo è breve:
Questa narrazione può essere concretizzata poi attraverso le forze armate”, conclude l’antropologo.

L’antropologo che ha studiato l’Ebola: 'Non siamo tutti uguali di fronte al coronavirus'
 
Btw per tornare brevemente sul MES: le 2 obiezioni principali che ho sentito a parte le cose senza senso tipo "ci vogliono truffare" o simili sono state l'introduzione delle CAC e il fatto che la ristrutturazione del debito potesse essere forzata da altri contraenti "come in Grecia".
Tralasciamo che il MES nasce proprio per evitare che come per la Grecia i detentori del debito andassero in ordine sparso a riprendersi gli stock di debito detenuti, ed è quindi una regolamentazione che serve per evitare proprio quelle "angherie" che sono state perpetrate verso i poveri greci, che hanno avuto solo la sfortuna di aver votato per anni politici che hanno speso senza criterio, creando un debito insostenibile, elargendo pensioni e stipendi fuori dalla loro portata e truccando i conti dello stato.
Le CAC sul debito erano state chieste DALLA GRECIA ai tempi della loro ristrutturazione, quello che cambia è che passerebbero da dual limb a single limb; tanto per capirci il 70% del debito italiano ha già le CAC (cioè in soldoni nella ridiscussione di un debito vengono fatte discussioni per mettersi daccordo su come e quanto verrà liquidato del valore nominale del debito) quindi non si capisce come questa introduzione dovrebbe indurre una ristrutturazione per l'Italia...cioè è già in gran parte così.
In mancanza di ciò quello che può succedere è che una parte aderisce a ricevere ad es. l'80% del valore detenuto del debito mentre il 20% rimane bloccato perchè una parte dei detentori decide che non aderisce e vuole il 100% (possono essere i così detti "vulture founds", per l'Argentina il fondo Eliott si era sequestrato una nave da guerra nel porto di New York e fin quando non ha avuto il suo 100% se la teneva lì :D); così hai una parte bloccata e poi auguri a gestire il tuo debito splittato e in parte bloccato (e sulla parte bloccata "paghi" di più).
La parte del forzare la ristrutturazione invece è facile, nel senso che serve una maggioranza dell'85% per approvarla, le quote sono divise per popolazione, pil e altri parametri, l'Italia detiene il 17%, non so di cosa stiamo parlando.
In tutto ciò la comica è che nella malaugurata ipotesi che si renda necessario non si capisce perchè l'Italia che chiede l'aiuto del MES si autoimpicchi mettendo il veto ma vabbè, son particolari.
Aggiungo che i parametri per la ristrutturazione sono basati sui criteri di controllo che vengono annualmente checkati (quando la commissione europea verifica che i nostri conti non vadano in vacca più del dovuto...): se ne deduce che lo strumento nasce principalmente per far fronte a fattori esogeni che possono creare uno shock sul mercato che manda sdraiato un paese, ma se un paese non è in procedura di infrazione non sta scritto da nessuna parte che ristruttura (difatti Portogallo e Irlanda non lo hanno fatto, mentre la Grecia sì, e guarda caso perchè erano fuori dai parametri per loro dolo - da lì infatti sono cambiati i parametri di controllo etc etc...-).
Infine capitale del MES è a chiamata, cioè non è che tiriamo fuori 70 mld togliendoli dalle pensioni, così come è successo per il 14 mld versati finora (dal 2012) i soldi vengono versati con un emissione di BTP o simili.
 
Btw per tornare brevemente sul MES: le 2 obiezioni principali che ho sentito a parte le cose senza senso tipo "ci vogliono truffare" o simili sono state l'introduzione delle CAC e il fatto che la ristrutturazione del debito potesse essere forzata da altri contraenti "come in Grecia".
Tralasciamo che il MES nasce proprio per evitare che come per la Grecia i detentori del debito andassero in ordine sparso a riprendersi gli stock di debito detenuti, ed è quindi una regolamentazione che serve per evitare proprio quelle "angherie" che sono state perpetrate verso i poveri greci, che hanno avuto solo la sfortuna di aver votato per anni politici che hanno speso senza criterio, creando un debito insostenibile, elargendo pensioni e stipendi fuori dalla loro portata e truccando i conti dello stato.
Le CAC sul debito erano state chieste DALLA GRECIA ai tempi della loro ristrutturazione, quello che cambia è che passerebbero da dual limb a single limb; tanto per capirci il 70% del debito italiano ha già le CAC (cioè in soldoni nella ridiscussione di un debito vengono fatte discussioni per mettersi daccordo su come e quanto verrà liquidato del valore nominale del debito) quindi non si capisce come questa introduzione dovrebbe indurre una ristrutturazione per l'Italia...cioè è già in gran parte così.
In mancanza di ciò quello che può succedere è che una parte aderisce a ricevere ad es. l'80% del valore detenuto del debito mentre il 20% rimane bloccato perchè una parte dei detentori decide che non aderisce e vuole il 100% (possono essere i così detti "vulture founds", per l'Argentina il fondo Eliott si era sequestrato una nave da guerra nel porto di New York e fin quando non ha avuto il suo 100% se la teneva lì :D); così hai una parte bloccata e poi auguri a gestire il tuo debito splittato e in parte bloccato (e sulla parte bloccata "paghi" di più).
La parte del forzare la ristrutturazione invece è facile, nel senso che serve una maggioranza dell'85% per approvarla, le quote sono divise per popolazione, pil e altri parametri, l'Italia detiene il 17%, non so di cosa stiamo parlando.
In tutto ciò la comica è che nella malaugurata ipotesi che si renda necessario non si capisce perchè l'Italia che chiede l'aiuto del MES si autoimpicchi mettendo il veto ma vabbè, son particolari.
Aggiungo che i parametri per la ristrutturazione sono basati sui criteri di controllo che vengono annualmente checkati (quando la commissione europea verifica che i nostri conti non vadano in vacca più del dovuto...): se ne deduce che lo strumento nasce principalmente per far fronte a fattori esogeni che possono creare uno shock sul mercato che manda sdraiato un paese, ma se un paese non è in procedura di infrazione non sta scritto da nessuna parte che ristruttura (difatti Portogallo e Irlanda non lo hanno fatto, mentre la Grecia sì, e guarda caso perchè erano fuori dai parametri per loro dolo - da lì infatti sono cambiati i parametri di controllo etc etc...-).
Infine capitale del MES è a chiamata, cioè non è che tiriamo fuori 70 mld togliendoli dalle pensioni, così come è successo per il 14 mld versati finora (dal 2012) i soldi vengono versati con un emissione di BTP o simili.
Ziig, analisi perfetta e limpidissima.
Il mio dubbio, o meglio terrore, è che noi andiamo verso un crollo del PIL accompagnato da una escalation del debito, e di certo non ci faranno né caldo né freddo tutte le ricette economiche o fiscali utilizzabili.
Usciremo da una situazione praticamente post bellica, con settori praticamente annientati. Pensiamo a cosa rimarrà del settore turismo ristorazione, tanto per fare un un'esempio, dopo un anno perso.
Questa è una crisi non finanziaria, come le ultime, ma è una crisi dell'economia reale

Io la vedo parecchio buia. Parecchio.
 
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